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Jimin sospirò sedendosi di peso sulla sedia in plastica arancione della mensa, si appoggiò col busto sul tavolo davanti ad essa e chiuse gli occhi, cercando di recuperare le energie perse durante la mattinata.
Era tornato a scuola giusto quel giorno dopo l'attacco di Kangdae, e dire che fosse stanco era senza dubbio un eufemismo, era completamente distrutto a livello sia fisico che mentale, aveva faticato a non addormentarsi durante la lezione di storia ed a stare in piedi durante quella di educazione fisica.

Taehyung prese posto al fianco dell'amico, seguito da Jungkook che si sedette davanti ai due, appoggiando il proprio vassoio sul tavolo e notando che il biondo per pranzo non avesse preso nulla, pensò che fosse così stanco da non avere nemmeno la forza di mangiare.

Il bruno sorrise tristemente guardando l'amico.
"Povero il mio Jiminie" mormorò.

L'altro mugolò qualcosa in risposta sentendo poi la grande mano dell'amico cominciare ad accarezzargli la schiena dolcemente, sorrise a quel tocco amorevole.

"Dovresti andare a casa sai, si vede che non ti sei ripreso del tutto" gli disse Taehyung passando, ora, le dita fra i suoi capelli.

"Sto bene" mugugnò il biondo lasciandosi coccolare dal ragazzo.

Poi sentì qualcuno sedersi pigramente sulla sedia alla sua destra e la mano sulla sua schiena venire scacciata brutalmente.

"Sei il solito scorbutico" piagnucolò Taehyung facendo aprire gli occhi a Jimin.
Il suo sorriso aumentò vedendo Yoongi sistemarsi al suo fianco.

"Ciao hyung" lo salutò dolcemente lui ricevendo un tenero bacio sulla fronte in risposta.

"Come stai? Ti fa male?" chiese Yoongi al proprio omega, alludendo alla ferita sul collo.

Jimin rialzò la testa e la scosse in segno negativo nonostante essa pizzicasse un po'.
I segni non erano altro che due piccoli cicatrici ormai, Jin gli aveva detto che poteva non usare più cerotti o bende perché non avrebbero sanguinato a meno che non avesse compiuto movimenti bruschi.

"Mi sei mancato sai" sussurrò il biondo avvicinandosi a lui, dimenticandosi di Taehyung e Jungkook, che intanto avevano cominciato a battibeccare per chi avesse dovuto alzarsi e prendere del budino per il bruno.

"Ti ricordo che è da ieri pomeriggio che non ci vediamo" ridacchiò Yoongi accarezzandogli le guance morbide.

"Ma mi sei mancato comunque..." ripeté Jimin.

"Mi sei mancato anche tu cucciolo" ammise finalmente l'alfa, lasciando la sua mano percorrere la linea del collo del minore.

"Hyung..." miagolò il biondo godendosi le attenzioni del maggiore.

"Cosa ti farei Jiminie" mormorò il moro improvvisamente serio, facendo infuocare le gote del minore.

"H-hyung! Non puoi dire queste cose qui!" s'inpanicò il biondo guardandosi intorno con occhi spalancati sperando che nessuno avesse sentito il commento del moro.

Yoongi rise ma smise subito vedendo Jimin congelarsi sul posto.

"Jiminie, hey, che succede?" gli chiese richiamando anche l'attenzione di Taehyung e Jungkook, che guardarono preoccupati il biondo.

"K-Kangdae" mormorò Jimin, cominciando a schiacciarsi contro lo schienale della sedia, sperando che il vampiro non lo vedesse, ma sfortunatamente i suoi occhi si appoggiarono sulla sua figura, facendolo tremare.

"Ci sono io Jimin, non ti preoccupare" lo rassicurò Yoongi non appena vide Kangdae avvicinarsi a loro.

Quando li raggiunse si fermò a pochi passi dal biondo, lo guardava dall'alto in basso con il solito sorriso perverso dipinto in volto, alle sue spalle le due ragazze, e poco più indietro Mika, guardavano la scena perplessi; essi infatti non avevano idea di cosa avesse fatto Kangdae a Jimin, non era stato raccontato nulla a loro.

ᴏᴍᴇɢᴀ || Wattys 2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora