Il suo sguardo è fisso nel mio e non so come interpretarlo. A volte Claudio è come un cubo di rubik, perché per quanto io cerca di decifrarlo, c'è sempre un tassello mancante che mi frega ed è uno dei motivi per cui ho rinunciato a risolvere quello stramaledetto cubo all'età di quindici anni. Ironicamente trovo molto più semplice laurearsi in medicina e tentare, nel mio caso, di specializzarsi in medicina legale piuttosto che provare ancora una volta a risolverlo.
Forse è troppo stanco, anche solo per riprendermi ed uscirsene con una delle sue prediche sull'essere attenta e sul non dimenticarmi le cose. E avrebbe ragione, perché non si tratta di una cosa qualunque ma di un anello di diamanti.
L'anello di diamanti.
Il 'brillocco' come l'ha chiamato lui durante il matrimonio del Supremo.
E se ci ripensasse? Se questa mia sbadataggine potesse essere una scusa per non continuare ciò che è finalmente e definitivamente iniziato all'aeroporto, tra noi due?
Eccomi, Alice Allevi, la solita pasticciona di sempre, che potrebbe aver rovinato questa volta tutto da sola, e nel giro di nemmeno dodici ore. Un record!Claudio si muove leggermente sul sedile e si schiarisce la voce, ma la mia mano non la lascia. E' un buon segno, no? Si? Vuole amputarmela? Sono agitata e considerando che lo ero già per via di ciò che è successo a Sergio, quello che sento in questo momento è un turbinio di emozioni indecifrabili.
"Lo so, okay? Sono sempre la solita sbadata che non ne combina una giusta. E mi sento già in colpa perché solo all'idea che qualcuno possa aver preso l'anello o letto la lettera.. non voglio nemmeno pensarci. Ma a mia discolpa posso dire che era vitale che io non perdessi tempo per.. raggiungerti."
Mormoro le ultime parole con lo sguardo basso, perché nella mia mente il discorso ha un senso logico, dopotutto.
Ma quale senso logico e senso logico, Alice! L'hai fatta grossa, punto.
E' molto peggio di quella volta che mi ero dimenticata di portare a Calligaris il telefonino della vittima. Anche se poi, quella volta, dopo la sua ramanzina che credo non mi dimenticherò mai, è successo qualche altra cosa che difficilmente finirò per dimenticare.
Il nostro primo bacio. Quel bacio che mi ha fatto vedere le stelle e che mi ha fatto sentire viva, ma soprattutto lui mi ha fatto sentire bella come non mi sentivo da tempo."Dì qualcosa, per favore.."
Non è il tipo taciturno e silenzioso. Quello era Arthur, anche se Claudio non scherza quando si tratta di tenere per se pensieri e sentimenti, ma almeno non sparisce, anche se quando hanno attentato a Calligaris anche lui ha vacillato. Ma è umano vacillare, no? E lui è umano, nonostante io sia sempre più convinta che sia la rappresentazione di un Dio Greco, in terra.
"Alice.."
Allora ha ancora la voce, meno male. Credevo che l'avesse perduta dopo il dolore che gli ho causato. Perché sicuramente l'ho ferito dicendogli che ho dimenticato e, forse perso, il primo ed unico regalo che lui mi abbia mai fatto e l'unica lettera d'amore che abbia mai ricevuto e che lui, forse, in vita sua, abbia mai scritto.
Non dico niente, aspetto che parli e per una che ha sempre una risposta pronta, non propriamente quella giusta ma pronta, è strano."Non credo che l'Istituto sia ancora aperto ma, possiamo provare e poi conosciamo il custode e lui conosce noi."
Niente urla, niente ramanzina, niente sguardo infuocato.
Piego leggermente la testa, questa volta guardandolo negli occhi e portando piano la mano destra sul suo viso, accarezzandoglielo delicatamente e pungendomi appena il palmo della mano con quel velo di barba che si è lasciato crescere e che lo rende ancora più sexy di quanto già non sia."Mi dispiace.."
E lo sono davvero, dispiaciuta. Mi sento così in colpa che potrei scendere anche in questo momento dal taxi ed iniziare a correre con i tacchi che indosso, cercando di raggiungere l'Istituto prima del taxi o dell'effettiva chiusura, anche se forse per via della festa è ancora in piena attività.
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L'Allieva 3
FanficSalve a tutti! Come descrivervi queste mie parole? Onestamente, non lo so. Sono semplicemente il frutto di una mancanza, perché quest'assenza dell'allieva (iniziata praticamente solo una settimana fa, quella televisiva eh perché "il ladro gentiluomo...