Capitolo 48

178 7 0
                                    

Carmen's pov.

La cerimonia è terminata. Il mio tavolo era molto lontano da quello di Irama per fortuna. Anche solo guardarlo mi dà fastidio. Ho già avuto la mia bomboniera e sto per andarmene. Ho tolto i tacchi perché ho i piedi che mi fanno male. Non sono abituata ad usarli una giornata intera. Preferisco delle scarpe comode, tipo da ginnastica. Ma ancora di più mi mancano le mie pantofole. Non vedo l'ora di tornare a casa.
Aspetto che arrivi un taxi fuori dal ristorante. Dormirò in albergo stanotte. Si tratterà di un giorno e poi finalmente mi lascerò tutto alle spalle. Irama è ancora un bambino capriccioso a cui piace sgattaiolare da una donna all'altra. Il successo gli ha dato alla testa. Non è rimasto per niente coi piedi per terra, al contrario mio.
-Ma quanto ci mette questo stupido taxi?!- batto un piede a terra.
-Ahi!- avverto un dolore lancinante. Lo alzo. Un sassolino mi ha graffiato il tallone. Brucia tantissimo.
-Ci mancava solo questa...- premo con le dita sulla ferita. Stringo i denti.
-Che succede?- è dietro di me. Non si arrende proprio!
-Nulla, vattene- dico acida.
-Fa' vedere...- mi sposto.
-Sei sordo per caso?-
-E tu sei stupida? Sei ferita. Credi che sia cieco? Dammi il piede...- scuoto la testa. Sbuffa.
-Carmen, smettila. Non ti faccio nulla, voglio solo controllare-
-Stammi lontano!- esclamo stizzita. Finalmente il taxi mi raggiunge. Cammino con un piede sulle punte e un altro a terra. Non voglio che la ferita peggiori. Chiudo la portiera.
-Mi deve accompagnare qui- consegno al tassista l'indirizzo dell'albergo. Annuisce. Mette in moto ma frena all'improvviso.
-Che fa?- Irama apre la portiera ed entra, sedendosi accanto a me.
-Porti anche me a quell'indirizzo- afferma con un sorriso sornione.

𝑶𝑹𝑨 𝑽𝑶𝑮𝑳𝑰𝑶 𝑺𝑶𝑳𝑶 𝑻𝑬! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora