Namjoon cadde sul letto esausto, prese le coperte ci si avvolse dentro rilasciando un lungo e stanco sospiro.
"Ow, guarda come hanno ridotto il mio povero cucciolo" sorrise dolcemente Jin accarezzandogli la schiena con rilassanti movimenti circolari.
"Io l'ho detto che sarebbe stato davvero difficile, è per questo che non si addestrano gli omega, in loro non c'è quella violenza che c'è negli altri... e poi Jimin e Taehyung si comportano come dei bambini" piagnucolò il minore facendo uscire la testa dal bozzolo creatosi con le coperte.
Jin ridacchiò pensando a come i due omega avessero preso tutto come un gioco facendo esasperare Namjoon.
"Erano carini però" mormorò poi.
L'alfa borbottò alcuni versi che il maggiore non capì mentre portava un suo braccio a cingere la vita del proprio compagno, lo avvicinò a sé finché non sentì il suo respiro caldo contro la propria guancia.
Jin lo guardò passandogli le dita fra i capelli corti, poi un'idea gli attraversò la mente e ridacchiò prima di chinarsi sull'orecchio del ragazzo.
"E se ti facessi quella cosa che mi dici sempre faccia divinamente?" bisbigliò.
Gli occhi di Namjoon si spalancarono e scrutò minuziosamente il viso del beta.
"N-non ti riferisci alla tua torta alla vaniglia, vero? Ti prego dimmi che non parli della tua torta alla vaniglia..." mormorò il grigio.
Il bruno rise scuotendo la testa.
"No, ma la bocca mi servirà comunque"Il respiro di Namjoon si bloccò per alcuni istanti prima di portare Jin sopra di sé e dar vita ad un bacio che di casto aveva ben poco.
"J-Jungkook?" chiese senza fiato il minore.
"Da Taehyung..." gemette l'altro sentendo le sue mani stringergli i glutei con forza "...togliti i pantaloni Nam"
Namjoon non perse tempo, scostò Jin dal suo bacino cominciando a slacciare i suoi pantaloni del pigiama, sotto lo sguardo attento del beta.
"Fa che nessuno ci interrompa, fa che nessuno ci interrompa, fa che
nessuno ci-AH!"🐺🐺🐺🐺
Il cuore di Yoongi perse un battito nel sentire la domanda che Misun fece ai due.
"Mamma!" sbottò Jimin sentendo le proprie guance imporporarsi.
"Che c'è? Sono solo curiosa!" disse la donna sulla difensiva.
"Ma sono cose personali!" rispose il biondo.
"Io ti ho dato la vita e quel corpo, è un mio diritto sapere per cosa lo usi!" continuò la madre di Jimin facendo sbuffare il figlio e ridacchiare appena i due alfa seduti a tavola.
"Per tanto, usate precauzioni o devo comprarvene un po'? Sai tesoro io e tuo padre non ci divertiamo più come una volta"
Jimin mormorò un bugiarda che fece ridacchiare più forte Yoongi.
Non sapeva nemmeno lui come si era ritrovato in quella situazione, era semplicemente andato a trovare il suo omega e l'aveva trovato seduto sul letto con gli occhi spalancati che fissavano lo specchio davanti a sé.
Gli aveva chiesto se fosse tutto apposto ma Jimin scosse la testa, allora gli si sedette accanto esortandolo a parlare, e il biondo lo fece, gli raccontò di quel suo sogno ricorrente su un grosso lupo nero che lo inseguiva e di quei suoi occhi che parevano leggergli l'anima, poi gli disse anche che quel sogno non aveva mai una fine, si bloccava sempre su quella bestia che gli saltava e gli mostrava i denti possenti.