Gelato

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"Non pensi di star esagerando?" Chiese il mio migliore amico lanciandomi la palla da basket, feci canestro.
"Perché?" Domandai curioso.
"Se non le dici della scommessa, la perderai e soffrirai! Non voglio che tu soffra" sorrisi bevendo un sorso di acqua.
"Non soffrirò Rick, tranquillo"
"Ne sei così sicuro?"
"Si, io non mi innamoro mai"
"Io sono preoccupato anche per lei"
"Perché sei preoccupato per lei?"
"Penso che si stia innamorando di te"
"Benissimo! Così vinco la scommessa!" risposi divertito, Rick mi guardò male.
"Dopo che la vincerai cosa farai?"
Alzai le spalle mettendomi seduto su una panchina, Rick si mise seduto accanto a me.
"Non lo so, non ci ho pensato .. "
"William, se lei scopre della scommessa, ci rimarrà malissimo e la perderai" sospirai sconfitto.
"Vuoi perderla?" Domandò piano.
"No ... Non lo so, so solo che non voglio perderla" ammisi a bassa voce.
"Devi essere tu a capire che ci tieni"
"Io ci tengo Rick, ma non sono il tipo"
"Nemmeno io lo sono, ma una ragazza può cambiarti" mi morsi il labbro inferiore e sospirai esasperato.
"Non lo so Rick, ho solo paura che lei possa innamorarsi per davvero"
"Non è questa la scommessa?"
"Si .. Ma non voglio che lei soffra"
"Non vuoi che lei soffra, perché?"
"Non lo so Rick! Dio! Sei insopportabile!" Rick scoppiò a ridere e si alzò dalla panchina.
"Dai muoviti!" Urlò divertito, mi alzai borbottando qualcosa e cominciammo a riscaldarci per la partita.

"Ciao William" mi girai e mi asciugai i capelli, indossavo solo un asciugamano intorno alla vita e Regina mi guardò eccitata.
"Ciao Regina" la salutai, non disse niente, mi fece sedere sulla panchina dello spogliatoio e si mise a cavalcioni su di me, gemetti.
"Adoro quando esci dalla doccia" le strinsi le natiche tra le mani e la baciai e lei approfondì il bacio, mi alzai con lei che continuava a baciarmi.
La feci sbattere agli armadietti e le baciai il collo, le alzai la gonna con una mano e feci cascare l'asciugamano.
"Oh sì, ti ho pensato così tanto" sussurrò eccitata, entrai dentro di lei e lei fece un urletto, la baciai per trattenere i gemiti mentre affondavo in lei, era solo sesso, niente di più.
"Vai più veloce" esclamò gemendo, non me lo feci ripetere due volte, le mie spinte si fecero più violente e mi piaceva, a lei piaceva.
"Adoro quando vai così veloce!"
"Dimmi che vuoi che ti faccia venire"
"Oh William! Voglio che tu mi faccia venire" affondai di più in lei, le succhiai una parte del collo facendole inarcare la schiena, le spinte si fecero più veloci e lei venne urlando il mio nome, le ringhiai nell'orecchio venendo.
"Sei sempre formidabile" sussurrò, la baciai e le succhiai il labbro inferiore.

"Sei pronto?" Domandò Rick, annuii guardando la gente sulle panchine.
"Possiamo vincere" risposi battendo il pugno a Rick, James venne verso di noi e ci guardò negli occhi.
"Ho invitato anche Stephanie" il mio cuore perse un battito, Rick mi guardò.
"Grande James, così vedrà che schiappa che sei" risposi provocandolo e lui mi spinse facendomi andare a sbattere contro gli armadietti, lo guardai male e gli tirai un pugno.
"William basta! Non ne vale la pena!" Mi fermò Rick scostandomi da James.
Strinsi i pugni annuendo e me ne andai fuori, avevo bisogno di un po' d'aria fresca prima della partita.
"Ehi campione" mi girai e vidi mio padre sorridermi, si accese una sigaretta.
"Ciao papà" lo salutai mettendomi seduto sul muretto.
"Sei preoccupato?" Domandò fumando e così annuii senza accorgermene.
"Non so cosa mi succeda papà"
"Ti stai innamorando?" Alzai le spalle.
"Non penso, non sono il tipo"
"Non ero nemmeno io il tipo figliolo"
"Ma tu la mamma l'hai sempre amata e quindi non vale" lui sorrise buttando la sigaretta a terra.
"Sai William, la storia tra me e tua madre è molto strana, litigavamo sempre, per delle cavolate e lo facciamo tutt'ora, ma non riuscirei mai a vedere la mia vita senza di lei"
"Quindi essere innamorati vuol dire questo?" Chiesi confuso, mio padre mi mise una mano su una spalla e annuì.
"Vuol dire restare insieme anche dopo tutte le cavolate, William io ne ho fatte di cavolate, pure tua madre le ha fatte. Siamo stati anche noi adolescenti, ma ti dico una cosa ... Se ti stai innamorando, non fartela scappare"
"Grazie papà" lui sorrise di nuovo e alzò le spalle, così scesi dal muretto e lo abbracciai forte.
"Sei il papà migliore del mondo" ammisi, mi tirò una pacca sulla schiena e così ridacchiai correndo verso Rick che mi stava chiamando.

"Abbiamo vinto!!!" Esultò Rick ridendo e così sorrisi annuendo, mi asciugai il sudore e vidi Stephanie in lontananza.
"Vado a salutarla" dissi al mio migliore amico, lui annuì sorridendo e così andai verso di lei.
"Ciao coniglietta" lei mi sorrise.
"Ciao William, bella partita" sorrisi.
"Me la sono cavato" risposi facendole l'occhiolino, lei roteò gli occhi.
"Molto bravo, complimenti" esclamò una ragazza sorridendomi, le sorrisi.
"Ti ringrazio" risposi e lei andò via.
"Scusa, dicevamo?" Stephanie sorrise.
"Sei molto voluto qui dentro"
"Beh modestamente sono molto bello"
"Che modesto" mi morsi il labbro inferiore e mi schiarii la voce.
"Ti va di venire a prendere un gelato?"
"A quest'ora?" Chiese sconvolta.
"Si, mi faccio una doccia veloce e andiamo?" Lei annuì e così le diedi un bacio sulla guancia e andai negli spogliatoi, James mi guardò male.
"Stephanie ed io usciamo" sussurrai a Rick che si stava allacciando le scarpe.
"Wooh grande amico!" Esultò, sorrisi e andai a farmi una doccia veloce.

"Ehi mamma!" La chiamai, lei si girò e così le corsi incontro.
"Pronto per andare a casa?" Scossi la testa e lei mi guardò curiosa.
"Vado a fare un giro con Stephanie"
Mia madre mi sorrise e mio padre scese dall'auto, mi diede dei soldi e prese mia mamma per mano.
"Divertiti campione" annuii sorridendo e loro due salirono in macchina, andai verso Stephanie.
"Pronta?"
"Si, sono pronta" le sorrisi porgendole una mano e lei me la strinse ridendo.
La trascinai verso la fermata dei bus.
"Ti porto ad una gelateria che è la fine del mondo" esultai salendo sul bus.
Salutammo l'autista che borbottò qualcosa, andammo in fondo al bus.
Appena ci mettemmo a sedere, la strinsi a me dolcemente, lei appoggiò la testa sulla mia spalla e così sorrisi.
"Non lo facciamo il biglietto?" Chiese.
"Io lo faccio solo di mattina coniglietta e quindi non voglio farlo" risposi.
"Dai, ti prego" mi supplicò mettendo il labbro inferiore fuori, deglutii.
"Okay, vado a fare i biglietti" sorrise dandomi un bacio sulla guancia.

Tornai e porsi un biglietto a Stephanie.
"Ci siamo solo noi due in questo bus" osservò sorridendo, annuii ricambiando il sorriso e mi misi a sedere accanto a lei.

Scendemmo dal bus e la guardai, era un quartiere molto pericoloso e quindi la strinsi a me.
"È un quartiere pericoloso, quindi stammi sempre vicina" lei annuì e mi diede un bacio sulla guancia.
"Okay mio Romeo" sorrisi e andammo verso la gelateria, dei ragazzi la guardarono, ringhiai attirandola a me.
"Ehi, stai tranquillo" disse dolcemente.
Annuii sorridendole e la trascinai dentro alla gelateria.

Ci mettemmo a sedere su una panchina e lei mi sorrise.
"Come fa a piacerti il frappè alla fragola e alla banana?" Domandai ridendo.
"L'hai mai provato?" Chiese divertita.
"Ehm no! Non ci tengo!" Sorrise e me lo avvicinò alle labbra, la guardai confuso e così sospirai.
"Okay, lo proverò" risposi bevendone un sorso, Stephanie leccò il mio gelato e sentii la mia erezione spingere.
"È buono" ammisi deglutendo, sorrise.
"Lo so che è buono" rispose facendomi l'occhiolino, ridacchiai finendo il mio gelato alla crema, ci alzammo.

"Grazie per la bellissima serata" mi disse dolcemente, sorrisi alzando le spalle e lei mi diede un bacio su una guancia, le presi una mano e la attirai a me.
"Notte coniglietta" sussurrai baciandole la fronte e poi me ne andai.

You Told Me You Never Fall In LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora