s i x t e e n

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That's the tea

-bene, iniziamo. Io e Logan ci conoscevamo, beh a dire il vero eravamo amici, anzi proprio fratelli-
-non guardarmi così, neanche io ne vado fiero!- esclamó dopo aver visto come Elena lo stava guardando. Letteralmente con la bocca e gli occhi sbarrati, era esterrefatta.
-comunque, io, Alessandro e lui eravamo nella stessa confraternita e c'erano anche Harry, Scott, Adam e Gary oltre a tutti gli altri che evidentemente conosci già. In pratica, spacciavamo tutti lì dentro, ma eravamo una sola gang. Cioè, forse rifornivamo tutto il campus di roba e alle festa bastava chiedere dove fosse la tequila per essere mandato da noi-
-aspetta...Logan spacciava?-
-oh no, lo fa tutt'ora-
-stai scherzando? Io non ne sapevo nulla- si mise una mano sulla bocca sconvolta.
-te la faccio breve e ti dico che per vari motivi Logan voleva staccarsi da noi e vendere la roba per conto suo ad un prezzo minore per rubarci i clienti. Siamo sempre stati in competizione, ma non c'era nulla di strano da parte mia, ma lui era davvero invidioso dei miei traffici così una sera, durante una festa alla confraternita sono arrivati gli sbirri perché McLaren gli aveva fatto una soffiata dicendogli che avrebbero trovato davvero tanta droga. Hanno arrestato me, Alessandro e gli altri, poi abbiamo passato la notte in centrale. Il giorno successivo sono andato alla confraternita con Alessandro e gli abbiamo spaccato il naso, cioè lui per noi era come un fratello e ci ha traditi nella maniera peggiore, eravamo tutti incazzati, ma io più degli altri-
-ecco spiegato perché ha quella cicatrice al sopracciglio- annuì lei, più a se stessa.
-esatto. Fatto sta che il consiglio di amministrazione voleva cacciarci proprio dal college, però, grazie alle ingenti donazioni di mio padre, hanno deciso di cacciarci solo dal campus-

Fece una pausa per permettere alla ragazza di assimilare tutte quelle informazioni.
La guardò, ormai non c'era più traccia delle lacrime e nemmeno dei tremori. Certo gli occhi erano ancora rossi, ma era normale. Anzi sembrava quasi carina con i capelli tutti arruffati e le guance lentigginose arrossate.
Sfortunatamente aveva ancora un carattere di merda e quello non si poteva cambiare.

-mio padre ha messo a disposizione questo appartamento, anche perché non ci abitava nessuno da anni e poi ha chiesto ad Ale, che è sempre stato quello più responsabile dei due, di sorvegliarmi. Adesso lui è uscito dal mondo dello spaccio mentre io no. Ho creato una nuova gang senza McLaren ed i suoi amici ed adesso gestisto la maggior parte delle entrate ed uscite di roba nel campus, il resto è del tuo ex e altre persone di minore importanza-

-perché cavolo non mi ha detto niente? Siamo stati insieme quasi un anno e io non sapevo nulla- aveva ricominciato a tremare.

Lui l'abbracció di scatto, provava un sacco di pena per quella povera ragazza ingenua che era stata ingannata dalla persona che amava di più.

-dai, troverai qualcuno che ti renderà felice, non ti preoccupare-
Faceva strano pensare al loro bacio avvenuto tre ore fa, ma Andrea non tiró fuori l'argomento visto che si erano promessi di non parlarne.
-la cosa che mi fa più rabbia è che voi tutti, perfino Federico e Gabriele, continuavate a dirmi che lui non mi meritava. Cavolo se avevate ragione, ma io ero solo una stupida innamorata e non riuscivo a vedere il vero lui così continuavo a perdonare i suoi tradimenti su tradimenti-
Il biondo percepì la punta del naso della ragazza strofinargli il collo.

-è stato lui a ridurti così?-
-sì- disse soltanto.
-mi dispiace, davvero. Non saresti dovuto finire in mezzo-
-nah, ero già coinvolto ancora prima che tu lo conoscessi-

-adesso che vuoi fare?-
-sfondarmi di cibo e ubriacarmi-
-si può fare, Alessandro è già uscito a prendere il pollo fritto ed io ho una collezione di tequila che il Messico può solo accompagnare-
-quello del KFC?- domandó speranzosa.
-quello del KFC- rispose convinto sentendosi stringere più forte dalla felicità.
-siete i migliori coinquilini del mondo-

Intanto che Elena si lavava il viso, Andrea era sceso barcollante e soprattutto saltellante.

-è davvero inquietante come una ragazza grande quanto un capello possa ingurgitare del pollo fritto per tre persone- commentò Alessandro con gli occhi sbarrati.
-mia nonna diceva sempre che un cuore rotto si aggiusta con il cibo- disse lei dopo aver ingoiato tutto.
-adesso arriva la seconda parte. Che tipo di tequila vuoi? Abbiamo tequila oro, añeja, pura e quella con il verme- disse Andrea mostrando delle bottiglie trasparenti di vetro colme di liquido alcolico.
-scegli tu, vanno bene tutte tranne quella con il verme- disse disgustata. Non voleva vomitare il pollo.
-peccato era la mia preferita- alzó le spalle e da bere per tutti nei bicchierini.

-alle delusioni amorose- la bionda propose un brindisi e poi tutti bevvero il loro shot. Il primo di una lunga serie.

-qualcuno mi accompagna a fumare?- chiese Andrea mostrando la canna tra le labbra.
-l'ultima volta che abbiamo fumato insieme è successo un casino- rise ingurgitando l'ennesima dose di tequila.
-vengo io- disse Sofia e si alzó, tenne la finestra aperta al ragazzo con le stampelle.

-come stai davvero?- le chiese Alessandro quando i due coinquilini furono fuori.
-di merda, ma so che passerà- si sforzò di sorridere, anche se venne fuori qualcosa come una smorfia.

when love knocks on your doorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora