Capitolo 39

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I miei sono appena andati via da qualche giorno..
Mi è dispiaciuto vederli partire..
Ormai mi ero abituata alla loro presenza.

Sentirli al telefono non è proprio la stessa cosa. Così come non è la stessa cosa sentire al telefono qualcun altro, piuttosto che da vicino.

La questione è che io mi sento tormentata:
Non ho più sentito Lino dalle feste..

Mi ero promessa di non pensarlo, di lasciar perdere, e di godere il presente.

E così è stato. Così sto vivendo,alla giornata.

Ross mi ha proposto un weekend a Glasgow. Dice che, fra tutti quei parenti, non abbiamo potuto trascorrere le feste da un punto di vista più intimo. L'herpes è andato via e tra la scusa del ciclo e il Natale passato con i familiari, non ci ritroviamo a passare un momento intimo insieme da un bel po'.
A lui inizia a "pesare"e vorrebbe pensare a noi due, rimediando.

Alessandra:"Ross, non ce n'è bisogno. Possiamo restare qui senza troppi giri turistici.. Godiamoci casa nostra.."
Ross:"Ma..sei sicura?"
Alessandra:"Sì.."-acconsento anche con la testa.
Ross:"Come vuoi.."-mi abbraccia da dietro e inizia a baciarmi il collo.

Alessandra:"Ma..la partita quand'è che c'è?"
Non so per quale ragione, non mi sento tanto a mio agio in questo momento.
Ross:"Perché svii il discorso?"-dice,mentre mette una mano sul mio ventre e un'altra sotto il maglione, scendendo giù a toccarmi i seni.

Deglutisco e resto impassibile..
Mi sto facendo fare di tutto da lui, ma io non mi sento coinvolta..non riesco a sbloccarmi..

Ross:"Andiamo in camera.."- mi sussurra all'orecchio.
Mi prende per il braccio e saliamo di sopra..

Mi fa sedere sul letto e incomincia a spogliarmi.
Mi limito ogni tanto a ricambiare qualche suo bacio ma ho un magone allo stomaco che non mi fa proseguire per farmi spingere oltre.

Sta facendo tutto da solo, cercando di rendermi partecipe e farsi desiderare ma ad effetti minimi.

Si mette sù di me ed è pronto a iniziare l'atto.

Si sfila le mutande e poi anche le mie.
Sta quasi per entrare dentro di me quando mi sposto con il corpo di lato per attutire l'impatto.
Non voglio..

Non ci riesco..
Ma non posso farmi vedere così..lui se ne è accorto.

Ross:"Sei rigida..sciogliti.."
Alessandra:(sospiro)

Cerca di rientrare ma io non sono per niente convinta di quello che sto facendo. Vorrei soltanto che finisse..

Ross:"Ma che ti prende!"
Si accorge ovviamente che sono arrivata al punto di non ricambiare neppure i suoi baci e mi sento uno schifo..

Alessandra:"Scusa Ross..non..non sono in vena oggi.."
Ross:"Perché?"
Alessandra:"Non mi sento tanto bene.."-mi alzo dal letto e cerco di rivestirmi.
Ross:"Tu non stai mai bene! È diverso il punto!"-alza la voce.
Ross:"Sembri un gatta morta, che cazzo ti prende??! Sei bipolare, pensi solo ai cazzi tuoi. Questa è la verità!"

Inizio ad innervosirmi e abbasso la maniglia per aprire la porta della stanza e andare via.
Mi blocca.

Ross:"Dove vai?!"
Alessandra:"A prepararmi una camomilla."
Ross:"SI MA CHE TI PRENDE?!! SPIEGAMELO. NON SEI PIÙ TU.
HAI ATTEGGIAMENTI STRANI, TI COMPORTI DA BAMBINA. NON VUOI FARE SESSO CON ME!! CHE HAI!?"
Alessandra:"Non c'è niente.. è un momento di stress Ross.. null'altro."
Ross:"STRESS??! MA SE ORA NON STAI FACENDO NIENTE!? STAI BENE SOLO QUANDO GIRI SERIE E QUANDO SCOPI. MA ORA MANCO QUELLO PIÙ!!".

Ha gli occhi infuocati. Mi parla come se fosse un diavolo. Manca poco..e scoppierò a piangere..

Ross:"PERCHÉ NON TI VA DI STARE CON ME?!"
Cerco di scansarmi ma lui mi costringe a restare lì impalata, di fronte al suo sguardo accesissimo.

Alessandra:"Non puoi costringermi."-volto il capo verso sinistra e rivolgo lo sguardo al pavimento.
Ross:"PERCHÈ CAZZO PIANGI ORA?!"
Alessandra:"Non sto piangendo.."-mi asciugo quell'unica lacrima che non ero riuscita a trattenere.
Ross:"GUARDAMI!"
Non ho il coraggio di alzare gli occhi.
E allora fa lui; me lo alza con forza.
Ross:"TU HAI FATTO QUALCOSA.."- afferma guardandomi gli occhi piuttosto serio..
Io lo guardo e sposto appena posso, la vista.
Ross:"Non hai ancora intenzione di sposarti..mi rifiuti quando cerco di avvicinarmi.. piangi..scappi..ti prepari camomille..cambi atteggiamenti in continuazione..hai fatto storie per un MATRIMONIO!"- aveva abbassato la voce. Ma mi faceva più paura di prima. Poi l'ha alzata man mano che elencava tutto quel che ho cercato di evitare in queste settimane..
Alessandra:"Lasciami stare.."
Ross:"SE HAI PROBLEMI MENTALI CHIAMO TUO PADRE. TI PRENOTA UNA BELLA SEDUTA PSICHIATRICA.!"

Ora non lo reggo più.

Alessandra:"ORA HAI ROTTO IL CAZZO ROSS!!! LO HAI ROTTO!! BASTA!! VATTENE AL DIAVOLO, TU E I TUOI COMPLESSI DI MERDA!"-piango esasperata mentre getto per aria cuscini e tutto quello che trovo davanti per la stanza.
Sono uscita fuori di senno..

Ho la tensione alle teste, la testa mi gira e potrebbe esplodere. Io non ce la faccio più!!

Ross:"ORA CALMATI PORCA MISERIA!"

Cerco di prendere fiato e abbassare la guardia. Dopo quello che ho combinato, tace e predomina il silenzio.

Ross:"Dai..vieni qui..scusami amore mio scusami.."-si avvicina e cerca di abbracciarmi.

Respiro a fatica. Ero a un passo così..potevo dirgli addio..

Si sposta e mi dice di perdonarlo. Mi resterà vicino per aiutare a rilassarmi.

Finalmente riesco ad aprire la porta..ma casualmente, faccio cadere qualcosa..

Lino e Alessandra, oltre la complicità.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora