Capitolo 44

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Roma. Casa dei genitori di Alessandra. Pomeriggio.

Siamo davanti alla porta di casa di mamma e papà.
Ci abbiamo messo un po' ad arrivare, e ovviamente ho portato con me il gatto, Brando, che di certo non avrei rimasto a Londra da Ross.
Lino ha insistito nel voler portare qualcosa a mia madre. Con il mio consiglio, abbiamo optato per un'orchidea. Lei adora le piante.
Busso al campanello e non nascondo di avere paura..
Non so come reagiranno..
Cosa penseranno quando ci vedranno..

Dopo un po', qualcuno apre.
Mariarosaria:"Alessandra!"-mi abbraccia di scatto.
L'abbraccio dura alcuni minuti..
si era davvero preoccupata per me in questi giorni..ed aveva ragione.

Si sposta,ed osserva Lino.
Mi schiarisco la gola,lui è impacciato.
Alessandra:"Ehm.. mamma..Lino"
Mamma lo fissa e gli stringe la mano.
Lo aveva già conosciuto quando mi faceva visita sul set dell'Allieva,qui a Roma.
Continua a fissarlo, non capendo..
Prendo LG per mano, sperando che già da quel gesto, possa capire qualcosa.
Alessandra:"Ci fai entrare?"
Mariarosaria:"Ehm? Ma si, certo certo."- scrolla la testa ancora intontita e dal mondo delle fiabe, torna alla realtà.

Entriamo dentro.
La prima cosa che faccio, è far scendere Brando.
Lino porge l'orchidea a mia madre.

Mariarosaria:"Grazie,non dovevi disturbarti.."
Lino:"Non è nulla signora.."
Mariarosaria:"Beh e.. accomodatevi!"

È ancora visibilmente scossa, ma sta cercando di riprendersi per ammortizzare il colpo.

Ci sediamo.

Chiedo di mio padre:
Alessandra:"E..papà non c'è?"
Mariarosaria:"Dovrebbe tornare fra poco..anzi aspetta, ora lo chiamo perché è già uscito da un po'.."

Faccio di si con la testa ma ho già capito che sta cercando un mondo per allontanarsi e cercare di razionalizzare..
Va in cucina,asserendo di voler andare a preparare il caffè e nel frattempo, ha preso in mano il cellulare per chiamare anche papà.
Mi sa che vuol condividere il colpo con papà. La farà sentire più tranquilla.

Io e LG siamo sul divano.
Alessandra:"Stai tranquillo..ti vedo agitato.."-gli accarezzo la guancia.
Fa un sorriso un po' forzato.

Mamma ritorna in salotto.
Ci osserva di nuovo.
Non crede ancora ai suoi occhi, probabilmente.
Mariarosaria:"Scusate..mi sono ritrovata spiazzata..mi devo ancora riprendere."

Mi alzo dal divano e le vado vicino alla sedia dove si è seduta.
Mi piego sulle ginocchia per arrivare alla sua altezza e inizio ad accarezzargli le spalle, come per "consolarla."
Le sorrido.
Alessandra:"Ora mi sento bene,mamma."
Mi osserva,preoccupata.
Mariarosaria:"Era per questo che ultimamente non eri più la stessa..mi sembrava che in te c'era qualcosa che non andava.."-afferma, con voce dispiaciuta.
Alessandra:"Sì.."
Proseguo:
Alessandra:"Ma ora sto benissimo.."-pronuncio queste parole guardando LG, che è ancora non del tutto a suo agio.

Lui è timidissimo.. e lo noto perché inizia a guardarsi intorno e ha il viso arrossato.

La porta di casa si apre.

Mi allontano da mamma e gli vado incontro per abbracciarlo.
Alessandra:"Papà..."
Mi stringe forte a sé e mette le sue mani dietro ai miei capelli.
Luigi:"Bella di papà..ma che hai combinato?"-sostiene, con tono decisamente meno ambiguo di mamma.

Raggiungiamo nuovamente il salotto.

Lino si alza per salutarlo porgendogli la mano.

Papà ha le borse della spesa. Con la scusa di doverle sistemare,va in cucina con mamma che invece, afferma che il caffè è pronto.

Lino e Alessandra, oltre la complicità.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora