Capitolo 42

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Irama's pov.

È qui Ada. Si è presentata con un tatuaggio sull'avambraccio. Un rolex, identico a quello che gli avevo regalato per venderlo e ricavarne un guadagno.
-Non potrò mai dimenticare quello che hai fatto per me, Filippo, sei un ragazzo d'oro- bisbiglia con le lacrime agli occhi.
-Te ne andrai?- chiedo pur conoscendo bene la risposta.
-Si, sarei spacciata altrimenti. Casa mia è vicino a te, sei un vero amico. E non averti vicino mi farà stare peggio...- lascio che si accasci con la testa sulla mia spalla, -ma se mi trovano mi uccideranno-
-Perché? Cos'hai fatto di male?-
-Tu mi vedi come la ragazza perfetta. Quella acqua e sapone che è costretta a sporcarsi ogni giorno per denaro. Tutto gira attorno a quello. La verità è che io non sono mai stata perfetta e ho commesso molti peccati. Ho rubato, ho illuso, ho fatto soffrire. L'unica parte buona l'ho riservata a poche persone nella mia vita, e una di quelle sei stato tu- singhiozza. Giuro che tutta questa situazione mi sta attorcigliando lo stomaco.
-Ti proteggerò. Stai con me. La tua famiglia starà al sicuro, scappare non serve a nulla-
-Non capisci! Finché io resto qui la mia famiglia sarà sempre in pericolo. I miei fratellini che vanno a scuola sono in costante pericolo. Vivo con questo peso sulla coscienza. Se andiamo via riusciremo a nasconderci e a condurre un'esistenza diversa grazie a questo- indica il tatuaggio.
-Quello non basterà. Prima o poi quei soldi finiranno. Voi come farete? Siete in troppi... Ada, tu hai bisogno di più. E io voglio aiutarti come posso-
-No. Già hai fatto abbastanza-
-Invece si. Voglio, devo, e quando mi ci metto di testa una cosa la porto a termine- mi dirigo verso il quadro appeso al muro. Lo appoggio sul letto e con la chiave apro la piccola cassaforte con i miei ultimi guadagni.
-Ecco, questi sono tuoi. Scappa se vuoi ma non dimenticarmi. Chiamami per favore, hai il mio numero, dovrò sapere come stai. E Ada, stai attenta- scuote la testa incredula.
-Non posso, sono troppi, non posso...- ripete con le mani distese lungo i fianchi.
-Ada, stammi a sentire. Ho preso a cuore te e la tua famiglia anche se non la conosco perché la mia non mi ha fatto mai mancare nulla a livello economico. Ma ti posso garantire che nonostante i soldi non ci manchino, abbiamo dispensato così poco amore in questi anni e in quelli passati, da indurre in me il desiderio di vivere in una famiglia come la tua. Non avrete i soldi è vero, ma avete l'amore e l'unione. E con questi, potrete vivere finalmente partendo da zero-
-Non posso...- le sfilo la borsetta e li faccio scivolare lì dentro.
-Puoi, fallo per i tuoi fratelli. Posso chiederti almeno un abbraccio?- mi getta le braccia al collo singhiozzando e balbettando diversi grazie.
-Prometto di tenerti informato. Lo giuro sulla mia famiglia, Filippo, meriti una donna che ti ami allo sfinimento-
-Credo di averla persa, ormai- sospiro, passandomi una mano tra i capelli.
-Non arrenderti allora. Ti auguro un favoloso lieto fine- annuisco.
-Io ti auguro un nuovo inizio- le accarezzo la schiena lasciando le sue mani calde.
-Sei speciale, non ti dimenticherò mai-
-Nemmeno io, mai- la saluto mentre scende le scale e scompare.
Mi sento soddisfatto di me. Fare del bene mi fa essere in pace con me stesso. Non capisco come certe persone possano godere nel fare del male. Aiutare chi è in difficoltà è decisamente più stimolante.
Comunque Ada è stata una scoperta fondamentale per me. Credevo persino di amarla ad un certo punto. Oltre ad essere una bellissima ragazza, ha anche un'umiltà infinita. Però io provo dei sentimenti forti verso una sola persona, e quella è Carmen. Soltanto con lei ho passato i momenti più belli della mia vita. E come ha detto Ada, non mi devo arrendere. Mi sono comportato da idiota ma la riconquisterò. Mi appoggio alla parete e chiudo gli occhi. Non è la fine, non è la fine.
Ripeto a me stesso. È solo un brutto sogno dal quale posso svegliarmi. Ripercorro mentalmente i traguardi che ho raggiunto. Tanti in pochissimi mesi. Andrò avanti, anche senza Ada. Adesso devo ripartire anche io, devo rimediare ai miei danni. So cosa fare, lei mi ha aperto gli occhi. Devo andare da mia madre a Monza.

******

Il mio telefono squilla. Per un attimo mi è sembrato di essermi addormentato con gli occhi aperti. Lo prendo in mano. Sono sdraiato sul letto, come al solito non ho il pigiama.
È Claudio. Mi dice che è accaduto qualcosa di terribile. Ada è morta in circostanze sospette.
-Che cazzo dici? Ci ho parlato poco fa...-
-Non è possibile Filippo, lei è partita tre giorni fa senza dire niente a nessuno-
-Ti ripeto Claudio. Lei è venuta nel mio hotel spaventata perché mi ha detto che era in pericolo. E io le ho dato i soldi per scappare. È successo qualche ora fa-
-L'avrai sognato, hanno trovato il suo corpo carbonizzato sotto un ponte- sgrano gli occhi e attacco la chiamata.
Sposto il quadro dove c'è la cassaforte. È vuota. I soldi che ci avevo messo sono spariti. Ma c'è qualcosa. Un foglietto.

Ciao Filippo. Si, ti ho mentito. Avrei potuto essere sincera con te che mi hai trattata come un'amica, o meglio, una sorella ma la situazione in cui mi trovo non me lo permette. Ho rubato i tuoi soldi perché devo fuggire. Forse un giorno mi perdonerai o forse no. Spero di si. Comunque ti auguro il meglio anche se non ci rivedremo più. Ho tatuato il tuo regalo sulla mia pelle perché così non dimenticherò quello che hai fatto per me. Ti chiedo scusa per la mia ingratitudine. Ho scoperto di essere incinta da poco, e il padre del bambino mi vuole morta. Cerca di comprendermi.
Ti voglio bene
Rolex.

Ciao ragazzi!
Buon inizio settimana. Ho dovuto compiere degli aggiustamenti prima di pubblicare questo capitolo che mi auguro vi lasci di stucco. La prima parte della storia ha raggiunto le 50.000 visualizzazioni. Grazie di cuore e vi annuncio che siamo vicini alla fine anche con quest'altra storia. Mi raccomando seguite tutti questi capitoli perché saranno uno più emozionante dell'altro. Siamo agli sgoccioli.
Un bacio.
Mya🌹

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