Ero sdraiata sul letto di casa mia.
Era una settimana che non mi drogavo.
Era una settimana che mio padre non mi toccava, una settimana che non tornava nemmeno a casa ed ero felice.
Ero molto felice, mangiai dei popcorn e poi afferrai il telefono che stava squillando.
"Pronto?" Risposi mangiando.
"Ehi coniglietta" la sua voce, quanto era sexy, ogni parte di William era sexy da morire, quel ragazzo era perfetto.
"Ciao Amore" risposi sorridendo.
"Stai bene?" Quanto era adorabile!
"Si e tu?" Domandai dolcemente.
"Si sì, sto bene. Sicura che stai bene?"
Ridacchiai annuendo "Si amore, sto bene" ammisi, ed era vero.
Era così vero.
È vero, smettere di punto in bianco di drogarsi era difficile, ma ci volevo riuscire.
Dovevo farcela.Pov Peter:
Arrivai all'aeroporto e sorrisi come un bambino, mi era mancata moltissimo la mia terra.
Mi era mancato tutto.
Respirai un po' di aria fresca e mi incamminai verso l'uscita.
Ero felicissimo.
Fermai un taxi, appena si fermò ci salii sopra con le due valige.
"Salve signore, dove la porto?" Chiese con gentilezza, sorrisi e gli dissi la via di casa mia e afferrai il cellulare, chiamai la mia dolce Zombie.
"Ehi" rispose con la voce rotta dal pianto, così il mio cuore perse un battito.
"Che hai amore?" Domandai triste e mi appoggiai meglio allo schienale.
"Amore sto bene" rispose piano.
"Sicura?" Chiesi dolcemente.
"Si Peter" non stava bene per niente.
"Non stai bene se mi chiami per nome"
Risposi come se fosse una cosa ovvia e lo era.
"Ho detto che sto bene, cazzo." Okay. Non stava bene. Mi stava mentendo.
"Amore mio, quello solo il mio puoi prendere" cercai di buttarla sul ridere e funzionò, perché rise.
"Coglione"
"Oh si cazzo, così mi ecciti" esclamai divertito facendola ridere ancora, amavo la sua dolce risata.
"E smettila! Voglio essere arrabbiata con te e mi fai ridere?!" Sorrisi sentendola urlare, mi mancavano così tanto i suoi scleri da pazzoide.
"Non voglio che tu sia arrabbiata con me" ammisi dolcemente.
"Ma io voglio!" Esclamò urlando.
"E perché? Che ho fatto adesso?"
"Niente pezzo di merda!"
"Ma che cazz? Ma sei scema?" Domandai ridendo, sapevo che se fossi stato lì mi avrebbe tirato uno schiaffo.
"Tu sei scemo!"
"Okay okay. Ma che hai?" Chiesi calmandomi, lei sospirò.
"Sono incinta brutta merda! E tu non sei qui a coccolarmi! Marito di merda!"
Nascosi un sorriso.
"E dai Zombie, calmati" mi avrebbe mandato a fare in culo.
"Non dirmi che mi devo calmare!"
"Okay okay, stai calma" esclamai divertito, ero proprio una merda ma amavo quando faceva la stronza.
"PETER FINISCILA O TI STACCO LE PALLE" ahi.
Nascosi un altro sorriso, la mia pazza preferita.
"Ti amo anche io eh" esclamai ridendo.
"IO NO"
"Non è vero, mi ami" risposi roteando gli occhi.
"NO"
"Si"
"NO"
Continuammo per altri minuti e poi mi fermai davanti a casa, sorrisi al tassista e lo pagai scendendo con le valige.
"Nemmeno se ti dicessi che io sono qui fuori?" Chiesi sorridendo.
"Cosa?" Mormorò piangendo.
"Esci, ho voglia di baciarti" ammisi.
Non staccò nemmeno, in pochi secondi la vidi aprire la porta e corrermi incontro, sorrisi e la abbracciai.
Cazzo, mi era mancata.
La baciai.
"Mi sei mancata" mormorai sulle sue labbra con dolcezza.
"Ho voglia di picchiarti ma anche tu mi sei mancato" esclamò sorridendo sulle mie labbra, sorriso accarezzando il pancione e la baciai dolcemente.
"Ti amo, stronzo. Ti amo tanto"
"Ti amo anche io zombie, tantissimo"
Angolo Autrice:
ehm ehm, non ammazzatemi. Sono davvero una stronza ma ho avuto da fare molte cose e anche se le idee c'erano, non ho avuto tempo per scrivere. Mi dispiace davvero tanto!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto♥️
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You Told Me You Never Fall In Love
Ficção AdolescenteSequel di: Love is not a game (Ex titolo: Do You Want To Play? Do not fall in love.) ATTENZIONE! Love is not a game (Ex titolo: Do You Want To Play? Do not fall in love) è diventato un libro a tutti gli effetti e quindi si ragazzi! JULIA E PETER VI...