Capitolo 4

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Il mattino seguente a colazione mi sento più spensierata e fiduciosa nei confronti del padre di J. Voglio credergli e dargli una possibilità. In fondo, la meritano tutti una seconda occasione, non è così?

J termina di bere il suo caffè e mi bacia sulla tempia. «Vado al locale».

«Stasera abbiamo ospiti. Non fare tardi».

«Sarò qui prima di cena».

«Ti amo».

«Ti amo». Poi si avvicina a Leo e lo strapazza di coccole, facendolo ridere fino a fargli venire il singhiozzo. Starei ore a guardarli giocare e ridere. Mi riempiono il cuore di gioia e gli occhi di lacrime. La felicità è un'emozione scombussolante, ma decisamente appagante che ti riempie, ti inonda, ti fa volare e piangere senza motivo.

Guardo loro due e mi rendo conto di avere il meglio della vita, di possedere il mondo intero. Chi ha una famiglia, ha tutto. Prendersene cura è l'atto d'amore più grande.

Leo tira la t-shirt di J mentre cerca di aggrapparsi a lui come una scimmietta. L'orlo della maglietta si alza di poco, svelando al di sotto il ventre tonico, tatuato, con una V appetitosa che sparisce nei jeans scuri.

Mi mordo il labbro inferiore e lui se ne accorge. Mi strizza l'occhio e mette giù Leo. «A stasera», mi sfiora col pollice il labbro che ho appena morso e va via. Mi viene ancora il batticuore quando mi fissa e spero di ritagliare del tempo con lui stasera dopo la cena.

E per fortuna, la giornata scorre velocemente. Riesco a concludere una riunione con mio padre, a scegliere il menù per la cena, a giocare con Leo e la sua palla preferita, ad apparecchiare la tavola con un nuovo servizio di piatti e decorazioni bianche e oro, e ad aiutare la cuoca con la preparazione della cena, dopodiché tolgo tutti i giocattoli di Leo sparsi per la casa e indosso un tubino scuro nuovo di zecca.

Non ci capita spesso di invitare gli amici a cena a casa nostra. Di solito li ospitiamo per un bicchiere di vino e una chiacchierata, ma di cene quasi mai. E non so dove è nata l'idea di organizzarne una per stasera, ma sono contenta di stare un po' in compagnia. Leo è su di giri e non smette di gattonare e curiosare per la casa. Lo tengo d'occhio mentre metto in ordine le ultime cose e i primi ad arrivare sono Brenda e Walter. «Eleanor, hai apparecchiato divinamente», si congratula la mia amica e mi bacia sulle guance. Walter invece corre subito da Leo e lo stringe tra le sue braccia mentre gli fa delle facce buffe.

«Ti piace? Ho visto un tutorial su come piegare i tovaglioli in modo elegante», ammetto con una risata. «E poi ho acquistato alcune cosine nuove per abbellire il tutto».

«Hai fatto veramente un ottimo lavoro».

«J non c'è?» chiede Walter che recupera alcune macchinine di Leo da sotto il divano e cominciano a giocare.

«Sta per arrivare».

«Andrew si è auto invitato», mi informa Brenda. «Verrà a momenti».

«L'avevo immaginato».

«Spero tu abbia cucinato per una persona in più perché verrà con una ragazza», aggiunge Walter.

«Sul serio?» Brenda stenta a crederci.

«Sì, lo accusi continuamente...»

«Non lo accuso...»

«Sì. Secondo te sta sempre a cospirare contro J ed Eleanor che ha deciso di farti vedere come la sua vita sta procedendo alla grande».

«Ha sempre vissuto alla grande, non è poi una grande novità», replica Brenda.

Rapita - parte 4 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora