Mai un attimo di pace.

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Note dell'autrice:

SCUSATE SCUSATE SCUSATE!
La sessione estiva è più dura di quanto possa sembrare dall'esterno e si, purtroppo sono presissima dallo studio!!!
Ma, alla fine, sono riuscita a "partorirvi" questo capitolo che mi premeva tantissimo regalarvi anche perché stiamo lentamente arrivando al nocciolo della questione!
Nel capitolo ci sono parecchi indizi, voluti e non, evidenti e non, relativi sia alle indagini in corso che a quelle relative al 2012! Sta a voi scoprirli!

Detto ciò ... buona lettura!

P.S. RICORDATEVI CHE LA GIORNATA IN CUI E' AMBIENTATO IL CAPITOLO E' LA STESSA DEL CAPITOLO PRECEDENTE! STESSA GIORNATA, MA DUE NAZIONI DIVERSE!

Fatemi sapere!

Soso.


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"Salve dottoressa Allevi, ... Alice, giusto? Credo che dalla sua espressione io non abbia bisogno di presentazioni. In questura si è sempre sentito parlare molto bene di lei sa, e del suo intuito."

Salvatore Rizzo è proprio qui, seduto di fronte a me, sul regionale che da Roma mi deve portare a Sacrofano.
Col senno del poi avrei dovuto accettare il passaggio di Visone.

Oppure no?
Magari vorrà dirmi qualcosa.
Vorrà parlarmi, altrimenti non mi avrebbe seguita.

Giusto? Speriamo ...

Inizio a credere che Claudio abbia ragione : attiro davvero guai.
Ma non è che io lo faccia apposta.
Non l'ho di certo cercato io!

Oh mammina!

La mia parte razionale dice di alzarmi e di chiamare immediatamente Calligaris, magari correndo tra un vagone e l'altro per depistarlo.
L'altra parte di me, e parlo non solo della parte curiosa ma anche della parte sempre disponibile e sempre pronta ad aiutare gli altri, dice di restare e di ascoltarlo.
Ad agire potrò farlo anche dopo, se servirà.

Quello che mi limito a fare è osservarlo in silenzio. Ha un berretto che gli copre parte della fronte, ovviamente, ed un paio di occhiali da sole che solo ora si è tolto, forse perché ha bisogno di un contatto visivo con me ...

Prima di uccidermi.

Mi sembra di aver letto qualcosa a riguardo, su una rivista, in istituto. Era in biblioteca ed era in inglese e se non erro,  riportava l'intervista di una criminologa che confermava i sospetti di molti riguardo gli atteggiamenti degli assassini: la maggior parte prima di commettere il reato si prendono qualche minuto per fissare la propria vittima negli occhi.

Ottimo, è questa la positività che ti ci vuole Alice, bravissima.

Ha il viso scavato, forse dalla stanchezza, segno anche le grandi occhiaie ormai violacee sotto gli occhi e l'espressione che si perde costantemente nel vuoto. Non sembra nemmeno l'uomo che ho visto qualche giorno dopo l'attentato o in ospedale, che chiedeva notizie di Sergio, o in Questura. Sembra la brutta copia di ciò che era qualche settimana fa e, onestamente, fa rabbrividire come una persona possa cambiare in così poco tempo. Forse per stanchezza, forse per odio, forse per amore.

"Mi ha seguito?"

Non c'è che dire, certe volte sono davvero fuori luogo e così anche le parole che pronuncio, senza pensare.  Ovvio che mi ha seguito, altrimenti non sarebbe qui sul mio stesso treno, seduto di fronte a me. La domanda che mi sorge spontanea è: perché ha seguito proprio me?
Claudio avrebbe una sua opinione a riguardo e già rabbrividisco all'idea delle parole che userà quando lo informerò.

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