f o u r t e e n

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I'd like to propose a toast for Michael,
who offered the bottle

-hei, stronzo. Ti lascio da solo un giorno e guarda che cazzo mi combini?-  entrò Alessandro nella stanza d'ospedale.

Andrea lo zittì e poi gli fece notare che sulla poltrona ancora dormiva una Elena messa in una posizione stranissima.
Probabilmente si sarebbe svegliata piena di dolori in tutto il corpo.

-è rimasta qui tutta la notte- il biondo rispose alla tacita domanda del suo amico, che era sempre stato un maestro a capire cosa passasse per sua mente ancora prima che lui potesse aprir bocca.
-sa che sono le due del pomeriggio e dovrebbe essere in aula da almeno cinque ore?-
-credo abbia borbottato qualcosa prima di addormentarsi stamattina alle quattro-
-a proposito, che è successo?-
-ti spiego quando se ne va-

Chiaccherarono del più e del meno, intanto Elena si svegliò dal suo sonno profondo. Si stiracciò e poi fece schioccare qualche ossicino del collo.
-buongiorno- sbadigliò con gli occhi socchiusi.
-buon pomeriggio vorrai dire- rise Alessandro.
Guardò l'orologio al polso e fu come destarsi improvvisamente.

-mi sa che devo andare a casa a farmi una doccia e soprattutto a dormire- disse dopo aver conversato con i suoi coinquilini.
-tra un po' viene Cheryl, Scott e gli altri- commentò Ale mostrando lo schermo del suo iPhone.
-beh divertitevi e, tu, non fare più cazzate, intesi?- puntò il dito contro il ragazzo disteso sul letto.
-fuma anche per me, mi raccomando- rispose a tono Andrea.
-sarà fatto-

Tornò al suo appartamento e si trascinò di peso fino al bagno che condivideva con Sofia ed entrò nella doccia per poi fondarsi a letto con ancora i capelli bagnati.

-ehy, che è successo ad Andrea?- chiese Sofia buttandosi di peso sopra ad Elena che dormiva profondamente dopo una notte principalmente insonne su una sedia scomodissima d'ospedale.
La bionda borbottò qualche insulto prima di scostare il piumone dal viso e guardare la sua amica negli occhi.

-ha fatto rissa con un tipo che gli ha rotto un braccio e una gamba e l'ha accoltellato allo stomaco quindi l'ho portato al pronto soccorso perchè perdeva troppo sangue-
-oh che casino, mi sa che lo andrò a trovare prima di partire per quel noiosissimo seminario-
-dai, magari ti diverti e di sicuro trovi qualcosa da fare in questa settimana-
-sì certo, come no-

Elena abbracciò Sofia, non si dimostravano spesso l'affetto ma era ovvio che provassero nei confronti dell'altra.
Erano migliori amiche dalle medie e sapevano entrambe che lo sarebbero state ancora per molto tempo.

La bionda si addormentò con la guancia appoggiata sulla spalla della sua amica e quando si svegliò lei non c'era più ma trovò un messaggio sul telefono che diceva che era partita e che non aveva voluto svegliarla.

Cenò abbondantemente, visto che non mangiava letteralmente da ventiquattro ore e poi si mise a guardare un film appena uscito su Netflix: Birdbox.

Il mattino dopo si svegliò con calma e pensò che in quelle ore a casa non aveva fatto altro che dormire e per questo si sentì un bradipo.

Si recò in ospedale con gli appunti di diritto penale nella borsa, usando la macchina di Andrea che l'avrebbe ammazzata se l'avesse saputo.
Quando entrò nella stanza si trovò seduto sulla sedia Alessandro, ma non c'era nessuno sul letto.

-è scappato?- chiese ironica non assolutamente pronta alla risposta.
-ci sono state delle complicanze, i punti interni si sono riaperti ed ora è di nuovo in sala operatoria, ha rischiato di morire- lui si passò una mano sugli occhi, era distrutto sia emotivamente che fisicamente.
Si chiese perchè Alessandro non l'avesse chiamata. Si convinse che lui volesse lasciarla dormire sogni tranquilli.

when love knocks on your doorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora