Some strange postmail
Quella mattina le era arrivata una lettera, l'aveva trovata nella cassetta della posta all'inizio del suo vialetto di casa.
Elena aveva fatto una corsa sotto la pioggia berlinese per riuscire a prenderla, tutto questo in pigiama; se non si fosse ammalata quel giorno non lo avrebbe fatto mai più.
Aveva fatto una pausa per riprendere fiato sotto ad un pino e poi aveva ripreso alla velocità della luce fino a dentro casa.Insieme ad essa c'era una copia del giornale più importante della Germania, Das Bild, con in prima pagina lo scandalo del suo vice direttore Ludwig e della sua segretaria. Tra di loro c'era una tresca amorosa ed entrambi erano sposati e con figli.
Non era la prima volta che Ludwig aveva un'amante tra mura del suo studio, per questo Elena era stata costretta a licenziarlo.
Ma ormai era troppo tardi, ogni giornale parlava della loro scappatella e non dei milioni di casi risolti.Tornando alla lettera, la aprì con diffidenza, non sembrava per niente una bolletta di quelle che le arrivava di solito per posta. Non era neanche una lettera di quelle che arrivavano in ufficio da parte di qualche cliente o futuro cliente in difficoltà.
Ad Elena tremarono le mani mentre la scorreva con gli occhi.
Era un cliente in difficoltà, ma non avrebbe mai pensato da quel cliente.Andrea.
Erano anni che non sentiva quel nome, non pensava a lui da ormai sette anni e adesso lui chiedeva aiuto ad Elena per chissà quale caso non specificato nella lettera dall'Old Bailey, uno dei tribuali più maestosi ed importanti di Londra.
Solo i grandi processi si svolgevano lì.C'era inoltre un mandato di comparizione; cioè per poter difendere Andrea, in caso lo avesse voluto, sarebbe dovuta presentarsi alla polizia per dichiararsi estranea ai fatti.
E questo la riportava sempre al punto di partenza: perché Andrea era nei guai con la legge? E soprattutto perché aveva chiesto a lei di rappresentarlo dopo tutto ciò che era successo tra di loro?Non se lo fece ripetere due volte, preparó abbastanza valigie per stare via due settimane e compró il primo biglietto aereo disponibile per Londra.
Probabilmente non lo avrebbe rappresentato, ma doveva per forza comparire davanti al detective delle indagini.Nel viaggio fino all'aeroporto prenotó una suite al Four Seasons e avvisó Sofia, la sua amica d'infanzia che si sarebbe trovata nella capitale inglese per un po'.
Così, circa sette ore dopo aver ricevuto la lettera, quella mattina, si trovava davanti al detective che dirigeva le indagini.
-è un piacere finalmente conoscerla, signora Marcatton. Che ci creda o no, ho sentito più parlare di lei nelle ultime dodici ore che nel resto della mia vita- disse proprio lui presentandosi nella stanza dell'interrogatorio in cui lo aveva aspettato per una buona ventina di minuti.
-il piacere è tutto mio signor Specter...signorina, comunque, non sono sposata-
-oh mi scusi...intanto la volevo ringraziare per essersi precipitata da Berlino con così poco preavviso-Sorrise in maniera strana.
-vorrei anche sapere il perché, nella lettera non diceva niente-
-è solo una formalità...come credo sappia, il signor Sacchi è stato arrestato con l'accusa di omicidio e...-
-e ha chiesto di contattarmi come suo avvocato, immagino- finì la frase annuendo ovvia.Adesso riconosceva davvero Andrea, si era sempre rivolto a lei quando aveva bisogno di un favore.
-precisamente, ma non sappiamo perché lo abbia fatto: se perché la considera un'avvocatessa che farà cadere le accuse contro di lui o per la vostra relazione, ormai finita credo-
"Maledetto lui e quella dannata volta che l'ho incontrato", pensó.
-come l'ha conosciuto, signorina Marcatton? Come le dicevo è solo una formalità utile alle indagini-
-suppongo lei voglio la storia dall'inizio- incroció le braccia al seno e appoggió la schiena alla sedia fin troppo poco comoda.
-esattamente- annuì iniziando a prendere nota di tutto ció che avrebbe detto.
-bhe era una mattina di novembre...-
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when love knocks on your door
ChickLit-complimenti per l'accendino- sorrise lei ironica appena il ragazzo si accese la canna. -grazie, credo che me lo abbia regalato una ragazza bellissima, anche se con un carattere di merda- le prese il mento tra il pollice e l'indice e la bació lenta...