Erano tre ore che stavo correndo, ero senza fiato e Rick si era fermato dieci minuti prima, mi fermai anche io e mi accasciai sul prato, ero sudato come un maiale e puzzavo di sudore, Rick si avvicinò a me e scoppiò a ridere e così lo feci anche io ma gemetti per il dolore ai polmoni, non mi sentivo più niente, ero tutto addolorato, Rick si sdraiò accanto a me e sospirò.
"Voglio vincere questa partita"
"La vinceremo" risposi chiudendo gli occhi, dovevo vincere per forza quella partita, se lo avessi fatto mi avrebbero dato una borsa di studio in un college quando avrei dato l'esame di maturità e non volevo la borsa di studio per i soldi, non mi mancavano dato che ero ricco, ma non volevo stare sulle spese dei miei.
"A che pensi?" Domandò Rick, alzai le spalle e feci un sorriso ammettendo:
"Dobbiamo vincere e così avremo la borsa di studio" mi diede ragione, Rick aveva una sorellina e un fratellino più piccoli, erano gemelli e avevano 3 anni e i suoi genitori facevano di tutto per loro, ma la borsa di studio a lui sarebbe servita, molto più di me.
"Ci riusciremo, amico" esclamai e poi sentii qualcuno mettersi a cavalcioni su di me, sorrisi aprendo gli occhi e Stephanie mi sorrise.
"Ciao amore" mi salutò divertita, mi morsi il labbro inferiore guardando il suo viso, mi accarezzò una guancia e poi si alzò da sopra di me, mugugnai contrariato e lei mi porse una mano.
"Lasciamo da soli i piccioncini" indicò mia cugina e Rick che stavano parlando, ridacchiai e gemetti alzandomi, mia cugina mi venne ad abbracciare e poi si staccò disgustata.
"Bleah!" Non la feci staccare e la strinsi più forte a me, si dimenò ridendo e così la lasciai andare e se ne andò dal suo ragazzo che rideva.
"Facciamo due passi?" Chiese la mia ragazza, annuii prendendola per mano, si accoccolò a me e così sorrisi.
"Sei tutto sudato" commentò divertita.
"Quando lo faremo, suderò di più per farti impazzire dal piacere" mormorai.
"Maiale" rispose ridacchiando, mi fermai in mezzo al campo e la attirai a me, mi guardò negli occhi e la baciai.
"Tuo padre ti ha picchiata di nuovo?"
Scosse la testa staccandosi dalle mie labbra, le appoggiai una mano sulla guancia e la costrinsi a guardarmi.
"Sicura?" Lei mi sorrise annuendo.
"Sicura, non mi ha picchiata. Sta cercando un lavoro" annuii e abbassai il viso, chiusi gli occhi e Stephanie si accoccolò a me.
"Andrai alla grande alla partita"
"Non verrai a vedermi?" Chiesi con il broncio, Stephanie sorrise e mi guardò negli occhi, mi stampò un bacio sulle labbra annuendo.
"Se vuoi, vengo" sorrisi annuendo e la strinsi a me con dolcezza, restammo per un po' abbracciati, senza dire niente, sentivo il suo respiro che era lento e regolare, mi staccai da quel bellissimo abbraccio ed esclamai:
"Vado a farmi una doccia, sono sudato come un maiale" lei rise.
"Tanto sei un maiale" rispose divertita e così sorrisi maliziosamente.
"Oh si che lo sono" mi tirò uno schiaffo sul petto e mi fece ridere, la baciai a stampo sussurrando:
"Mi aspetti qui?" Annuì e approfondì il bacio, la strinsi a me insinuando la lingua dentro alla sua bocca, gemette.
"Benson! Niente baci in campo!" Mi staccai dalla mia ragazza e sbuffai.
"Okay!" Risposi facendo un sorriso forzato, Stephanie rise e mi prese per mano, la guardai incuriosito.
"Voglio che mi pensi quando sei sotto alla doccia" sussurrò maliziosamente.
"Io ti penso sempre quando sono sotto la doccia" risposi eccitato, lei rise e mi trascinò nello spogliatoio femminile, non c'era nessuno, mi fece mettere seduto sulla panca di legno e si mise a cavalcioni su di me, trattenni il respiro e lei mi baciò, appoggiai le mani sul suo sedere coperto da quei pantaloncini di jeans che a malapena lo coprivano, gli tirai il labbro inferiore con i denti.
"Sono geloso comunque" sussurrai.
"Ah si?" Chiese divertita e si cominciò a strusciare sul rigonfiamento dei miei pantaloncini da basket, gemetti.
"Potrei venire in un secondo" ammisi.
Avevo una voglia matta di fare sesso.
"Okay, ora vado. Ti aspetto fuori" si alzò da sopra di me e mugugnai contrariato, rise e se ne andò lasciandomi da solo.
Pov Stephanie:
Ero seduta sul muretto da quasi dieci minuti e mi stavo annoiando troppo.
Vidi Phoebe corrermi incontro e sorrisi scendendo per abbracciarla forte.
"Che fate tu e mio cugino?" Chiese ammiccando, sorrisi maliziosa.
"Mh non saprei. Io ho fame"
"Di banana?" Chiese divertita, scoppiai a ridere spingendola e lei rise.
"Tu che farai con Rick?" Lei alzò le spalle e si mise seduta sul muretto.
"Non so, stasera volevo andare a cena fuori. Venite?" Annuii e vidi i ragazzi venirci incontro, William sorrise e mi diede un bacio sulle labbra.
"Ti odio coniglietta" sussurrò mettendo il broncio, ridacchiai.
"So che mi ami da impazzire" risposi.
Rick e Phoebe risero dandomi ragione e William ci fece il dito medio.Arrivammo davanti ad un bar e appena entrammo mi si gelò il sangue nelle vene, William mi guardò confuso.
"Che succede piccola?" Domandò con dolcezza, deglutii guardando Yuri.
Erano mesi che non lo vedevo, il mio cuore perde un battito, non riuscivo a parlare e non riuscivo a muovermi.
Odiavo l'effetto che avesse su di me.
Non lo amavo, ma ero rimasta paralizzata.
Avevo paura.
"Mi dici che succede?" Chiese William.
"C'è Yuri..."
"Il tuo ex?" Annuii e guardai William che strinse i pugni e poi sbuffò.
"E che cazzo ci fa qui?"
"Non lo so.. se ne era andato via .. giuro che non sapevo che fosse qui.."
"Si okay, lo so" rispose baciandomi a stampo, mi accoccolai a lui.
"Voglio andare da un'altra parte..."
"Oh okay.. dove vuoi andare?" Chiese prendendomi per mano, mi accoccolai a lui alzando le spalle e uscimmo da lì.
"Cosa provi per Yuri?" Domandò.
"Niente William. Lui è stato il mio primo amore. Ma non lo amo più" lui abbassò il viso sospirando, gli accarezzai una guancia e feci un sorriso "Non essere geloso, amore" lui mi sorrise guardandomi negli occhi.
"Non lo sono ... tranquilla"
Pov William
Sbuffai lanciando la camicia azzurra alla porta, sentii ridere e così mi girai e vidi mio padre appoggiato allo stipite della porta, con una cartella in mano piena di fascicoli e vestito con la camicia bianca e dei jeans neri.
"Dove stai andando?" Chiese ridendo.
"Dovrei uscire con Stephanie, Phoebe e Rick.. andiamo ad un ristorante ma non so che mettermi" risposi e mi misi seduto sul letto, mio padre entrò in camera mia e si mise seduto accanto a me, guardò il mio armadio e sorrise.
"Mettiti quella camicia bianca con quei jeans neri, va sempre bene campione"
"Si?" Domandai, mio padre annuì.
"Ti volevo dire che ho fatto controllare il papà di Stephanie, mi hanno detto che c'è un signore che gli ha offerto un lavoro ma non è qui" lo guardai confuso e mio padre si alzò dal letto.
"Non so dove sia, ancora non lo so. Appena so qualcosa, te lo faccio sapere" annuii e lo ringraziai, mio padre mi fece l'occhiolino.
"Usa le precauzioni, non voglio diventare nonno così giovane, anche se sarei un nonno fighissimo" ridacchiai e gli lanciai un cuscino che schivò e se ne andò dalla mia stanza.Appena finii di prepararmi mi arrivò un messaggio, così presi il telefono.
Coniglietta❤️: Ehi, non posso più venire. Domani ti racconto, scusa Will. Ti amo❤️
Io: Ti ha picchiato di nuovo? Se è così lo vengo ad ammazzare di botte!
Coniglietta❤️: No, tranquillo. Ci sentiamo domani❤️
Io: Okay... ciaoLanciai il telefono sul letto e sbuffai.
Dissi a Phoebe e Rick che non andavamo e mi spogliai infilandomi un pantalone di pigiama e andai in cucina, i miei stavano discutendo di qualcosa e appena entrai smisero.
"Che succede?" Domandai confuso.
"Nulla" rispose mio padre alzandosi dalla sedia e se ne andò via, mia madre sbuffò e poi mi sorrise.
"Non dovevi uscire?" Annuii.
"Si, ma Stephanie mi ha dato buca"
"Come mai?" Alzai le spalle e presi un piatto di pasta, mia madre si mise seduta e guardò in salotto, dove mio padre stava parlando al telefono.
"Che succede mamma?"
"Niente William, stai tranquillo"
"Stavate discutendo" risposi e la guardai negli occhi.
"Discutiamo sempre, tranquillo" annuii, odiavo quando mi trattavano così, finii di cenare e me ne andai in camera mia, mi chiusi la porta alle spalle e stetti un po' al computer.
"Smettila di urlare!" Urlò mio padre.
Mi alzai dalla sedia e mi misi seduto sul letto.
"Non la smetto! Ti rendi conto di ciò che mi stai dicendo Peter?!"
"Si me ne rendo conto Julia! Ma che devo fare?! È lavoro!" Sentii la porta di casa chiudersi e mia madre urlare un vaffanculo a mio padre.
Sbuffai sdraiandomi, odiavo quando litigavano.
Angolo Autrice:
Holaaaaa! Come state?! Cosa sarà successo?! Sono successe molte cose in questo capitolo eh! A lunedì!
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You Told Me You Never Fall In Love
Fiksi RemajaSequel di: Love is not a game (Ex titolo: Do You Want To Play? Do not fall in love.) ATTENZIONE! Love is not a game (Ex titolo: Do You Want To Play? Do not fall in love) è diventato un libro a tutti gli effetti e quindi si ragazzi! JULIA E PETER VI...