Capitolo 40

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*crash

Un rumore assordante di vetro rotto attira la mia attenzione.
Qualcosa si è rotto...
Qualcosa...IO ho rotto..

(Dal capitolo 20)

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(Dal capitolo 20)...

Flashback:

Ross mi ha appena inviato su WhatsApp la foto della sfera dei piccoli innamorati..
La comprammo lo scorso anno ai mercati di Natale, a Londra. In quel periodo ci eravamo messi insieme da poco. La venditrice ci assicurò che suddetta sfera è simbolo dell'amore eterno, ingenuo e puro come i fanciullini rappresentati al suo interno. La leggenda narra che chi preserva tale sfera con grazia e amore è destinato a rimanere unito con l'altro per tutta la vita. Se accidentalmente la palla dovesse rompersi e andare in mille pezzi, allora significa che nella coppia c'è qualcosa che non sta andando per il verso giusto..e che uno dei due partner spetta in realtà, a qualcun altro.
Ross è particolarmente affezionato a questo ricordo; me lo ha mandato perché sa che per noi ha un significato particolare.

La sfera si è rotta...

L'ho fatta cadere sul pavimento..ed è andata in mille pezzi..
Ross l'ha guardata cascare e la sta ancora osservando per terra. L'acqua e i pezzi di "neve" al suo interno ricoprono il parquet..

Minuti di silenzio..

Io sono rimasta impietrita. Ross ci teneva tantissimo..e ricorda benissimo il significato della sfera..

Ha il coraggio di alzare lo sguardo. Mi guarda...

Io non parlo..

L'atmosfera sta diventando pesante..

Ross a un tratto, si getta con le ginocchia a terra.

Lo osservo..mi fa quasi pena..

Non so cosa fare..
Le lacrime quasi mi scendono di nuovo..

Ha capito..ha capito tutto.

Ross:"Vattene."

Ross:"Va via!"

Alessandra:"Ross.. è..solo una leggenda.."

Ross:"Non sei credibile. Tutto torna. È un segno."
Resta accasciato a terra e raccoglie alcuni cocci di vetro.

Alessandra:"Attento..ti..tagli.."

Rivolge di nuovo a me lo sguardo.

Alessandra:"Io vado via,non ce la faccio."

Esco dalla stanza.
Lui è ancora rimasto lì..

Ross:"STRONZA!"
Getta dalle mani quel pezzo di vetro che aveva raccolto e lo scaraventa contro l'armadio.

Ross:"DOVE VAI?! PERÒ PRIMA MI DEVI DIRE CHI È!"-si alza e mi raggiunge in salotto.

Ross:"CHI È??!!"
Alessandra:"Vado via."
Ross:"ALLORA È VERO! QUANTO SONO STATO CRETINO!! CRISTO!"

Alessandra:"Doveva andare così. Basta."
Ross:"VAI AL DIAVOLO!! VÀ AL DIAVOLO ALESSANDRA! IO HO FATTO DI TUTTO PER TE! DI TUTTO!! TU INVECE MI HAI TRADITO!! È QUELLO STRONZO, NE SONO CONVINTO! LO HAI ANCHE RIVISTO A ROMA AL LANIFICIO! LO HAI FATTO APPOSTA!!! MA CERTO!! ORA TUTTO TORNA!! MI HAI ANCHE PRESO A BALLARE PER FARLO INGELOSIRE..VATTENE!!!! VATTENE CAZZO, IO NE POSSO AVERE MILLE COME TE... MILLE!!"-urla minaccioso e provocatorio.

Basta! Basta! Basta!
Si! È vero! Io penso soltanto a lui! Non riesco a togliermelo dalla testa! È dentro di me! È dentro di me!!

Esco di colpo fuori con il cellulare e chiamo mio padre, ancora in preda all'ansia.

Risponde:
Alessandra:"Papà?"
Luigi:"Ale che succede?"
Rispondo affannosa.
Alessandra:"Papà..io torno a casa."
Luigi:"A casa? Come..che è successo Alessandra??"
Alessandra:"Niente papà..sta tranquillo.. l'importante è che ti abbia avvisato. Ora ti lascio scusa.."
Luigi:"Alessandra!"

Attacco e non gli dò modo di replicare.
Ho paura di rientrare dentro per prendere le mie cose..
Voglio andarmene subito.

Non resisterò un minuto in più in questo posto!
Fa male, fa troppo male.

Voglio prendere il primo volo. Il primo. Il primo che capita! Per ritornare in Italia.

Rientro in casa scattante e prendo frettolosa solo le cose indispensabili.
Che si tenga tutte le mie cose, non mi interessa! L'importante è che io ora vada via da qui.

***

Ho passato la notte in un albergo. Tra poche ore ho un aereo;
Lo stesso, che spero di non riprendere più.
Che sia un viaggio di sola andata.

I miei genitori, compresa mia sorella mi hanno bombardato di telefonate. E non escludo che abbiano chiamato anche Ross.

Ho dovuto rispondere.
Si stavano preoccupando e mia madre si stava anche sentendo male.
Non sapeva cosa stesse accadendo.
Gli ho detto la verità:
Io e Ross ci siamo lasciati.
Partirò domattina.
Arriverò in Italia sotto Mezzogiorno.

Aspettatemi.

Non arriverò subito.

Prima, ho un'altra cosa da fare.

Lino e Alessandra, oltre la complicità.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora