Tu mi credi?

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Mi posizionai fuori dalla classe di Stephanie e la aspettai a braccia incrociate, sembravo uno di quei bodyguard.
Dovevo dirle che la amavo e che era tutto un grandissimo equivoco.
Quella scema mi stava stringendo il pene.
Non potevo muovermi ma solo morire lentamente dal dolore.
Vidi mia cugina e la salutai con una mano, mi guardò malissimo e venne davanti a me.
"Sei un Coglione, William"
"Non è come pensate voi due. Sai che quella stupida mi vuole. E mi stringeva il pene." Ammisi guadandola negli occhi, se anche Phoebe non mi credeva, nemmeno Stephanie lo avrebbe fatto.
"Scusami William. Ma non ti credo"
"Phoebe siamo cugini. Devi credermi. Ti prego, cazzo" lei scosse la testa e mi guardò malissimo.
"Se tuo padre facesse una cosa del genere a tua madre, gli crederesti?" Scossi la testa e lei annuì.
"Bene, allora sei intelligente"
"Io amo Stephanie." Ammisi deglutendo mentre sentivo le lacrime voler uscire.
Mia cugina annuì.
"Ne sono sicura, ma non ti aspettare che crede a questa cosa"
"Ma è la verità." Risposi sospirando.
Rick ci affiancò e mise un braccio intorno alle spalle di mia cugina che si accoccolò.
"Ehi Bro" mi salutò, gli feci un cenno del capo, lui mi fece un piccolo sorriso.
Ci saremmo visti il pomeriggio.
Andarono via.
Uscirono tutti dalla classe, mentre Stephanie fu l'ultima come sempre.
"Ehi Stephanie" esclamai appena uscì.
Era meravigliosa, come sempre.
I capelli legati in una coda.
Gli occhiali da vista.
Un paio di jeans neri.
Una camicia a quadri rossa e nera.
La giacca di pelle nera.
Era un orgasmo vivente.
"Lasciami in pace, William" sussurrò non guardandomi nemmeno.
"Dobbiamo parlare." Mormorai prendendole un polso.
"Dobbiamo parlare? Di cosa? Di quanto hai goduto?" Sbottò girandosi.
Gli occhi rossissimi.
Si stava trattenendo per non piangere.
"No. Smettila. Non godevo. Mi stringeva il cazzo." Sussurrai con fastidio guardandola intensamente negli occhi.
"POTEVI URLARE, CAZZO" le poche persone rimaste di girarono.
"URLARE?! PER FARE COSA!?" Risposi cominciando ad urlare anche io.
"PER CHIEDERE AIUTO" rispose come se fosse la cosa più ovvia al mondo.
"MA CHE CAZZO DICI!?" Esclamai urlandole in faccia, lei mi guardò schifata.
"TU MI FAI SCHIFO WILLIAM! SOLO SCHIFO!" Il mio cuore si ruppe in mille pezzi e le lasciai il polso, mi aveva offeso, aveva ragione a farlo ma ero molto ma molto orgoglioso.
Lei mi guardò triste e se ne andò via.

Tornai a casa e mia madre mi sorrise, cercai di sorridere pure io ma fui scosso da un singhiozzo, mia madre venne ad abbracciarmi fortissimo.
"Mi manca, mamma" scoppiai a piangere, lei mi cullò senza dirmi niente, lo apprezzai moltissimo.
Odiavo chi mi parlava mentre piangevo o diceva cose inutili.
"Le ho parlato... mi ha detto che le faccio schifo... mi sento una merda"
"Stephanie ti ama, amore di mamma. Ha bisogno solo di tempo" mormorò con una voce molto dolce, annuì.
Sapevo che avesse bisogno di tempo.
Ma faceva malissimo.
"Io la amo mamma, non posso stare senza di lei" Sussurrai pianissimo.
"Lo so piccolino, è il tuo vero amore"
Tirai su con il naso annuendo.
"Solo una volta nella vita capita, lo sai?" Chiese con dolcezza, accarezzandomi la schiena.
"Davvero?" Sussurrai stringendomi a lei, annuì.
"Si, tesoro. Succede solo una volta. Il vero amore è solo quella volta."
"E come si fa a capire?" Chiesi, lei mi sorrise.
"Beh, faresti pazzie per la persona amata." Mormorò con amore.
"Vorrei solo che capisse che la amo"
Mormorai pianissimo.
"Faglielo capire. Qui dentro." Mi posò una mano sul cuore. "Tu sai come"
Scossi la testa.
"Non so come, mamma" lei mi sorrise annuendo.
"Io penso proprio di sì" mi rispose baciandomi una guancia, sorrisi.
"Ora mangia qualcosa, topino" annuì ridendo e mi misi seduto, mia mamma mi levò un piatto di spaghetti alla carbonara, cominciai a mangiare.
"Come è andata a scuola oggi?" Chiese lavando i piatti, tossii.
"Uhm ho preso tre a diritto" lei si girò incazzata come una iena, mi alzai velocemente dalla sedia e corsi in camera mia.
"WILLIAM VIENI SUBITO QUI!" Urlò, mi chiusi in camera impaurito.
"NO MAMMINA! ORA MI METTO A STUDIARE!"
"COME TI HO CREATO! TI DISTRUGGO!" Urlò.
Presi il telefono.
Io: Ehi amore.
Stephanie visualizzò, almeno mi aveva sbloccato.
Mi mancava così tanto quella stupida.
Io: Mi manchi, amore:
Stephanie visualizzò ancora.
Coniglietta❤️: Smettila William. Ti blocco di nuovo se continui.
Io: Almeno mi hai risposto❤️
Coniglietta❤️: Smettila.
Io: Di fare che?
Coniglietta❤️: Di rompere.

