Mi ha dato della cagna

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Pov Stephanie:
"Guarda la Troia" mormorò qualcuno.
Mi girai confusa e loro risero, tremai e aprii il mio armadietto, era tre giorni che a scuola mi chiamavano Troia, come se fosse colpa mia che quel pedofilo di merda avesse provato a violentarmi, tirai un bel respiro.
"Giorno coniglietta" sorrisi e mi girai verso il mio ragazzo, la mia ancora di salvezza, lo guardai negli occhi e poi lo baciai a stampo, mi strinse forte a se approfondendo il bacio.
"Tutto bene piccola?" Domandò, annuii
e lui mi guardò confuso.
"Hai le lacrime" sussurrò asciugandomele con i pollici, appoggiai la testa sul suo petto e singhiozzai in silenzio, mi abbracciò e mi accarezzò i capelli dolcemente.
"Vuoi parlarmene?" Scossi la testa.
"Mhm okay"
"Scusami Will, ora vado" sussurrai e me ne andai in bagno, mi chiusi a chiave e mi accasciai al muro piangendo, faceva malissimo che tutti credessero che fossi una Troia, non lo ero, non lo sarei mai stata.
"Stephanie" mi asciugai le lacrime e mi alzai da terra, aprii la porta e abbracciai Phoebe che mi strinse forte a se.
"Calmati piccola, che succede?"
"Mi chiamano Troia da tre giorni"
"Chi?!" Sbottò incazzata come una iena.
"Calmati .. del ragazzi.. mi guardano come si guarda una puttana e ho paura che non riesca a resistere a tutto questo" lei mi guardò confusa, mi mise le mani sulle spalle.
"Ehi! Io ci sono! Ci sarò sempre per te!"
"Lo so Phoebe" ammisi stringendola in un abbraccio.
"Ora vai in classe e fregatene" annuii e le feci un piccolo sorriso, mi lavai il viso e uscimmo dal bagno, William mi stava aspettando fuori, mi guardò venendo davanti a noi.
"Parliamo" esclamò non lasciandomi il tempo di rispondere, Phoebe mi sorrise e poi diede un bacio sulla guancia a William e se ne andò in classe, William mi prese per mano e mi strinse a se.
"Che succede amore?"
"Nulla William" sussurrai dolcemente.
Mi guardò negli occhi e mi diede un bacio sulla fronte, mi accarezzò una guancia.
"Sicura piccola?" Annuii facendo un accenno di un sorriso.
"Non ti credo ma tu sai che ci sono per te, quindi quando sentirai di essere pronta io ci sarò per ascoltarti" sorrisi annuendo e così mi accompagnò davanti alla mia classe, mi diede un bacio e se ne andò lasciandomi sola.
Presi un bel respiro ed entrai dentro l'aula, tutti mi guardarono schifati, la professoressa di latino mi guardò e un brivido di disgusto mi percorse il corpo.
Suo padre era stato accusato di pedofilia, ce l'aveva con me.
"Venga signorina Stephanie, la devo interrogare" esclamò facendo un sorriso sadico.
"Ma .." obiettai e lei mi guardò male.
"Si muova o le metto due" annuii e così andai a sedermi vicino a lei, diede degli esercizi alla classe e poi mi guardò male e così deglutii.
"Tu ti sei messa contro la persona sbagliata, troietta" sussurrò schifata.
"Anche lei si è messa contro la persona sbagliata. Vuole farmi finire in un carcere minorile perché l'ho minacciata?" Domandai sbuffando.
"Io ti farò passare le pene dell'Inferno"
Rispose, strinsi i pugni e poi rise.
"Stephanie sei impreparata, non me lo aspettavo da te! Ti metto due!"
"Cosa?! No! Lei non mi ha fatto nessuna domanda, cazzo!" Sbottai e lei sorrise e disse:
"Fuori dalla classe! Non accetto un comportamento così!" Mi alzai dalla sedia e me ne uscii fuori sbattendo la porta, uscii fuori dall'edificio e mi misi seduta su un muretto, ero incazzata!
Quella Troia di era messa contro di me!
"Ehi Troia!" Urlò uno del quinto anno.
"Chiamaci tua madre!" Sbottai e scesi dal muretto, andai a passi veloci verso di lui e il ragazzo rise con i suoi amici.
"Non ridere coglione, che ti tiro uno schiaffo e ti faccio volare tutti i denti"
Phoebe mi prese per una mano e mi tirò indietro.
"Che ci fai qui?" Domandai confusa.
"Ti ho visto dalla finestra della mia aula, ho un'ora di buca e sono venuta da te" rispose, sospirai.
"Ti metterai nei guai" sussurrò e guardò male il tipo.
"Ascolta la tua amichetta che a me non importa se sei una ragazza, ti picchio lo stesso" esclamò il bastardo.
"Che uomo di merda!" Sussurrai schifata e lasciai la mano a Phoebe per tirare una ginocchiata nelle palle al tipo, che di piegò in due dal dolore e così lo spinsi facendolo cadere.
"Prova di nuovo a chiamarmi Troia e il prossimo sarà peggio" esclamai sputandoli addosso, poi presi Phoebe per mano e ci avviammo verso il muretto.
"Wow ragazza! Tu si che hai i coglioni!"
"Quella puttana mi ha messo impreparata e sono incazzata"
"Chi?" Chiese confusa.
"La prof di latino" spiegai, lei mi guardò e così risposi:
"Ce l'ha con me" non avrei parlato di William, lei sospirò e mi mise una mano sulla spalla.
"Tranquilla, rimedierai" sorrisi annuendo e così cominciammo a parlare del più e del meno per un'ora.

Appena entrammo a scuola vidi William correre verso di noi, seguito da Rick che cercava di fermarlo.
"Cosa cazzo è successo con quelli di quinta?" Chiese stringendo i pugni.
"Will .."
"No Stephanie! Dimmelo!"
"È tre giorni che mi chiamano Troia"
Spiegai alzando le spalle.
"Io li ammazzo tutti!"
"No! Tu non fai niente, me la cavo anche da sola William" sbottai.
"Ma ti hanno chiamata Troia!"
"Quindi?! Non ho bisogno di un babysitter!" Risposi acida, William mi guardò male e mi mandò a fare in culo e se ne andò verso la sua classe.
"Non prendertela, quando si incazza fa così" esclamò Rick, annuii.
"Digli che mi dispiace molto, solo che sono davvero arrabbiata" Rick annuì e poi diede un bacio a Phoebe e se ne andò in classe.
"Ti accompagno in classe" disse.
"Grazie, ma non sei obbligata a farlo"
Risposi sorridendo, alzò le spalle.
"Lo faccio con piacere" ci avviammo verso la mia classe ed entrai.

Appena le lezioni finirono mi precipitai fuori, vidi William e gli corsi incontro.
"Mi dispiace amore" sussurrai e gli saltano addosso, sospirò abbracciandomi forte a se e poi mi diede un bacio sulle labbra.
"Andiamo a pranzare e poi andiamo a teatro insieme?" Annuii sorridendo.

Ci avviammo mano nella mano verso la scuola, sentii qualcuno commentare che fossi una Troia, strinsi la mano a William.
"Che succede?" Chiese confuso.
"Nulla, ho solo bisogno di te" mormorai e lui mi baciò a stampo, sorrisi.

Ci mettemmo seduti ai nostri banchi e salutai Rick con un bacio sulla guancia.

Provarono delle scene, ma le mie erano perfette e quindi non provai niente.

"Lo spettacolo comincerà tra qualche giorno ragazzi, quindi voglio vedervi tutti molto presi!" Esclamò la prof, annuimmo e mi alzai dalla sedia, mi arrivò una pallina di carta, la aprii.
Sei una cagna.

Strinsi i pugni girandomi e Mark sorrise, andai verso di lui.
"Il calcio nelle palle al tuo amico non ti è bastato?!" Sussurrai schifata, lui rise e si alzò dalla sedia, mi guardò negli occhi e poi mi sputò in faccia, sgranai gli occhi prendendolo per il colletto della camicia e lo attirai a me, scavalcai il banco e lo spinsi con tutta la forza che avevo in corpo.
"Stephanie ferma!" Esclamò William prendendomi per un braccio e tirandomi indietro, lo guardai male.
"Mi ha detto che sono una cagna!"
Lui guardò male Mark e prima che capissi le sue intenzioni gli era saltato addosso e lo stava massacrando di botte, Rick lo prese per le braccia e lo alzò da sopra il ragazzo.
"Non provarci mai più! Mi hai capito!?"
Il ragazzo si alzò e si pulì il sangue che scendeva dal naso, la professoressa era andata via per fortuna e nella classe eravamo rimasti solo noi.
"Sei impazzito?!" Urlò Mark.
"Tu lo sei! Chiamala di nuovo cagna e ti mando in ospedale!" Esclamò il mio ragazzo dimenandosi, Mark mi guardò male e strinse le labbra in una fessura e se ne andò.
"Sei pazzo!?" Sbottai, William mi guardò male.
"Pazzo?! Ti chiamano cagna, Troia e non me lo hai detto! Sono il tuo ragazzo!"
"Di cosa hai paura?" Chiesi confusa, lui non rispose guardandomi negli occhi.
"Hai paura che ti rovini la reputazione?!" Sbottai schifata.
"Cosa?! No Stephanie!" Rick ci guardò.
"Ragazzi, è meglio se usciamo da qui"
Annuimmo e ci incamminammo fuori.
"Ora ti sei messo nei guai" ci girammo e vedemmo Mark e i suoi amici, William mi tirò dietro di se.
"Vai a casa piccola" sussurrò ringhiando.
"Cosa?! No!"
"Vai a casa! Cazzo!" Urlò, i ragazzi strinsero i pugni e si avviarono verso di noi.
"Stephanie fidati di William, ci sono io con lui. Vai a casa" rispose Rick, guardai il mio ragazzo che guardava davanti a se.
Era colpa mia.
"Ti prego Stephanie, fidati. Facciamo sempre a botte, oramai siamo bravi" cercò di rassicurarmi Rick, annuii.
Angolo Autrice:
Ehilà! Pensavate che non aggiornassi ma eccomi quiiiii! Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Chissà che succederà adesso! A lunedì!❤️

You Told Me You Never Fall In LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora