t h i r t y t h r e e

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Your blowjobs are better than hers

Elena e Samantha si sedettero sul divano con i loro appunti, ma la bionda sentiva la pesante presenza di Andrea ronzare intorno all'amica, che non sembrava dispiaciuta, anzi. A quanto pare lei era tornata alla carica appena lui aveva iniziato a darle un po' più di attenzioni.

Sapeva benissimo cosa stava facendo, ricordava la loro pseudo litigata a causa della sorella del suo ex fidanzato.
Sapeva benissimo che stava facendo così per attirare la sua attenzione, magari causare una discussione e magari fare pace. Magari no.
Era proprio un cretino se pensava che questi giochetti da terza elementare avessero potuto funzionare.

Si trovó infatti a reggere il moccolo, mentre i due ci provavano spudoratamente con l'altro senza preoccuparsi della presenza della bionda che studiava in silenzio sbuffando di tanto in tanto.
Sentiva lo sguardo di Andrea bruciare sulla sua pelle, ma non osava alzare lo sguardo dai suoi appunti.

Ad un tratto suonarono al campanello e lei si precipitó alla porta, qualsiasi cosa pur stare lontano da quei due. Aprì il portone con il pulsante ed aspettó il suo altro coinquilino all'ingresso dell'appartamento.

-ho dimenticato le chiavi, scusami- Alessandro entró e si tolse la giacca completamente zuppa d'acqua.
-stavo per chiamarti, la situazione stava diventando fin troppo tesa ed imbarazzante-
-che succede?-
-sai che io ed Andrea abbiamo litigato, no?-
-sì, Sofia mi ha raccontanto tutto, incluso come ti sei rotta il pollice. Mi dispiace, eravate perfetti per stare insieme-
-beh lui non mi pare distrutto visto che ci sta provando con Samantha davanti a me- sospiró.
-mi dispiace, piccoletta- avvolse un braccio attorno alle spalle della bionda ed insieme entrarono nel salone e si sedettero sul divano, abbastanza grande per contenere tutti e quattro e lasciare comunque un bel po' di spazio per i mantenere le due coppie distanti.

-finalmente sei arrivato amico, pensavo fossi morto- esclamó Andrea ed Elena non potè non notare come Samantha gli fosse appicicata addosso.

Si sarebbero dovute parlare molto presto, non voleva perdere un'amica a causa di un ragazzo rincretinito.

-questa è l'ultima volta che ti faccio un favore del genere, ricordatelo- gli puntó l'indice contro per enfatizzare quanto fosse sincero.
-certo. Quando ha detto che saranno pronte?-
-domani puoi andarle a provare-
-perfetto, allora domani ci sarà da divertirsi-
Andrea sorrise come un bambino di fronte ad un uovetto Kinder.
Dio quanto era bello.

Non aveva idea di cosa stessero parlando, ipotizzava centrasse qualcosa con i giri malivitosi del biondo ma non era sicura.

-voglio venire anch'io- squittì Sam per attirare l'attenzione del ragazzo che stava palesemente fissando Elena con aria maliziosa.
-perché no- le fece l'occhiolino per poi tornare con lo sguardo fisso nella ragazza con le lentiggini
-in effetti verrà anche Sofia. Che ne dici, Elena, ti aggreghi?-
-umh...certo- alzó le spalle.
Chissà cosa avrebbe dovuto fare.

-neanche per sogno, lei non verrà mai a sparare con noi, questo è quanto- si affrettó a dire il suo ex scopamico prima che potesse aggiungere altro.

Per un attimo rimase paralizzata, sparare?!
Speró di aver sentito male, ma non fu così.

-scusami, ti crea problemi?- alzó un sopracciglio guardandolo con aria di sfida.
-no certo, che no- ribattè piccato.
Era proprio un bambino capriccioso.
-ecco, meglio per tutti e due- sorrise in segno di vittoria per aver zittito Andrea.

Il giorno dopo si sveglió di buona lena, aveva dato l'ultimo esame una settimana fa e non avrebbe avuto più nulla da fare se non preparare la valigia per il trasferimento in Germania, tra meno di un mese.

when love knocks on your doorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora