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Jimin aprì lentamente gli occhi e cercò di mettere a fuoco la stanza.
Non appena riconobbe ne le pareti color menta ebbe un deja-vù, subito sentì il collo pizzicare e i ricordi di quella notte lo colpirono in pieno come un violento schiaffo.

I suoi occhi si inumidirono e il suo respiro faticò a riempiere i suoi polmoni lasciando il piccolo ad ansimare in preda al pianto.

"Y-Yoongi" annaspò un sussurro il biondo.

Subito una mano si posò sulla spalla del ragazzo facendolo sussultare.
Girò il capo trovandosi Jin a pochi centimetri dal suo viso.

"Jiminie, calmati tesoro" gli sorrise il maggiore "È tutto okay, sei salvo ora"

"Y-Yoongi, dov'è Yoongi?" singhiozzò l'altro.

"È a casa a farsi una doccia, ha passato qui tutte le notte e tutti i giorni sperando che ti risvegliassi.
Ho dovuto costringerlo ad andarsene" sorrise dolcemente Jin accarezzando una guancia gonfia del piccolo. "Tornerà a breve, ne sono sicuro, ora respira e tranquillizzati, mh?"

Jimin annuì cominciando a prendere lunghi e profondi respiri cercando di calmarsi.

"Bravo così Jiminie... lei è Chaimae, mia cugina, mi ha aiutato a curarti" spiegò il bruno ammiccando ad una ragazza magrolina nell'angolo della stanza che lo guardavo sorridendo.

"I-io sono J-Jimin" mormorò il biondo.

"Lo so, un gran bel morso... di sicuro chi te lo ha fatto non era un tuo grande fan" sorrise Chaimae avvicinandosi a lui.

"Kangdae... è stato lui! M-mi ha preso e mi ha detto c-che mi avrebbe fatto del
m-male, di chiamare Y-Yoongi e-e—" si inpanicò Jimin sentendo le lacrime tornare a regnare nei suoi occhi.

"Va bene tesoro, tranquillo... Yoongi ce ne ha già parlato" gli sorrise Jin accarezzandogli dolcemente i capelli.

"Voglio Y-Yoongi, hyung... lui-lui—" balbettò il piccolo guardando il bruno.

"Jimin..." mormorò una voce sull'uscio della porta.

Jimin riconobbe la voce all'istante girando di scatto le testa verso essa, lasciando che i suoi occhi incontrassero quelli neri tanto bramati.

"Y-Yoongi..." disse allungando le mani verso il maggiore "Yoongi! Yoongi!" pianse il biondo sporgendosi verso di lui.

Il corvino si precipitò verso l'omega, scostando i due cugini da lui e stringendo il suo minuto corpo al proprio.

"Jiminie mi dispiace, mi dispiace... è tutta colpa mia" bisbigliò Yoongi lasciando che Jimin si stringesse a lui e che piangesse contro il suo petto, un pianto disperato e liberatorio che esprimeva tutta la paura e la preoccupazione provata quella notte.

"Mi dispiace cucciolo, tantissimo" ripeteva queste parole come un mantra mentre lasciava teneri baci su tutti il viso del minore, cercando di asciugare inutilmente le sue guance.

Jimin gemette qualcosa fra i singhiozzi, qualcosa che fu incomprensibile per gli altri, per tutti gli altri fuorché Yoongi, che non fece altro che stringere con più forza il biondo a sé.
Poi si avvicinò al suo orecchio, baciandogli la tempia, poi lo zigomo ed infine la mascella prima di sussurrare un "Ti amo anch'io".

🐺🐺🐺🐺

"Mi dispiace comunque" disse Jimin accarezzando il petto del corvino "Non è vero che non ti voglio, anzi"

Erano tre giorni ormai che a Jimin era stato proibito di lasciare la clinica, Jin aveva detto che non era ancora guarito completamente e che, soprattutto, non sarebbe stato sicuro per lui tornare alla sua vita essendo così debole.

"Non è stata colpa tua, Jiminie, assolutamente" disse Yoongi guardando il viso del biondo infossato nel suo petto.

"Sì invece! Ti prometto che non parlerò mai più di Hoseok in quel modo, mi fido di te Yoon" disse Jimin lasciando un piccolo bacio sul petto del ragazzo.

Yoongi sorrise leggermente stringendo l'omega a sé.
"Grazie..."

🐺🐺🐺🐺

"No, no e assolutamente no!" rispose Namjoon.

"Ma sarebbe più sicuro per tutti noi!" rispose Jimin agitandosi sul letto. "Diglielo Yoon!"

"Io la penso come lui Jiminie, non trovo sicuro addestrarvi come gli alfa." sospirò Yoongi facendo piagnucolare l'omega.

"Sarebbe solo autodifesa! Se Kangdae lo attaccasse di nuovo o attaccasse me o Hoseok almeno sapremmo come evitare di morire!" sbottò Taehyung tirando Namjoon per la manica.

"Ci siamo noi per quello voi non—"

"Non potete essere le nostre ombre!" sbuffò Jimin.

"Nam hanno ragione" disse Jin guardando l'alfa. "Se tu li addestrassi come si fa con i cuccioli sarebbero più al sicuro di quanto lo siano ora"

"Io non credo hyung, non hanno né il fisico né la forza per difendersi" continuò Yoongi cercando di dissuadere il proprio omega da quella idea.

"Non dico di voler staccare la testa a qualcuno, solo vorrei evitare di morire anche solo respirando!"

"Per favore hyung! Per favore!" piagnucolò Taehyung stringendosi al grigio, cosa che fece anche Jimin dopo poco.
Gli tirarono la felpa e le braccia, esattamente come due bambini, facendo ridacchiare Jin.

"Nam temo che tu non abbia altra scelta" commentò il beta facendo sbuffare il fidanzato.

"E va bene, va bene lo farò, ora smettetela però"

I due omega sorrisero battendosi il cinque, lasciando Yoongi e Namjoon guardarli poco convinti.

"Allora quando iniziamo?" chiese Jimin eccitato.

"Quando ti sarai ripreso del tutto, questo è ovvio!" disse Jin facendo piagnucolare il biondo che si sedette nuovamente sul letto lasciando lo spazio accanto a sé libero per il corvino, tuttavia, prima che Yoongi potesse anche solo muovere un piede verso l'omega, lo spazio venne occupato dal corpo di Taehyung che strinse velocemente a sé il corpo dell'amico.

"Tu ci sei stato per una settimana, oggi tocca a me" disse il bruno facendo ridere Jimin.

Yoongi alzò gli occhi al cielo, baciò rapidamente la fronte del biondo prima di lasciare la stanza.

Si sentì un "Tanto stanotte torno e ti butto giù da quel letto a calci in culo" seguito da un "Min Yoongi!" in rimprovero da Jin, poi la porta sbatté facendo sbuffare Taehyung.

"Perché il tuo ragazzo è costantemente mestruato?" chiese il ragazzo guardando l'omega fra le sue braccia arrossire.

"Non è il mio ragazzo Tae, te l'ho già detto" sospirò Jimin.

"E io cosa ti ho risposto?"

"N-non ancora"

"Esatto Jiminie!"

ᴏᴍᴇɢᴀ || Wattys 2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora