Capitolo 28

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Sia io che Lino abbiamo dimenticato di impostare il timer per la sveglia..Ehh.. chissà perché..
Il mio telefono lo ricordo appena con la chiamata di Ross ancora accesa che poi QUALCUN ALTRO ha pensato bene di chiudere e mettere da parte.
Aveva di meglio da fare.
E così, ci siamo risvegliati appena dieci minuti fa..non abbiamo avuto tempo neppure di darci il buongiorno n'altro po'...
No, in realtà Lino il tempo per quello lo trova sempre: anche perché il buongiorno presuppone un bacio. E quando si tratta di baci e tenerezze varie,lui è in prima fila. Specialmente con me, e il mio non è un atto di presunzione, attenzione. Comunque sia, quando siamo insieme dimentichiamo tutto. Che sia la sveglia, che sia la colazione, che sia il traghetto!! Speriamo di arrivare in fretta al porto. E in più, Lino mi ha detto che deve necessariamente incontrare una persona nelle vicinanze dell'imbarco traghetti..
Non mi ha voluto dire chi sia.. e io non ho nessuna intenzione di trovarmi sorprese che mi si parino davanti.
Mah, vediamo che succede..

Appena arrivati al porticciolo.
LG si guarda intorno cercando di scrutare la persona che sta aspettando.
Poi, lo vedo tirare fuori dal taschino un bigliettino da visita.
È quello della gioielleria dove siamo stati ieri..
Visualizza il numero apportato su di esso e lo digita sul cellulare.
Sembra agitato..
Inizia a ballare con la gamba facendomi venire il mal di mare(ma siamo ancora sulla terraferma) e inizia ad agitare le mani seguendo i suoi tic nervosi.
Io lo osservo e non proferisco parola, cercando di capire cosa debba farci con la tizia della gioielleria che, nel frattempo, sta venendo verso di noi.
Lino sposta il cellulare da vicino al suo orecchio ed esclama:
Lino:"Oh,eccola!"
Va verso di lei.
La signora gli consegna un pacchettino ben addobbato ed ora è tutto sorridente.
Viene verso di me prendendomi per mano e invitandomi a salire sul traghetto che, a breve, partirà.
Saliamo sù e prendiamo posto.
Bacon è ancora un po' affannato:
Lino:"Ce l'abbiamo fatta."
Alessandra:"Meno male.."
Fa un altro sospiro e inizia ad osservare la bustina bella preparata che gli ha dato la signorina del negozietto di ieri ,poco fa.
Lino:"Tieni."
Mi porge la confezione.
Alessandra:"Cos'è?"-dico subito, curiosa e meravigliata.
Lino:"Aprilo."
Cerco di togliere con delicatezza il nastro adesivo che tiene unite le due parti della confezione e butto un occhio all'interno non appena si intravede uno spiraglio di qualcosa..
Lino:"Ma vedi che non è una bomba eh Hahahahaha"
Alessandra:"Tu sei imprevedibile."
Lino:"Oh, ma perché mi rubi anche le battute ora? Quello lo devo dire io!"
Alessandra:"Mi scusi sua Maestà."-lo prendo in giro.
Il traghetto è appena partito e io ho appena tirato fuori una scatolina dalla busta.
C'è sopra un fiocchetto color carne e dalle dimensioni, si intuisce che è qualcosa di piccolo.
Apro.
Alessandra:"È bellissimo..sono..sono senza parole,davvero."
Mi sorride.. è contento quanto me.
Lino:"E dentro non vedi cosa c'è scritto?"
Giro l'anello e guardo all'interno:

Lino:"E dentro non vedi cosa c'è scritto?"Giro l'anello e guardo all'interno:

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"Ricordati di me"

Sono senza parole..
Lo abbraccio all'improvviso ponendo le mani dietro i suoi capelli. Glieli accarezzo e non so più in che modo ringraziarlo..mi sento in debito.
Gli guardo la bocca e lo bacio.
Ne poso ancora qualcun altro e poi mi sposto, ritornando a guardare il mio anello, ancora chiuso nella scatolina.
Lino:"Viè qua."
Mi avvicino.
Lino:"Metto io?"-prende in mano "il brillocco".
Acconsento con la testa,sorridendo.
Lino:"Ecco.."
Ho gli occhi lucidi e sono felicissima.
È una felicità che non si può descrivere.. se non con i fatti.
Mi appoggio sul suo petto e lui mi accarezza le spalle.
Lino:"So che forse è una cosa banale..ma a te piacciono tanto..ne hai sempre tre o quattro al dito.."
Alessandra:"Ma certo che mi piacciono"-lo riabbraccio.
Alessandra:"Questo però non è come tutti gli altri.."
Sorride.
Lino:"D'altronde mi rappresenta.. Rappresenta come mi sento in questo momento. E come mi sentirò quando sarò costretto a farti andare via."
Ora si fa serio e sembra quasi avere paura di parlare..per quello che vorrebbe dirmi.
Respira profondo.
Lino:"Ascolta.."-mi poggia una mano sulla gamba e mi guarda negli occhi.
Lino:"Io ci tengo davvero a te.."
Ricambio quella fitta serie di sguardi così intensi..
Lino:"Promettimi..che quando tornerai da lui..troverai il modo di lasciarlo.."
Mi fissa e i suoi occhi trapelano tristezza ed angoscia..
Sospiro anche io..prendo forza e gli rispondo.
Alessandra:"Te lo prometto.."
Si rilassa appena e si concede un sorriso. Mi prende la testa tra le mani e la conduce a sé, baciandomi la fronte.

Ed eccoci di nuovo qui. Napoli.
Tutto è tornato come prima. O quasi..
Tutto proprio no.
Sono partita non sapendo cosa mi aspettasse, quali sentimenti si celavano dentro di me, e chi fosse lui sotto un altro punto di vista. Che non è quello di un amico.

È giunto il momento di fare qualche conto con mè stessa..ed io devo prendere una decisione, importante.

Ormai è chiaro: io credo mi stia innamorando di lui.

In questi giorni ho sempre cercato di restare un po' con i piedi per terra, perché volevo essere sicura di chi fosse accanto a me.
Sono sempre stata sicura del fatto che tra noi c'era qualcosa che andava oltre..oltre l'amicizia, oltre l'empatia..oltre la complicità..
Però...probabilmente, ho sempre cercato di nasconderlo a mè stessa..un po' per convenienza,un po' per..paura.
Paura di perderlo, di porre fine a quella magia, a quegli sguardi sinceri..
Paura di oltrepassare quel confine che sta tra l'amicizia e un qualcosa di più.
In più occasioni, mi ha dimostrato quanto riesce a farmi stare bene.
E lo notavo già dal set..
Quando ero con lui tutto mi sembrava diverso..più bello.
A volte è capitato di non vederlo..io ero perennemente sul set..lui invece non veniva tutti i giorni. Con una gamba era sul set, con l'altra era a teatro, in giro per l'Italia.
E mi mancava...mi mancava tanto..
Come lui, nessuno mai..

Lino:"Entra in macchina, arrivo subito."
Sistema le valigie in macchina e si allontana un istante. Io ho già allacciato la cintura e nel frattempo, perdo tempo su Instagram.
E ovviamente, mi riguardo l'anello..
Spero non dia nell'occhio quando ritornerò a casa..
Devo trovare la giusta occasione per parlargli e spiegargli tutto con calma. Quello che più mi preoccupa.. è il fatto che venga a scoprire che ci sia qualcun altro nella mia vita..e questo qualcun altro non gli è particolarmente simpatico..
Ho paura possa prendersela con lui..
Ha più volte sospettato..come alla festa e quella volta in albergo..in cui non avevo risposto al cellulare..per non parlare dell'espressione che farà se verrà a sapere che in questi giorni, sono stata con lui.

Questo, è quello che mi fa più paura.
Vuoi o non vuoi prima o poi scoprirà che l'uomo per cui l'ho lasciato, è Lino.

Sento bussare vicino al mio finestrino.
Lo abbasso e afferro quello che LG mi ha portato. Rientra in macchina e si sfrega le mani.
Alessandra:"Dove sei andato?"-dico, meravigliata.
Lino:"Cornetti."
Sorrido e apro il sacchetto.
Alessandra:"Grazie Guancialino."-rido.
Lino:"Prego Alessandrina."
Gli dò il cornetto pieno zeppo di zucchero a velo e poi chiedo.
Alessandra:"Ma..ora la macchina la riempiamo di zucchero..non fa niente?? Guarda lì sul sedile che hai combinato HAHAHHA".
Lino:"Solo perché sei tu.. se fosse stata un'altra..col cavolo."
Alessandra:"Ah! Ci porti anche le altre qui dentro.."
Lino:"Perché? Sei gelosa?"
Alessandra:"Perché dovrei? Mica siamo fidanzati,no?"
Forse l'ho offeso.
Lino:"Ah no? E cosa siamo?"
Alessandra:"Compagni di uscite."
Lino:"Amanti?"
Alessandra:"Nemmeno.. Mi sa che dovremo metterci in viaggio.."
Lino:"(sbuffa) Già.."- gira la chiave, accede il motore, e ripartiamo da dove abbiamo cominciato, con gli Oasis.

Tragitto lungo e intenso, è stato quasi una tortura per entrambi. Sapevamo che di lì a poco avremmo dovuto salutarci. Mi sentivo una grossa responsabilità addosso:
La nostra relazione sarebbe dipesa dalle mie mani. Mi sono fatta accompagnare in stazione. Da lì, avrei preso il treno per Firenze. E lui avrebbe proseguito per Milano.
E così è stato:
Siamo arrivati in stazione e prima di scendere,sono rimasta ancora un po' con lui. Mi faceva male lasciarlo, lo ammetto. Ma lo lasciavo con qualcosa che ormai si era accumulato tra noi..e di cui non potevamo più fare a meno.
Alessandra:"Grazie ancora di tutto.."-mi avvicino al suo orecchio e gli sussurro queste parole.
Mi ha trattenuto per un braccio e ha portato la sua bocca sulla mia.
Lino:"Aspettami.."
Ho continuato a baciarlo e prima di scendere, lui mi ha chiesto una cosa.
Lino:"Dov'è il tuo profumo?"
Alessandra:"È..in borsa, perché?"
Lino:"Prendilo.."
Apro la borsa e lo tiro fuori.
Offre la sua mano per prenderlo e io glielo porgo.
Non so a cosa gli serva.
Recupera dai sediolini posteriori lo scaldacollo che porta quasi sempre in inverno, specialmente dopo gli spettacoli e ci spruzza sù un po' della mia essenza.
Lino:"Ora sentirò meno la tua mancanza.."
Stringo la sua mano e devo trovare il coraggio di uscire.
Alessandra:"Ci vediamo presto..?"
Lino:"Lo spero.."

Lino e Alessandra, oltre la complicità.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora