Capitolo 42

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Stavo andando via.
Percorrevo il corridoio adiacente ai camerini per scappare al più presto.
Non volevo farmi vedere.
Ero quasi in lacrime, ma volevo trattenerle.

Non volevo che tu mi vedessi in quello stato. Dovevo fare presto, altrimenti mi avresti raggiunto e non sapevo come gestire la situazione, quando mi sarei trovata ad affrontarti.

Ero quasi alla fine.
Dovevo trovare l'uscita..
Mi sono anche sentita spaesata..non sapevo da dove fossi entrata, tanto ero euforica sapendo che ti avrei incontrata.

Mi guardai intorno e vari tecnici scorrevano paralleli alle mie braccia.
Mi sentii come in un labirinto, avevo bisogno di aiuto.

"Alessandra!"
Una voce attirò la mia attenzione.
Correva, stava venendo verso di me.
Mi afferrò per un braccio per non farmi andare via.

Lino:"Alessandra.."
Alessandra:"Lasciami andare ti prego.."
Lino:"No..no..lei non è nessuno.."- sussurrò triste e dispiaciuto. Sapeva, quel che avevo visto.

Alessandra:"Ci hai messo pochissimo intanto a trovarti la riserva..ora ti prego fammi andare via..in questi giorni ho già visto e sofferto abbastanza.."

Non riesciuvo più a trattenermi.
Delle lacrime iniziarono a solcarmi il viso.

Lino:"No..non piangere..non piangere..ti prego.."
Avvicinò la sua fronte alla mia e mi sussurrò:
Lino:"Non piangere.."-mi abbracciò possente.

Qualche lacrima continuava a scendere..
Avevo tanto bisogno di sfogarmi.. non resistevo più.
Fu un pianto di rabbia, di disperazione.
Rimorso.
Alessandra:"Io sono venuta fin qui! Volevo farti una sorpresa! Ho lasciato Ross e sono partita da Londra per te!!"-lo guardai con occhi ricchi di angoscia. Non riesciuvo a controllare le mie emozioni.

Lui restò in silenzio.

Su di me, buio e vuoto,dopo tutte le battute che stavamo inscenando dietro le quinte..
Urlavo, piangevo, mi calmavo.
Poi, riprendevo a piangere.

Nel frattempo, la ragazza con cui stava parlando, spuntò dal corridoio.

Ragazza:"Lino, che succede?"

Lui non si voltò per guardarla.

Alessandra:"Và da lei.. saprà aspettarti.. io non ne sono stata capace..forse non lo sarò mai..ci abbiamo provato.."

Mi osservò con occhi che dicevano tanto. Non so se siano stati occhi di pianto o di commozione.

Mi allontanai da lui cercando di porre fine a quella scena drammatica e di per sè straziante.
Avevo ricevuto l'ennesima delusione..

Mollai la sua presa e mi allontanai decisa.

Ma niente.Mi afferrò ancora.

Lino:"Vieni con me.."
Alessandra:"Ti prego..ti scongiuro...voglio tornare a casa mia!"-urlai.
Lino:"NO CAZZO NO! Se questo è il prezzo da pagare..allora va bene. Devi venire con me..adesso."

Non gli risposi, cercai soltanto di voltarmi per trovare la porta ed uscire fuori. Dovevo prendere aria, e anche subito. Avevo bisogno di ossigeno..le gambe continuavano a tremarmi.

La ragazza che stava frequentando era rimasta nel frattempo, a debita distanza.
Stavamo urlando.

Lino cercò di intrannermi, io avrei potuto scoppiare..esplodere!
Alessandra:"Ti ho detto di lasciarmi!"
Lino:"No! Tu non vai da nessuna parte, Alessandra! TANTO ORMAI LO SANNO TUTTI! E PASSERÒ PER PAZZO,ma se questo è l'unico modo per fartelo capire..allora ben venga."

Lino e Alessandra, oltre la complicità.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora