Era domenica ed ero sveglio da quasi tre ore, stavo pensando a Stephanie.
Ieri sera le avevo mandato la buonanotte e non mi aveva nemmeno risposto, sospirai chiudendo gli occhi.
Erano le 8 del mattino, così mi alzai e presi subito il telefono, Stephanie era online ma non mi aveva risposto, così le scrissi:
Io: Ehi piccola, che hai?
Coniglietta❤️: Che vuoi William?
Io: Come che voglio? Non mi hai nemmeno parlato ieri. Che succede?
Coniglietta❤️: Cazzi miei. Non rompere.
Io: Stephanie non farmi arrabbiare, che vengo lì e ti faccio parlare con le maniere cattive.
Coniglietta❤️: E come pezzo di merda?! Mi picchierai?!
Io: Cosa?! Ma che cazzo stai dicendo?! Non picchierei mai una donna! Ma che ti prende?!
Coniglietta❤️: William lasciami stare. Te lo consiglio.
Io: No che non ti lascio stare! Che hai?! Ti sei fatta di nuovo?!
Coniglietta❤️: Certo che mi sono fatta di nuovo, cretino. Ora vado. Ho da fare con James.Sentii il mio cuore rompersi in mille piccolo pezzi.
Pov Stephanie:
"Brava troietta, così ti voglio! Dammi il telefono e lascia quello!" Tuonò mio padre e senza che io rispondessi, dato che mi aveva spaccato il labbro inferiore e se avessi risposto mi avrebbe fatto malissimo, lanciò il telefono fuori dalla finestra, delle lacrime rigarono il mio volto e lui mi tirò uno schiaffo.
"Le troie non piangono!" Esclamò con un tono disgustato, deglutii annuendo.
Ero una Troia, ero solo e soltanto una Troia.
"Stasera non ceni!" Detto questo mi spinse a terra, mi alzai e andai in camera mia per poi scoppiare a piangere come una bambina, lo ero.
Potevo dire a William che mio padre mi aveva violentata, ma non riuscivo.
Non volevo che William soffrisse per colpa mia e però stava facendo solo quello.
Afferrai una bustina di droga da sotto il mio letto e sospirai guardandola.Erano le due del pomeriggio e stavo fissando il soffitto ridendo, ero fatta da fare schifo e non sentivo più il bisogno di piangere.
Le mie lacrime si erano prosciugate.
Odiavo la mia vita ed Harry era in coma, le lacrime cominciarono di nuovo a scendere senza sosta.Mi alzai dal letto e andai in bagno a vomitare, facevo solo quello in quei giorni, mi faceva sentire bene con me stessa, sapevo che non dovesse essere così, sapevo anche che così sarei morta ma alla fine sarebbe stato meglio.
Sentii la porta del bagno aprirsi.
"Pronta per essere violentata, piccola?" Domandò ridendo mio padre e così rabbrividii disgustata al solo pensiero, ma lui mi prese con forza e mi alzò da terra.Pov William:
Rick era venuto a casa mia e giocavamo da ore alla PlayStation.
"Ragazzi è pronta la cena" ci avvisò mia madre, noi annuimmo e misi stare perché sapevo che se non lo avessi messo mia mamma mi avrebbe spento la play, ci alzammo annuendo e andammo in cucina.
Il mio telefono squillò, così lo presi e mia ma mi guardò malissimo.
"È papà" dissi ridendo, lei sbuffò e poi sorrise annuendo, mi alzai dalla sedia e risposi andando di là.
"Ehi papà"
"Ehi Will, hai da fare?" Chiese mio padre sbadigliando.
"No papà, stai tranquillo, come stai?"
"Sto benissimo e tu?" Ero davvero felice che stesse bene, mi mancava molto ma adoravo il fatto che ogni giorno mi chiamasse per parlare con me .
"Mah, diciamo bene" ammisi alzando le spalle, sentii mio padre aggeggiare con il computer.
"Stai diciamo bene per Stephanie?"
"Già, come fai a saperlo?" Domandai mettendomi seduto sulla poltrona.
"Beh, te l'ho detto di quello che ho assunto?"
"Si"
"Dice che suo padre torna sempre ubriaco di sera" disse mio padre continuando ad aggeggiare con il pc.
"Stephanie non vuole il mio aiuto"
"Will, nessuno cerca mai aiuto. Siamo noi che lo dobbiamo fare alle persone"
Sapevo che avesse ragione, ma il mio cuore era stato rotto in tanti piccoli pezzi, ma amavo Stephanie, la amavo con tutto il mio cuore.
"Devi starle accanto, io sto facendo del mio meglio da qui, ma è un po' difficile" annuii sospirando.
"Va bene papà, farò del mio meglio"
"Bene campione, ti voglio bene"sorrisi.
"Anche io te ne voglio e mi manchi da fare schifo" ammisi, lo sentii sospirare.
"Anche voi mi mancate da fare schifo"
Risi e lui con me.
"Ti passo la mamma?" Domandai.
"Certo che si" esclamò sempre ridendo.
Così mi alzai e andai a portare il telefono a mia mamma che lo prese con un sorriso dolcissimo e mi misi seduto accanto a Rick cominciando a mangiare, mia mamma andò di la.
"Come stai?" Domandò Rick, sospirai.
"Non bene" ammisi, lui annuì.
"Se vuoi andiamo da lei" scossi la testa continuando a mangiare.
"No, non ne ho voglia. Sarà con James a drogarsi" risposi infastidito e strinsi la forchetta in una mano.
"Forse sta piangendo perché ha paura di averti perso per sempre" scossi la testa finendo la cena.
"Non mi ha perso, se mi vuole, può anche chiamarmi" Rick annuì finendo la cena, mia mamma tornò in cucina con gli occhi umidi, sapevo che le faceva male tutto quello, così mi alzai.
"Mamma, vai pure a letto. Ci pensiamo io e Rick qui" mia mamma mi guardò confusa e scosse la testa.
"Tranquillo Will, faccio io" scossi la testa.
"Vai pure a riposarti mamma" sorrise.
"Si Julia, vai pure a riposarti che qui ci pensiamo noi" esclamò Rick ridendo,
Mia mamma ci sorrise e ci ringraziò,le diedi un bacio sulla guancia e le augurai la buonanotte così come Rick e lei andò via.Pulimmo la cucina, che era già pulita per conto suo, ma non sapevamo che fare e la pulimmo tutta di nuovo.
"Ehi Bro, domani faccio sei mesi con Phoebe, mi aiuti a preparare una torta?" Domandò il mio migliore amico e così annuii ridacchiando.
"Con piacere" risposi e così prendemmo tutto l'occorrente.Erano le 23.00 di sera e la cucina era un campo di battaglia e anche io e Rick non eravamo da meno, eravamo tutti sporchi di cioccolata, di farina.
La torta era sulla tavola e prima di quella ne avevamo fatte già un paio, una più buona dell'altra, lui prese la glassa rosa che aveva il sapore della fragola e ci scrisse: Auguri amore.
"Ora dobbiamo pulire tutto, Bro" lo avvisai, Rick annuì ridacchiando.
"Va bene Bro, cominciamo" pulimmo tutto, da cima in fondo ridendo come due cretini.Eravamo sfiniti e sporchissimi.
"Non ci possiamo sedere, sennò mia mamma ci ammazza" esclamai.
"Va bene, allora vado a farmi una doccia, mi presti qualcosa?" Annuii e così andammo in camera mia e gli diedi una maglia grigia e dei pantaloni della tuta dello stesso colore e andò in bagno.
Afferrai una maglia bianca e un paio di pantaloni della tuta neri e andai nel bagno della camera dei miei genitori.
Mia mamma stava dormendo e così andai senza far rumore.Tornai in camera e Rick era sdraiato sul materasso a terra, mi buttai sfinito sul mio letto.
"Sono stanco morto" esclamai, Rick rise e lo vidi annuire.
"Pure io, ho troppo sonno" annuii e chiusi gli occhi ma prima afferrai il
Telefono e guardai l'ultimo accesso di Stephanie, non entrava da stamattina.
Sbuffai infastidito e lo misi in carica.
"Notte Bro" disse Rick.
"Notte Bro" risposi e chiusi gli occhi e mi addormentai.Angolo Autrice:
Ehilà scusatemi per il ritardo. Ma non ho mai tempo per scrivere ed ora che lo avevo, mi sono messa a scrivere 🤓
Lo so che il capitolo non è il massimo, ma tranquilli! La storia è nella mia testa e deve andare così! Un bacio 😘
Alla prossima
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You Told Me You Never Fall In Love
Novela JuvenilSequel di: Love is not a game (Ex titolo: Do You Want To Play? Do not fall in love.) ATTENZIONE! Love is not a game (Ex titolo: Do You Want To Play? Do not fall in love) è diventato un libro a tutti gli effetti e quindi si ragazzi! JULIA E PETER VI...