Capitolo 24 - Eleanor

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A casa Baker c'è tutto il personale, la banca e l'azienda al completo per festeggiare Un affare andato a buon fine.
Mio padre è felicissimo e anche la famiglia Baker non fa che dispensare sorrisi ampi e gioiosi a tutti i presenti. Io, invece, me ne resto in disparte, con il cellulare stretto in un pugno, aspettando che arrivi una chiamata di J da un momento all'altro per avvisarmi che Leo che sta facendo i capricci, ma non arriva nulla e deduco che a casa stia procedendo tutto a meraviglia. Il caos è presente solo nella mia testa e mi fa sentire molto irrequieta.

«Va tutto bene?» mia madre si avvicina con un calice di champagne anche per me, ma rifiuto.

      «Sì».

      «E J dov'è?»

      «A casa con Leo. Erano stanchi entrambi».  Evito di guardarla e mi perdo con lo sguardo tra la gente che riempie il salotto spazioso, ma sento i suoi occhi fissi su di me che cercando di scrutarmi fin dentro le mie interiora.

      «Sicura? Lo sai che sei pessima a dire bugie, e poi... non mi piacciono le occhiatacce che ti lanciano i Baker. Che succede?» incrocia le braccia al petto e guardiamo insieme nella direzione dei coniugi. In effetti, i due regalano sorrisi a chiunque meno a che a me.

      «Non ho fatto nulla», alzo le spalle.

      «Tu no, ma J? Forse è assente perché stasera non sarebbe stato il benvenuto?» investiga e io alzo gli occhi al cielo.

      «Perché mai? Non è successo niente. I Baker sono lunatici...»

      «È strano anche il fatto che Andrew non è presente», mi fa notare, guardandomi di traverso. «Hanno litigato?»

       Aggrotto le sopracciglia e mi si insinua un dubbio. «No... non lo so», la mia voce è incerta e mi chiedo se davvero sia successo qualcosa tra Andrew e J. Ma quando?

      A pensarci bene, Andrew non si fa sentire e non si fa vedere da un po' e non è neanche venuto in ufficio in questi ultimi tre giorni. Solo ora me ne sto accorgendo e una morsa rabbiosa mi stringe lo stomaco.
      Una coppia si avvicina ai Baker, che non sono molto distanti da me, e riesco a sentire la loro conversazione.
      «Congratulazioni. Ci sarà un gran bel cambiamento nei prossimi giorni in filiale. Siamo tutti felici per voi». La coppia non si risparmia in convenevoli e i Baker rispondono con grande gentilezza.

      «E Andrew dov'è? So che ha avuto anche lui una parte molto importante per concludere il tutto», aggiungono e la madre di Andrew punta lo sguardo dritto verso di me.

      «Il mio Andrew sta arrivando. Ha avuto giornate molto lunghe», forza un sorriso alla coppia e poi riprende a guardarmi con fastidio. È chiaro che ce l'ha con me, ma per quale motivo?

Sto per compiere un passo verso di lei per chiederglielo direttamente, ma mio padre si avvicina a grosse falcate e mi afferra un braccio, impedendomi di avvicinarmi alla donna. «J ha picchiato Andrew, e non è la prima volta che accade. Conosci il motivo?»

Lo fisso sbalordita e scuoto la testa. «No...»

«J non te ne ha parlato?» non ci crede e mi guarda confuso.

Saetto lo sguardo tra lui e mia madre e abbasso la testa. «Io e J... no, non... non ci parliamo da un po' di giorni. Non so perché ha litigato con Andrew». E infatti, non conosco nessun motivo plausible, a meno che Andrew non abbia cercato J per urlargliene due, trasformando l'incontro in una rissa. È possibile. Andrew è alquanto protettivo a volte, soprattutto quando si tratta di incolpare J. Ed è molto probabile che abbia perso le staffe. In fin dei conti, anche se sono passati anni, quei due fingono di tollerarsi e ogni scusa è buona per azzannarsi a vicenda.

Rapita - parte 4 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora