Presto la sveglia suonò annunciando l'inizio di un nuovo giorno, nonché una nuova settimana.
Jimin sospirò aprendo pigramente gli occhi, aveva una cosa importante da fare quel giorno: parlare con Jungkook e Taehyung, esattamente come aveva detto Namjoon.
Nel weekend aveva avuto la possibilità di palare con i suoi genitori riguardo a tutto ciò che era successo finora, l'incontro con Namjoon, Jin e Yoongi, omettendo ovviamente la parte in cui quest'ultimo lo stendeva con un perfetto destro in faccia.
Suo padre gli aveva semplicemente detto di fidarsi ciecamente di Namjoon, di ascoltarlo e vederlo come un fratello maggiore.
"Un giorno tutto ti sarà chiaro" così lo aveva congedato l'uomo lasciando Jimin con ancora più dubbi di quanti non ne avesse già.
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"Kim Taehyung! Ora mi spieghi perché non mi hai risposto al telefono per cinque fottuti giorni! Ti rendi conto di quanto avessi bisogno di te e di quanto fosse preoccupato!"
Il ragazzo in questione guardò terrorizzato Jimin lanciargli contro di tutto, dai libri, ai vestiti, alle penne.
Dire che fosse furioso era un eufemismo.Jimin si era presentato a casa dell'amico quel giorno stesso dal momento che sia lui che Jungkook non si erano fatti vivi a scuola.
"Dove diavolo eravate voi due idioti?" urlò di nuovo.
"Jimin, mi dispiace, stavo male... te l'ho detto" balbettò Taehyung cercando di riparai dagli oggetti che gli volevano addosso.
"Non è vero! Perché non mi hai detto che Jungkook è un dannato lupo?!" sbottò all'improvviso lanciando contro l'amico una paperella di pezza.
"Tu come lo sai?" mormorò allora il bruno guardando Jimin.
"Ho conosciuto Namjoon... e Jin... e Yoongi..." rispose lui "E Jungkook era con loro... io non— perché non me l'hai detto?" chiese il biondo sedendosi sul letto, lo sguardo basso e le mani in grembo.
"Jimin credevo che ti saresti spaventato, siamo reputati diversi, per questo ci nascondiamo..."
"Siamo? Vuoi dire che anche tu—"
"Sì Jimin sono come loro, come te..." rispose Taehyung sedendosi al suo fianco.
"Lo sai?" mormorò Jimin facendo annuire il castano.
"Jin e Namjoon parlavano di te da un po'... avrei voluto dirtelo, insomma mi sarebbe piaciuto essere io a sganciare la bomba, ma almeno c'era Jungkook..." sorrise Taehyung, non un sorriso pieno tuttavia.
"Non è servito a molto, mi hanno tirato un pugno per portarmi da Jin" ridacchiò Jimin.
"Yoongi, suppongo" rise l'altro, contagiato dalle risate dell'amico.
"Già, un grandissimo stronzo!"
Taehyung e Jimin risero insieme finché uno non ebbe i crampi alla pancia e l'altro le lacrime agli occhi.
Risero insieme come non facevano da anni, ormai."Mi dirai perché non ti sei fatto vivo per quasi una settimana?" chiese Jimin.
"Alzati su, andiamo da Jin... lui ti spiegherà tutto al meglio" sospirò Taehyung alzandosi in piedi e porgendo una mano verso il più basso.
Jimin la prese, tirandosi su e guardando l'amico negli occhi.
"Niente più segreti tra noi, Tae..."
"Niente più segreti, Chim!"
breve ma di passaggio.
ps scusate il ritardo
pps passate a leggere ᴛᴀʟᴋ ᴛᴀʟᴋ ᴛᴀʟᴋ per essere sempre aggiornat@ sulle storie e, beh, me