PROLOGO

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«Signorina, si svegli, siamo arrivati.»  

Sabrina aprì gli occhi e fu assalita dal panico: dov'era? Chi era la persona che la stava scuotendo per le spalle? Con uno scatto fulmineo, strisciò dall'altro lato della macchina, dove le mani dello sconosciuto non potevano raggiungerla. Guardò attraverso il finestrino e la memoria tornò improvvisamente: era arrivata a Scopello.

«Sono quaranta euro» disse il tassista, seccato. Probabilmente anche lui aveva avuto una giornata difficile e l'ultima cosa di cui aveva bisogno era una cliente fuori di testa, in preda a una paura ingiustificata.

Sabrina borbottò delle scuse e uscì dall'auto, mentre la sua valigia veniva estratta dal portabagagli. Consegnò le banconote all'uomo e gli augurò una buona serata, avviandosi lungo il tratto di strada che portava all'ingresso del piccolo borgo.

 Consegnò le banconote all'uomo e gli augurò una buona serata, avviandosi lungo il tratto di strada che portava all'ingresso del piccolo borgo

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Non le sembrava vero di essere finalmente giunta a destinazione. Adesso capiva il motivo per cui tutti le avevano sconsigliato di raggiungere la Sicilia in traghetto. Il tempo non era stato dei migliori e aveva trascorso l'intera traversata vomitando nei sacchetti di carta messi a disposizione dall'equipaggio, maledicendo la propria testardaggine.

Per fortuna, il peggio era passato.

Scopello era esattamente come l'aveva immaginato leggendo le recensioni dei turisti su internet. Alte mura di pietra circondavano la piazza principale, al centro della quale si trovava una vasca erosa dagli elementi atmosferici che fungeva da fontana. Un piccolo bar e il B&B dove avrebbe trascorso i prossimi mesi erano gli unici edifici dai quali sentiva provenire delle voci mentre tutto il resto sembrava abbandonato a sé stesso. Un arco, in stile normanno, immetteva nel Baglio, un'appendice della piazza che racchiudeva al suo interno numerosi ristoranti e negozi di souvenir, sovrastati da un enorme albero le cui radici erano fuoriuscite dal terreno invadendo le zone destinate ai tavolini. Dal lato opposto rispetto a dove si trovava, c'era un secondo ingresso, che portava alla zona degli alberghi stellati e, da lì, alla tonnara.

 Dal lato opposto rispetto a dove si trovava, c'era un secondo ingresso, che portava alla zona degli alberghi stellati e, da lì, alla tonnara

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Sabrina era persa nei suoi sogni a occhi aperti quando un tuono rimbombò in lontananza riportandola alla realtà.

«Arrivo bagnato, arrivo fortunato, no?» disse tra sé sentendo le prime gocce di pioggia bagnarle il viso.

Si guardò attorno e, una volta sicura di essere sola, bisbigliò: "Coprimi".

Il suo corpo fu attraversato da una scarica di energia e le iridi dei suoi occhi acquisirono, per un attimo, un riflesso color oro per poi tornare al loro colore originale, il verde.

Sopra la sua testa, si materializzò una barriera trasparente che bloccò il passaggio dell'acqua, impedendole di bagnarsi i lunghi capelli rossi.

Soddisfatta, Sabrina si incamminò verso il B&B.

Essere una strega aveva anche i suoi lati positivi.

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