Tu, io

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"William alzati dal letto!" Urlò mia madre aprendo la finestra, il freddo della mattina mi arrivò in un lampo.
Mi alzai la coperta mugolando.
"Dai William!" Esclamò sbuffando.
Roteai gli occhi e risposi che mi sarei alzato da lì a poco, ma lei non volle ascoltarmi e così chiamò mio padre, che entrò nel giro di due secondi sgranocchiando qualcosa.
"Devi dire a tuo figlio di alzarsi!"
"Ci stai già pensando tu zombie" sentii lo schiaffo di mia madre, scoppiai a ridere e mio padre mugugnò.
"Andiamo campione! Muoversi!" Mi prese il piumone e me lo tolse di dosso.
"Siete dei genitori cattivi!" Mi lamentai e mio padre ridacchiò, così mi alzai e andai a passi giganti in bagno per farmi una doccia veloce.
"Muoviti William! La colazione è a tavola!" Urlò mio padre sbattendo un pugno sulla porta.
"Si okay!" Urlai finendo di farmi una doccia, appena finito mi asciugai e mi vestii con un paio di jeans neri e un maglione azzurro, mi infilai le mie timberland, mi guardai allo specchio e mi aggiustai i capelli, spettinandoli.

Arrivai in cucina e trovai mia madre seduta sulle ginocchia di mio padre.
"Giorno" li salutai, i miei sorrisero.
"Giorno" mi salutò mio padre, il campanello suonò, così mia madre diede un bacio a mio padre e si alzò.
Mio padre mugugnò contrariato.
"Peter finiscila!" Esclamò ridendo mia mamma, poi andò ad aprire.
"Papà, mi ricarichi il telefono?"
"Will, ti ho già ricaricato ieri il telefono" roteai i occhi esasperato.
"Ciao Will" esclamò Rick mettendosi seduto vicino a me, gli feci un cenno con la testa.
"Come stai?" Domandò mangiando un biscotto, alzai le spalle.
"Bene, perché me lo chiedi?"
"Sei il mio migliore amico" rispose confuso, mi scusai sospirando.
"Scusa Rick, sono nervoso"
"Tranquillo, vuoi parlarne?" Scossi la testa, non sapevo il perché fossi così nervoso, mi alzai dalla sedia e diedi un bacio a mia madre.
"Ciao mamma" la salutai andandomene.
"Attenti alle macchine" annuii ridacchiando e così uscii di casa insieme a Rick, ci avviammo verso la fermata dei bus.
"Voglio chiedere a tua cugina di uscire" sorrisi tirandoli una pacca.
"Non fare come l'altra volta" sorrise.
"No no, io penso di essermi innamorato"
"Come è essere innamorati?" Alzò le spalle.
"È bellissimo, quando la vedi sembra che esista solo lei, non vedi l'ora di sentirla e di parlarci per ore e ore"
"Stephanie..." Mi bloccai vedendola in lacrime sulla panchina.
"Sei innamorato di lei?"
"Cosa? No ..." Risposi confuso, Rick la guardò e mi spinse.
"Vai da lei" annuii correndole incontro.
"Chi devo uccidere?" Lei alzò il viso e nascose un piccolo sorriso.
"Me stessa, vale?"
"Non posso ucciderti, sei la mia Giulietta" sorrise e così mi misi seduto accanto a lei.
"Che è successo?"
"Beh ... Yuri vuole che io parta con lui"
Il mio cuore perse un battito.
"E perché piangi?"
"Perché non voglio partire con lui" nascosi un sorriso.
"Sembra strano, ma quello che provavo per lui sembra sia svanito da quando ti conosco" sussurrò confusa.
"Ah Wow, questa è una dichiarazione?" Chiesi cercando di farla ridere e ci riuscii, scoppiò a ridere e così poi le porsi un fazzoletto.
"Grazie mille"
"Per cosa?" Domandai sorridendo.
"Per tutto" rispose baciandomi una guancia e poi se ne andò via.
Rimasi a fissarla mentre se ne andava da una sua amica.
"Quando le chiedi di uscire?" Domandò mia cugina mettendosi seduta accanto a me, alzai le spalle.
"Non ne ho idea" risposi confuso.
"Quella ragazza non vede l'ora che tu lo faccia, dille della scommessa"
"No" dissi sbuffando, mia cugina roteò gli occhi e guardò Rick che alzò le spalle.
"Se si innamora, dovrebbe dirlo"
"Io non mi innamorerò di lei! Mettetevelo in testa!" Sbottai, mia cugina mi guardò male.
"Lo sei già!"
"No!"
"Certo, come no! Stephanie sta parlando con James" li guardai e strinsi i pugni sospirando.
"Devo chiederle di uscire" mi alzai e mi accesi una sigaretta, andai verso di loro e Stephanie mi guardò.
"Ciao William"
"Stasera usciamo" dissi guardandola.
"Non me lo chiedi nemmeno?" Scossi la testa e lei mi sorrise annuendo.
"Okay, va bene" sorrisi dandole un bacio sulla guancia e guardai male James, arrivò il bus e così la presi per mano e la trascinai con me.
"William!" Esclamò ridendo, la attirai a me e la guardai negli occhi.
"Non parlare più con James, mi uccidi" lei sussultò.
"Sei la mia Giulietta, sono geloso" lei sembrò riprendersi e sorrise annuendo e così la trascinai sul bus e ci mettemmo a sedere.
"Non ti vergogni a stare qui con me?"
"Dovrei?" Chiesi confuso, alzò le spalle.
"Non lo so, tu sei il classico figo della scuola e io la classica secchiona"
"Pensi che io sia figo?"
"Hai capito solo questo della frase?"
"Già coniglietta"
"Odio questo soprannome" sorrisi dandole un bacio sulla guancia.
"Non mi importa se lo odi, io amo chiamarti così" sussurrai al suo orecchio, si morse il labbro inferiore e quel movimento mi mandò in tilt.
Phoebe e Rick si misero seduti davanti a noi e ci sorrisero.
"Ciao Stephanie" la salutarono, li guardai male e mia cugina mi sorrise.
"Ti piace mio cugino?" Chiese Phoebe.
"C ... Che? Beh ..." Rispose Stephanie confusa, le sorrisi e le presi il mento tra due dita, la costrinsi a guardarmi.
"Lascia perdere mia cugina"'sorrise.
"Cattivo" si lamentò Phoebe, ma io mi ero perso negli occhi di Stephanie.
"I tuoi occhi hanno un colore bellissimo" sussurrai dolcemente.
Erano verdi, ma con pagliuzze nere.
"Odio i miei occhi" sussurrò piano.
"Come fai ad odiare queste meraviglie? Sono bellissime" sorrise.
Rimasi a guardarla, scordandomi di tutto.
"Ehi siamo arrivati!" Ci avvisò Rick, annuimmo e ci alzammo.
Stephanie corse subito fuori dal bus.
"Amico, quello era amore!" Guardai male Rick e poi alzai le spalle.
"Io non mi innamoro mai" risposi scendendo dal bus, salutai un gruppetto di ragazze che mi stava mangiando con gli occhi e loro mi sorrisero salutandomi.
Vidi Stephanie parlare con James.
Li sorpassai e sentii qualcuno seguirmi e così mi girai e vidi Stephanie.
"Mi accompagni in classe?"
"Non c'è già James ad essersi offerto?"
Lei alzò le spalle e poi mi sorrise.
"Lui non è il mio Romeo" sorrisi e poi annuii e la accompagnai fino alla sua classe, appena ci fermammo dissi:
"Non vedo l'ora che sia stasera"
"Che Don Giovanni" si lamentò.
"Ammetti che ti piace coniglietta" alzò gli occhi al cielo e se ne andò in classe.

"Rick ma cosa stai dicendo?!" Sbottai guardando male il mio migliore amico ma lui sospirò appoggiando la testa sul cuscino.
Aveva pranzato a casa mia e stava sparando cavolate su cavolate!
"Sei innamorato!"
"Non lo sono Rick!" Mi lamentai, ma Rick sbuffò non ascoltandomi.
"Lo sei!"
"No! Non lo sono!"
"Non sei cosa?" Sussultai e vidi Stephanie sorridermi teneramente.
"Oh guarda! Si parla del Diavolo e spuntano le corna!" Esclamò Rick divertito, Stephanie scoppiò a ridere.
"Parlavate di me?" Chiese divertita.
"No! Rick dice cazzate!" Mi difesi, Rick scoppiò a ridere e se ne andò via.
"Ciao!" Ci salutò Rick, mi schiarii la voce.
"Ti ha fatta entrare mia madre?"
"Già, non sapevo cosa fare a casa e Yuri non fa altro che chiamarmi"
Strinsi i pugni sbuffando.
"Tranquillo Romeo, nel mio cuore ci sei solo tu eh" scoppiai a ridere.
"Ti va di cenare a casa stasera?" Chiesi dolcemente, lei annuì sorridendo.
"I miei escono per una serata romantica" esclamai mimando con le virgolette, Stephanie sorrise.
"Sono molto dolci"
"Moltissimo" ammisi ridacchiando e poi la squadrai, indossava un paio di jeans neri, un maglione azzurro ed era bellissima.
"Mi spieghi come sia possibile che tu sia bellissima anche così?" Domandai.
"Che esagerato che sei" rispose diventando rossa come un peperone.

"Dai William! Ho paura!" Esclamò tirandomi uno schiaffo sulla nuca.
Scoppiai a ridere e lei nascose il viso nell'incavo del mio collo.
"Ehi ragazzi, noi usciamo!" Ci avvertì mia madre, le sorrisi annuendo e mio padre mi fece l'occhiolino.
"Sei sempre il solito maiale!" Si lamentò mia madre, mio padre le tirò una pacca nel sedere e la baciò.
"Andiamo zombie!" Esclamò divertito e se ne andarono via.
"Zombie?" Chiese Stephanie ridendo.
"Già, la chiama così da sempre" sorrise.
"È una cosa tenerissima" annuii e mi alzai dal letto, le presi una mano e la alzai.
"Andiamo a preparare qualcosa da mangiare!" Esclamai ridacchiando.

"Non così!" Si lamentò Stephanie mentre stavo tagliuzzando le cipolle.
"Sono cipolle! Poi sto piangendo! Non ti faccio pena?!" Chiesi offeso, lei roteò gli occhi divertita e mi aiutò a tagliuzzare le cipolle, mi misi dietro di lei e appoggiai la testa sulla sua spalla.
"Sei bellissima anche quando cucini"
"E tu sei un Don Giovanni sempre"
"Sempre coniglietta" risposi ridendo.

"La cena era squisita!" Esclamai e Stephanie sorrise.
"Lo so" si vantò ridacchiando.
"Sono stato io a fare questo sugo buonissimo!" Lei inarcò un sopracciglio e poi scosse la testa.
"Ti ho aiutato però!" Risposi mettendo il broncio, lei annuì e così sorrisi.

"Non un altro horror!"
"Ma adoro quando ti stringi a me!"
Esclamai maliziosamente, roteò gli occhi e poi sorrise.
"Stupido" sorrisi facendole l'occhiolino e optammo per l'esorcista.

"William?" aprii gli occhi e vidi mio padre, lo salutai e poi vidi Stephanie accoccolata a me.
"La accompagno a casa" mi disse piano, annuii e la svegliai con una carezza.
"Mio padre ti accompagna a casa" lei annuì sbadigliando e poi mi diede un bacio sulla guancia.
"Grazie della bellissima serata" disse.
"Grazie a te" risposi teneramente.

Mi addormentai pensando a Stephanie.

Angolo Autrice:
Ehilà! Pensavate che non avrei pubblicato oggi?! Invece ecco qui che vi rompo le scatole!!!
Buon anno nuovo! ❤️

You Told Me You Never Fall In LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora