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Sono sorpresa. Sconvolta e sorpresa.

La classe e la calma che ha avuto Claudio nel gestire la situazione mi ha letteralmente spiazzato.
Ero certa che avrebbe detto o fatto qualcosa per far intendere ad Arthur qual'era stato l'andamento della serata ed invece, niente. Nemmeno quando Arthur mi ha salutato, Claudio è rimasto composto, impassibile come un uomo d'altri tempi.

Una volta che i Malcomess vanno via, mi ritrovo a mordermi il labbro, pensando che tra le mani ho un qualcosa di così prezioso che forse non è solo un anello ma anche, metaforicamente, il cuore di Claudio.
Sembra che lui abbia capito a cosa sto pensando, perché mi porge la mano ed aspetta che io gliela prenda per potermi condurre così verso il suo studio, perché quello per me sarà sempre il suo studio.
Rientrarci mi fa girare la testa, soprattutto se penso a quando qualche ora fa l'ho trovato vuoto, senza lui e senza la sua essenza.
Mi volto sentendo che chiude la porta e che da una mandata alla serratura.

"Quindi c'è una chiave.."

Lo so che capisce subito la mia allusione, perché entrambi i nostri sguardi finiscono sul divanetto di pelle complice del nostro segreto amore.
Mi passa di fianco e mi sfila la sua giacca dalle spalle. Mi ero così abituata a tenerla che quasi mi ero dimenticata che me l'aveva prestata appena arrivati fuori dall'ospedale.
Silenziosamente seguo i suoi movimenti. Si slaccia il papillon e con esso i primi tre bottoni della camicia bianca che indossa. Un brivido mi pervade lungo la schiena quando si siede sul divanetto di pelle e, dopo aver appoggiato la borsa e la lettera sulla sua scrivania, lo raggiungo, con solo la scatolina ancora tra le mie mani.

"Allora è vero che ci tenevi così tanto. Non vorrai mica fare come Frodo, vero?"

E' un nerd, come me, e me ne rendo conto solo ora.
E' pazzo, come me, eppure sembra la persona più stabile e normale che io conosca.
Scuoto la testa nascondendo un sorriso che però vuole a tutti i costi mostrarsi a lui, provocando così una risposta uguale sul suo viso.

"Pensavo più ad una principessa della Disney in realtà, invece che a Frodo!"

Oh, una battuta, finalmente! Mi sentivo quasi in una di quelle esperienze di vita extracorporee dove vivi in terza persona la realtà che ti circonda.
Lui ride e io con lui, perché avevamo entrambi bisogno di smorzare la tensione in qualche modo e la mia battuta, per niente divertente, era riuscita in quell'intento.
Mi accascio contro lo schienale, per niente morbido o comodo di quel divanetto ma che resterà nei miei ricordi il divano più comodo che abbia mai provato.

"Che serata ricca di eventi, eh Sacrofano?"

Spezza quelle risate e quel silenzio imbarazzante che si stava venendo a creare tra noi due. Annuisco timidamente ed anche stupidamente, mentre mi passo la scatolina da una mano all'altra.

"Ti sei perso il quasi collasso della Wally, sai?"

Lui mi guarda con gli occhi sgranati e mi fa segno di continuare, perché una cosa così non può non essere raccontata e deve entrare assolutamente negli annali di quest'Istituto.
Così, in breve, gli racconto della reazione della Wally alla proclamazione del nuovo direttore. Lui scoppia a ridere nuovamente, di gusto, passandosi una mano in viso e stropicciandosi per un piccolo istante gli occhi. E' stanco, lo vedo, lo percepisco. Lo so. Lo conosco, e so che questa è stata la serata o meglio nottata più intensa e lunga della sua vita. Come forse, della mia.

"Te ne stavi andando.."

Mormoro, senza dare il tempo alla mente di connettersi alla bocca ma lasciando che sia il mio cuore a farlo.
Lui annuisce piano, nuovamente, mentre la sua espressione si fa seria. Dolce, gentile, ma seria.

L'Allieva 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora