It's not a place for in-loved couples
Si sveglió di soprassalto nel cuore della notte, la stavano chiamando al cellulare e rispondendo notó che erano le due.
-pronto?- borbottó con la voce roca per la dormita bella lunga e soprattutto riposante.
-ho bisogno di una mano e non ti starei chiamando se non fossi davvero nei casini-
-dimmi cosa devo fare- si mise immediatamente seduta, il sonno era scomparso.
-ti ho inviato la mia posizione su Whatsapp, devi venire a prendermi. Ti aspetto qui- disse con voce ferma e dura.
Lui le riattaccó in faccia senza aspettare una risposta.Andrea era davvero lontano, si trovava ad un'ora di distanza in macchina, dall'altra parte della città. In una zona malfamata per giunta.
Si cambió e salì in auto guidando silenziosa per tutta Londra che dormiva, come avrebbe voluto fare lei.
Ripensava alle parole che le aveva detto oggi pomeriggio.
Mi piaci, fottutamente tanto.Elena non sapeva cosa pensare. Per tutto questo tempo aveva nascosto l'affetto che provava nei confronti di Andrea con la sua partenza per la Germania.
Probabilmente neanche con Logan aveva provato delle sensazioni del genere, e non parlava solo del sesso, ma proprio di come lui la faceva sentire, ovvero protetta ed apprezzata.Trovó il biondo appoggiato ad un lampione che fumava, appena le si avvicinó alla macchina potè notare altri lividi sul volto e gli occhi rossi iniettati di sangue.
-guido io, scendi- disse serio, con la voce che minacciava di alzarsi pericolosamente da un momento all'altro.
-senti, è la mia macchina quin...-
-senti te, puoi per favore non scartavetrarmi i coglioni per cinque minuti? Non è serata-
Sbuffando Elena cambió sedile scavalcando la zona del cambio e delle marce.Sacchi si sedette sul posto del guidatore e poi si passó una mano tra i capelli con fare nervoso, la bionda potè notare le nocche tutte spaccate diventare bianche per la forza con cui stringeva il volante.
-cos'è successo, Andrea?- domandó e lo guardó per la prima occhi.-un fottuto bordello, non voglio parlarne adesso- sbuffó e si passó una mano sul volto stravolto.
-roba seria?-
-molto seria, sono successi dei casini di cui non posso parlarti-
-chi ti ha ridotto in quello stato?-
-in parte il tuo vecchio cagnolino, in parte altra gente. Dio, ho disperato bisogno di sfogarmi-Prese la bionda per il polso e la trascinó fino a farla sedere sulle proprie cosce.
Le guace della ragazza si tinsero leggermente di rosso, ma poi tornó alle temperatura normale.-prima devo dirti una cosa, riguardo a quello che mi hai detto oggi pomeriggio- sorrise nervosa.
-riguardo a quello che ho detto, ero fatto e dimentica tutt...-
-sono attratta da te- disse in fretta spostandosi i capelli dal viso, forse troppo in fretta.
-che cosa?- alzó un sopracciglio.
-anche tu mi piaci, Andrea-
-davvero? Perché mi sono sentito uno stupido quando non hai detto nulla- sorrise malizioso appoggiando la mano sul sedere della ragazza.Le loro bocche si scontrarono appena, per poi iniziare a muoversi fameliche l'una contro l'altra.
Le loro lingue entrarono subito in contatto, mentre la manina curiosa del biondo si intrufoló sotto gli skinny jeans neri di lei e strinse il suo sedere sodo. Quella sensazione causó un gemito improvviso ad Elena, che peró venne prontamente soffocato nel bacio.
L'altra mano finì sotto la maglietta strizzando uno dei due seni.-non possiamo farlo in macchina, in una delle strade più pericolose di Londra- sussurró la bionda con il fiatone.
Ad un tratto bussarono al finestrino della sua auto, era buio quindi lui fu costretto ad abbassare il finestrino. Riconobbe Harry e fu sollevata che quella persona non fosse un rapinatore. Perché i rapinatori bussava prima di rubare, ovvio.
STAI LEGGENDO
when love knocks on your door
ChickLit-complimenti per l'accendino- sorrise lei ironica appena il ragazzo si accese la canna. -grazie, credo che me lo abbia regalato una ragazza bellissima, anche se con un carattere di merda- le prese il mento tra il pollice e l'indice e la bació lenta...