t h i r t y

1.4K 52 1
                                    

I have feelings too

Anche l'amico incroció lo sguardo e gli si avvicinó.
-che cazzo ci fanno Elena e Sofia qui?- chiese incazzato tirandosi i capelli.
-le ho invitate io, tranquillo- gli battè una mano sulla spalla.
-non sono tranquillo, sai che non voglio che veda cosa faccio e non voglio farmi vedere con lei. Ne andrebbe di mezzo e sicuramente questo causerebbe dei problemi- pizzicó la punta del naso dal nervosismo.
-va bene, vaglielo a dire di persona. Per la cronaca è tutta la sera che aspetta solo te- lui si allontanó zittendolo con un segno della mano.

Avrebbe voluto spaccare qualcosa dalla rabbia che aveva in corpo. Tipo il naso di Alessandro.
-aspettami un attimo, devo risolvere una cosa- disse ad Harry che era tornato dalla cucina con un drink in mano.

Prese un respiro profondo per rilassarsi, che servì a poco ed andó a parlare con Elena che ormai stava ballando da sola nella pista circondata da un paio di coglioni che appena videro Andrea si dileguarono.

Subito lei si volto nella sua direzione fu un colpo al cuore, era davvero bella. Non solo fisicamente, anche dentro ed adesso stava per essere rovinata dallo stesso Sacchi. Si diede mentalmente del coglione per quello che stava per fare.
-oh ehi ciao!- gli avvolse le braccia attorno al collo e il suo profumo mischiato all'alcol gli arrivó come uno schiaffo.
-cos'è quel muso lungo?- continuó.

-hai bevuto?-
-nah, sono ancora lucida- sghinazzó.
-senti, te ne devi andare- la trascinó per il polso in un angolo più tranquillo.
-cosa? Perché?- esclamó sconvolta e scocciata.
-non ho tempo di spiegartelo quindi puoi per favore ascoltarmi una buona volta? Non chiedo tanto- sospiró portandosi una mano ai capelli.

-Andrea, ci hanno chiamati- comparve Harry con un drink in mano. Dietro di lui c'era anche Adam che fumava.
-merda- sussurró il biondo passandosi una mano tra i capelli.

-spero che ci siano i soliti regalini da parte di Young- disse Cooper.
E con regalini, intendeva un paio di puttane per divertirsi.

-controllala perché è ubriaca e non farla entrare o giuro che ti arriva una pallottola dritta nei coglioni che ti farà diventare una donna- disse Andrea ad Harry con la mascella contratta.
Non era ubriaca, forse un po' brilla. Ma era abbastanza sobria per poter camminare su quei trampoli.
-bastava dire "per favore"- commentó il riccio.
-ricordatelo, mi raccomando- entró nella stanza.
Potè notare due uomini seduti su un divanetto con due tipe mezze nude, poi non vide altro poiché Adam chiuse la porta.

-alla fine rimaniamo sempre e solo noi- sorrise malizioso Harry.
-già, io ed il mio babysitter che l'ultima volta mi ha minacciato con una pistola- lei alzó gli occhi al cielo.
-ammetto che non ci siamo trovati sempre nelle situazioni migliori- rispose lui con una scrollata di spalle.

Si passó il pollice sul labbro quando una ragazza decisamente provocante camminó loro davanti.
-puoi andare a provarci se vuoi, io rimango qui-
-e io sono nato ieri- una mano andó a finire nei suoi capelli per levarli dal viso.

Effettivamente Harry era proprio un bel ragazzo, forse un po' troppo alto per lei, con i capelli forse un po' troppo lunghi e forse troppo poco biondi. Forse era troppo poco Andrea.

-di cosa stanno parlando?-
-grandi affari, i due tipi seduti che hai visto gestiscono i più grandi traffici di cocaina e droga in generale, oltre ad un centinaio di bordelli, casinó e ring..-
-tutto ovviamente illegale- concluse lei con una faccia accigliata.
-impari in fretta, lentiggine- le spettinó i capelli.

when love knocks on your doorDove le storie prendono vita. Scoprilo ora