Capitolo 17 - Eleanor

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Capitolo 20
Eleanor

«Quindi mi stai dicendo che una ragazza ci ha provato con tuo marito e che stamattina sono andati via insieme?» Brenda stenta a crederci ed effettivamente stento a crederci anche io.

Siamo nella sala d'attesa per l'appuntamento col ginecologo. Invece di affidarmi a dei test di gravidanza, preferisco una visita per avere la conferma di una nuova vita nel mio grembo. E sì, sono convinta che ci sia. Una madre questo lo sente.
     «E tu non hai detto nulla?» continua Brenda.

     «No, cioè, credevo che se ne fosse andata. E invece l'ha aspettato sull'altro lato della strada. Credo che J le abbia dato un passaggio solo per una questione di gentilezza. In fin dei conti, è già stato chiaro con lei».

     «Sveglia!» mi sventola una mano davanti agli occhi. «Credi che lei non ci proverebbe più solo perché J è stato chiaro?»

Fisso un punto vuoto della parete antisettica della sala d'attesa e provo a immaginare la scena in cui J l'ha respinta. Ma lei in che senso ci ha provato? Ha provato a baciarlo? L'ha toccato? Oppure ha solo messo in chiaro i sentimenti servendosi di parole e basta? Oddio, mi viene la nausea solo a pensarci.

«Beh, è donna e spero si comporti da tale, dignitosamente».

Brenda spalanca gli occhi. «Dignità? Le troie non hanno dignità, e questa Ivy lo è. Fidati».

Mi guardo in torno con imbarazzo, sperando che nessuno abbia sentito il commento e gli insulti di Brenda. Ma siamo sole. Un'infermiera, poco più in là, è immersa nei suoi doveri, e Brenda riprende a parlare. «Una donna che ci prova con un uomo sposato è una poco di buono, Eleanor. E niente le ferma se quelle si mettono in testa qualcosa».

«Non mi aiuta quello che dici». Ora sono preoccupata. «So come funzionano queste cose e come possono comportarsi donne del genere, ma mi fido di J. Lo conosci bene il rapporto che abbiamo e lui non farebbe mai nulla che possa ferirmi».

«Lo so, infatti non mi preoccupa J... ma lei».
Sì, Ivy spaventa anche me. Ma ha davvero il coraggio di distruggere una famiglia perfetta e il futuro di Leo che è un bambino innocente? O forse il suo passo avanti con J è stato dettato solo da sentimenti profondi e non da stupidi capricci.
Comunque, il nostro discorso viene interrotto dalla dottoressa che mi chiama per la visita, e dieci minuti dopo, mi conferma quello che già sentivo. C'è una minuscola vita nel mio grembo, di ben cinque settimane. Sono felicissima e anche Brenda gioisce con me, provando ad indovinare il sesso e scommette che questa volta si tratta di una femminuccia. La lascio parlare e pranziamo insieme, ma con la mente penso a J.

Dopo la visita di Ivy e la brutta notizia che ha portato, J non è rimasto a lungo a casa di suo padre. Anzi, è tornato più in fretta di quanto credessi. Ma non era più in vena di passare fuori l'intera giornata. E anche se non aveva il coraggio di dirmelo, io lo avevo capito lo stesso che l'incontro con suo padre l'aveva un po' turbato, e ho preferito lasciargli i suoi spazi per scaricare un po' da solo il malumore. E quando si sentirà pronto, mi racconterà quello che è successo. E intanto, io ho preso appuntamento con la dottoressa e chiamato Brenda per tenermi compagnia. Ma J sarà ancora a casa?

«Ah, Brenda. Non dire nulla a Walter di quello che ti ho raccontato, perché poi so già che andrà a raccontarlo a Andrew e lui non perderebbe tempo a tormentarmi e accusare J di cose non vere. Me lo prometti?»

«Certo, va bene. Non l'avrei raccontato a prescindere. Ma a proposito di Andrew, sai che ha litigato con J ieri in palestra? Beh, non proprio litigato, ma con la scusa di un incontro di boxe, J ci è andato giù pesante. Walter ha assistito e li ha sentiti parlare di te. Cos'è successo?».

Rapita - parte 4 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora