Capitolo 43

359 10 4
                                    

Carmen's pov

Potrei fingere, fare l'attrice e pubblicare foto di me sorridente ma la realtà è che non lo sono affatto. I giorni che trascorro con la consapevolezza di essere giunta quasi al capolinea di una relazione in cui avevo investito tutta me stessa, mi affliggono. Non esco da un po', anche se ricevo continui inviti dal mio amico Edoardo. Lui è gentile, dolce, premuroso, tutto quello che Irama non sa essere. Vorrei cambiarlo, vorrei Irama con il carattere di Edoardo, ma pensandoci se lui fosse stato così dall'inizio probabilmente non mi sarei innamorata. Ha questo caratteraccio. Prima ti porta alle stelle e poi ti lascia schiantarti al suolo. Lascia che ti rompi, che tutti i pezzi se ne cadano per poi disperdersi nel nulla. Ma io me lo sono scelto, e più che prenderla con me stessa non so che fare. Ho imparato a suonare il piano anche. Con qualche lezione privata. Pensavo fosse difficile, e invece mi trovo perfettamente a mio agio quando lo suono. Ci sto ore e ore, fortunatamente non ho vicini di casa. Mi suonerebbero per obbligarmi a smettere. Sarebbe impossibile. La segreteria con la voce di Ed risuona nella stanza. Mi chiama sempre e io non gli rispondo. Potrei farlo per sentire la sua voce e avvertire una calda carezza sulla guancia ma no. Me ne sto zitta e ascolto le sue dolci parole, in un angolo. E piango perché Irama mi manca e non ho nessuno su cui appoggiarmi. Sto valutando l'idea di vendere la mia casa a Roma per tornare a Trapani. Mia madre non sa nulla che ci siamo lasciati. Se lo sapesse correrebbe da me, prendendo il primo treno. Io non voglio allarmarla inutilmente. Non sono felice ma non sono nemmeno malata. Però glielo dirò il prima possibile, non posso mentirle ancora per molto.
Suonano al campanello. Sono le due di notte, chi sarà?
Mi affaccio dal balcone. Intravedo una folta chioma nera che aspetta vicino casa mia. Eduardo. No. Valuto l'opzione di lasciarlo giù al gelo.
Sarei un mostro. Gli apro.

-Perché non rispondi ai messaggi? Sono stato parecchio in ansia questa settimana. Ho pensato di aver sbagliato qualcosa...-

-Non hai sbagliato nulla. Tu sei sempre gentile- lo rassicuro appoggiandomi alla porta. Sono io a comportarmi di merda. Un'amica egoista.

-Allora mi dici che c'è? Io non vorrei perderti...- dice avanzando verso me. Non ho idea di cosa voglia fare, si sta avvicinando troppo. Faccio due passi indietro.

-Ti penso in continuazione. Al tuo bel viso rotondo, quella bocca carnosa, le tue fossette, i tuoi occhi profondi e grandi...- tremo. Non sto capendo ancora.

-Eduardo non capisco cosa tu voglia intendere- emette una risatina isterica prima di afferrarmi il viso delicatamente e darmi un bacio a stampo. Non mi sottraggo. Ma non chiudo nemmeno gli occhi. Non mi fa schifo il suo bacio, ma non mi piace nemmeno. Nella mia testa c'è una singola persona.

-Ok, grazie per la tua manifestazione d'affetto- irrompo, scostandomi, -ma io non credo di ricambiare- affermo diretta. Non mi piace illudere le persone, soprattutto se sono di buon cuore. Posso captare il velo di tristezza che gli copre gli occhi.

-Ah... Scusami allora. Sei ancora innamorata di lui?-

-Io sarò sempre innamorata di lui. È stato il primo amore, e forse anche l'ultimo. Non proverò le stesse emozioni con un altro-

-Come fai ad esserne sicura?-

-Perché il mio cuore gli appartiene. Io gli appartengo. Ci siamo lasciati è vero per mia volontà, ma io continuo ad amarlo come prima. Mentirei se ti dicessi il contrario- annuisce comprensivo.

-Posso almeno abbracciarti?- lo faccio al suo posto. E mi ricordo, stupidamente, che è la Vigilia di Natale e io la trascorrerò nel peggiore dei modi.

Salve!
Siamo molto vicini alla fine per cui ci saranno molte sorprese. Vi ho parlato di un matrimonio in precedenza, di un personaggio presente nella storia precedente a questa. Curiosi? Presto sarà svelato il mistero!
Un bacio😘
Mya

𝑶𝑹𝑨 𝑽𝑶𝑮𝑳𝑰𝑶 𝑺𝑶𝑳𝑶 𝑻𝑬! Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora