Harry

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Pov Stephanie:
Aprii gli occhi e mi guardai intorno, erano le 6 del mattino e così mi alzai dal letto e andai verso la camera del mio fratellino.
Mi misi seduta sul suo letto e gli accarezzai i capelli, lui aprii gli occhi e mi sorrise teneramente.
Gli diedi un piccolo bacio sulla fronte.
"Come stai piccolo?" Chiesi, lui si mise seduto e sbadigliò.
"Sto meglio oggi, però ho fame"
"Ti preparo qualcosa" risposi e mi alzai dal letto, lui fece lo stesso e mi prese per mano, stava dimagrendo a vista d'occhio.
Aveva un problema al cuore e se non avessero trovato qualcuno da lì a poco sarebbe morto.
"Sorellina, stai piangendo?" Chiese confuso Harry, mi asciugai le lacrime e mi abbassai alla sua altezza, lo abbracciai e lui mi strinse a se debolmente.
"Non piangere, per favore"
"Scusami Harry" sussurrai e lo guardai negli occhi, lui mi sorrise e i suoi occhi azzurri come i miei mi sembrarono l'unica cosa bella in quel mondo di merda.
"Non preoccuparti, però non piangere ti prego" scossi la testa e mi alzai facendo un piccolo sorriso.
"Sai, qualche volta sembri più grande di me, ometto" lui rise.
"Mhm ovvio che sì, sarai sempre la mia sorellina anche se sei più grande di me" esclamò divertito.
Arrivammo in cucina e Harry si mise seduto, preparai un po' di latte e mi misi seduta accanto a lui porgendoli un cornetto alla cioccolata, lui mi ringraziò.
Cominciamo a fare colazione, il mio telefono squillò e così mi alzai scusandomi e andai in salotto.
"Pronto?"
"Stephanie, hai svegliato tuo fratello?" Domandò mia madre sbadigliando.
"Si mamma, l'ho svegliato e gli ho preparato la colazione"risposi mettendomi seduta sul divano.
"Brava, pulisci casa e prepara il pranzo e poi porta tuo fratello in ospedale per le visite mediche"
"Mamma ma io domani ho un compito importante e dovrei studiare" sussurrai cercando di farle capire ciò che volevo dire.
"Stephanie non mi importa. Fai la donna e non fare la bambina"
Rispose chiudendo la chiamata.
Abbassai il viso e mi appoggiai le mani sulle gambe, feci un sospiro alzandomi dal divano e andai di nuovo in cucina, Harry mi sorrise e così mi misi seduta scompigliandoli i capelli.
"Mamma?" Chiese dolcemente.
"Penso sia a lavoro, ti saluta"lui sorrise e lo guardai finire di mangiare, aveva solo 10 anni.
Mio fratello non doveva morire.
Lui era la mia ancora di salvezza e non volevo che morisse.
Aveva tutta la vita davanti.
"Stephanie stai piangendo di nuovo" esclamò mio fratello, mi scusai alzandomi e me ne andai di corsa in camera mia, chiusi la porta alle mie spalle e scoppiai a piangere accasciandomi al muro.
Mi presi la testa tra le mani e cominciai a singhiozzare, lo facevo sempre, vederlo star male mi distruggeva ogni giorno sempre di più.
"Per favore, mi apri sorellina?"
Domandò la voce tenera di mio fratello, mi alzai da terra e mi asciugai le lacrime con le maniche della felpa, aprii la porta e lui venne ad abbracciarmi.
"Non voglio che tu pianga"
"Mi dispiace, sai che sono emotiva come persona" la buttai sul ridere, lui infatti rise e annuì.
"Mi vado a fare la doccia" disse.
"Va bene ometto, io comincio a pulire un po'... poi vestiti" annuì e se ne andò verso il bagno.

Finii di pulire tutta la casa e mi accasciai sul divano sfinita, tirai un bel sospiro di sollievo.
"Sorellina?" Guardai Harry e sorrisi alzandomi, andai verso di lui e gli accarezzai una guancia.
"Ma come sei bello" dissi, lui mi strinse forte, mi abbassai un po' e gli aggiustai il colletto della camicia, lui rise.
"Alle ragazze piacciono i ragazzi con la camicia" si vantò ridendo.
"Ehi! Sei ancora piccolo" esclamai divertita, lui sorrise.
"Parla per te che sei fidanzata"
"Mhm, dovresti conoscerlo. Si vanta proprio come te" risposi e mi alzai con un sorriso.
"Ehiii che bel sorrisooo! Pensi al tuo ragazzo?" Domandò Mio fratello ridendo, diventai rossa.
"Zitto" esclamai imbarazzata.
Lui rise mettendosi seduto sulla poltrona e chiuse gli occhi.
"Stanco ometto?" Lui annuì, gli diedi un bacio sui capelli.
"Io vado a farmi una doccia e mi vesto e poi ti porto in ospedale"
Lui annuì e mi ringraziò, sorrisi e andai verso la mia camera.
Appoggiai la testa al muro e presi un bel respiro, aprii il mio armadio e presi un paio di jeans e un maglione nero, andai verso il bagno e mi feci una doccia calda per rilassare i nervi.

You Told Me You Never Fall In LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora