Capitolo 40

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Irama's pov.

Suono al citofono. Attendo un secondo con ansia. Sposto il peso da un piede all'altro. Vorrei capire quali siano state le cause a prendere una decisione tanto affrettata. Io non mi sarei mai permesso di agire con istintività e buttare tutto all'aria.
-Chi è?- la sua vocina da bambina mi risuona nei timpani.
-Sono io, mi apri? Per favore...- mi mordo il labbro con la mano sul muro. Lei sospira. È forse annoiata dalla mia presenza? Poco dopo con uno scatto il cancello si apre. Lei è già lì, aspetta che mi avvicini. Quando lo faccio mi viene voglia già di metterla al muro e baciarla ma mi trattengo.
-Entra- mi concede.
-In teoria questa sarebbe anche casa mia- la butto sullo scherzo.
-In teoria, non in pratica- sottolinea amareggiata. Ce l'ha a morte con me, lo so.
-Carmen ho ricevuto le tue cose-
-Sono tue, adesso- ribatte.
-Te le ho regalate-
-Quando stavamo insieme, ora è diverso- intuisco che dia per scontato che siamo separati ma per me non vale lo stesso.
-Quindi sei sicura di rompere dopo un anno che è filato tutto liscio tra noi, ci siamo fatti delle promesse, ricordi?- abbassa lo sguardo sulle sue pantofole pelose.
-Si-
-Guardami negli occhi però- le prendo il mento e per un attimo colgo un'esitazione prima di allontanare la mia mano dal suo viso.
-Non mi chiedere perché, ho sofferto per te mentre ti facevi il tuo bel tour e ti divertivi con quella ragazza di colore. Sulle riviste c'erano degli scoop su voi due e poi a Roma ballavi con quella tipa, io ero tra la folla, e vedervi è stato come se mi avessero lanciato un secchio di acqua gelata addosso. Avevo i brividi, ero spaesata. Avevo bisogno di te e tu non c'eri- ammette con gli occhi lucidi, -io ti amo ancora sai. Non posso dirti che non ti amo, mentirei. Ma tu mi hai trattata come un mozzicone di sigaretta. Io vorrei essere amata e protetta, con te Irama, questo non lo avverto più- continua dandomi il colpo di grazia.
-Ti chiedo scusa, sono stato un coglione. È che non amo le costrizioni...-
-Io non ti ho mai costretto, ti ho chiesto di portarmi rispetto- puntualizza.
-E l'ho portato-
-No. Non dire cavolate, non me l'hai portato-
-Ada è un'amica in difficoltà. L'ho aiutata perché la sua storia mi ha commosso. E Francesca è una ballerina che non ho assunto io. Ecco qua, tra di noi non c'é nulla! È una frivola conoscenza. Ti posso dire che di Ada ammiro molte cose. È bella, dolce e ha tanti pregi ma non credo di essermene innamorato, conosco il me innamorato ed è quello che hai vissuto lo scorso anno. Quello che stai rinnegando adesso- le sbatto in faccia la verità. Perché complicare le cose quando potremmo semplicemente stare insieme avendone l'occasione?
-Troppo semplice, Irama. Anzi, credo una cosa, tu hai trovato le porte chiuse dall'altro lato e stai tornando da me-
-Sei seria?-
-Serissima. Io non mi fido, come potrei? Non ho idea di cosa tu abbia combinato in questo arco di tempo. Non ho ricevuto nemmeno un messaggio della buonanotte. Talmente eri preso da questo tour e da questa Ada. Dovresti biasimarmi. L'anno scorso prima che ci fidanzassimo ufficialmente e Pippo mi faceva quella finta corte per mezzo di Nicole tu diventavi una furia se mi vedevi con lui. E pretendi che io non sia gelosa di te?-
-Sono situazioni diverse, tra me e Ada non c'è niente- mi difendo.
-Neanche tra me e Filippo c'era-
-Da parte tua forse, lui inizialmente pareva interessato-
-Comunque sia, io non ho voglia di proseguire. Sono stata delusa e tradita dai tuoi comportamenti. Ho preso la mia decisione, non si torna indietro- prorompe ostentando sicurezza.
-È per quel tizio, vero? Quello della foto su Facebook. Quel moretto con gli occhi azzurri-
-Ed è un amico, c'era mentre tu di me te ne sbattevi- scuoto la testa incapace di accettare le sue parole.
-Se sono qui vuol dire che a te tengo, ma come al solito hai travisato-
-Non rigirare la frittata. Con me non attacca, Irama, come ti ho detto tra noi è finita- afferma a braccia conserte. Potrei andare via e fare l'orgoglioso ma non farei che peggiorare ulteriormente il mio tormento interiore. Io non posso perderla, Carmen è indispensabile per me. E sono stato meschino, egoista, stupido perché ad un certo punto credevo di poterla rimpiazzare ma la verità è che nessuna è come lei. E mi mancano sia il suo profumo che la sua bocca. Per questo motivo prima di uscire mi attacco alle sue labbra. Lei oppone resistenza ma per poco. Le nostre lingue si sfiorano in un bacio morboso, possessivo. Come si può negare l'attrazione fisica e mentale che ci lega?
-Da oggi in poi saremo due perfetti sconosciuti, te lo prometto, lo faccio perché me l'hai imposto ma sappi che a te spetta questo posto- sussurro mettendole una mano sul mio petto, ansimando, con la fronte attaccata alla sua.

Buon venerdì lettori.
Con del ritardo ma ce l'ho fatta. Il capitolo 40 è uscito. Secondo voi come proseguirà la storia? Dovranno succedere ancora tanti avvenimenti prima di giungere al lieto fine. Commentate o votate se vi è piaciuto, ci vediamo la prossima settimana con un nuovo scoppiettante capitolo!!
Un bacio.
Mya🌹

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