Sospirai posando il telefono sul comodino, mi tolsi la maglia e la buttai sulla sedia.
Avevo bisogno di pensare al niente assoluto, mi sdraiai sul letto.
Mi sbottonai i jeans leccandomi le labbra, me li tolsi e lo massaggiai da sopra i boxer ansimando.
Chiusi gli occhi e me lo tirai fuori.
Le sue labbra.
I suoi occhi.
Il suo sedere.
I suoi seni prosperosi.
La sua risata.
I suoi baci.
La sua lingua.
Semplicemente lei.
Andai più velocemente boccheggiando.
Le sue labbra sul mio pene.
La sua lingua che mi accarezza lentamente tutta la lunghezza.
"Cazzo piccola" Sussurrai ansimando.
Le sue mani che mi graffiano le spalle, per il troppo piacere.
"Oh si, ti piace maialina" ansimai andando con più forza e velocità.
"A-Ah Stephanie, amore mio" venni tantissimo e cercai di calmare il fiato.
Aprii gli occhi e guardai il danno che avevo fatto, mi ero venuto sul petto, sul pube.
Ridacchiai alzandomi e mi vestì, presi un pantalone di tuta e una felpa e andai in bagno.
Andai sotto alla doccia eccitandomi di nuovo.
Secondo round.

Appena finii di fare tutto, tornai in camera mia e c'era Rick.
"Ehi Bro" lo salutai confuso.
"Ehi bello" mi tirò una pacca sulla spalla, ridacchiai mettendo la roba sporca dentro il cesto per i panni.
"Ti ha aperto mia mamma?" Lui annuì.
"Ci hai messo tanto amico eh! Sono qui da un'ora e mezzo" scoppiai a ridere.
"Scusami Bro" lui rise tirandomi un cuscino, mi sdraiai sul letto.
"Come stai William? La verità"
"Di merda, mi manca Stephanie" Ammisi sospirando, lui giocò con la pallina da tennis.
"Phoebe mi ha detto di dirti che sei un Coglione" annuii, aveva ragione.
"Si, me lo ha detto pure a me" Esclamai sbuffando, lui si stiracchiò.
"Oggi stavano insieme" mormorò tirandomi la pallina da tennis, la presi al volo e sorrisi come uno scemo.
"Amo troppo Stephanie, Rick."
"Lo so, Bro"
"Tu mi credi?" Chiesi guardandolo negli occhi, lui sospirò e poi chiuse gli occhi.
"Ti prego Rick" Mormorai con gli occhi lucidi, lui aprì gli occhi e venne a sedersi sul mio letto, annuì.
"Si Bro. Io ti credo" la sua voce non si inclinò, stava dicendo la verità.
Sorrisi e lo abbracciai forte.
Ci mettemmo a giocare alla play ridendo e scherzando.
Angolo Autrice:
Hola bella gente! Grazie per tutti i bellissimi messaggi che mi mandate ogni giorno e mi scuso se alle volte non rispondo a tutti, ma siete in tantissimi🙈
Detto questo, vi ringrazio per il supporto!
Siete stupendi!
Che dire?
Scusate se non pubblico quasi mai.
Ma davvero ragazzi, ho avuto dei mesi di Merda.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Buon anno e buona befana 👻

You Told Me You Never Fall In LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora