Si dice che quando si dorme, la nostra mente attraversa uno strano limbo, composto in parte dai nostri sogni più desiderati e in parte dalle nostre paure più grandi. E poi c'è quel posto che si trova a metà di entrambi, dove se ci finiamo, la mattina non ricordiamo più quello che stavamo sognando. Chissà quanti sogni strani, malsani e imbarazzanti abbiamo fatto tutti, senza rendercene neanche conto.
Stavo dormendo beatamente, probabilmente con la mente a metà fra paure e desideri, quando una leggera scrollatina interruppe i miei sogni. Aprii lentamente gli occhi e trovai davanti a me la figura del mio ragazzo."Hey... Ti sei addormentata"
Disse dolcemente sedendosi al mio fianco. Le cuffie e il mio telefono erano adagiate sul comodino al mio fianco, messe probabilmente in quel luogo da Mattia.
"Ho notato"
Dissi freddamente. Ce l'avevo ancora con lui.
"Senti Marghe, dobbiamo parlare."
Commentó sentendo il mio tono acido.
"Lo penso anche io"
Dissi mentre mi alzavo e mi sedevo in modo più decoroso mettendomi difronte a Mattia.
"Io non voglio perderti. So che sono momenti difficili questi, ma penso che sia solo a causa del trasferimento e dei mille cambiamenti nella nostra vita. Dobbiamo restare uniti, non litigare per delle cazzate simili."
Aveva ragione. Forse erano i numerosi drastici cambiamenti che mi avevano resa così... strana. Forse ad essere distante non era Mattia, ma proprio io.
Dopo aver pronunciato le sue parole rivelatrici, mi prese la mano e mi avvicinó a lui. Riuscivo a sentire il battito del suo cuore e i suoi occhi sembravano dire la verità.
Infondo avevo tenuto già per troppo tempo il broncio e questo mi faceva stare molto male." Io penso che tu abbia ragione"
Dissi accennando un lieve sorriso. Non potevo andare avanti così all'infinito. Avevo un gran bisogno di sentirlo nuovamente vicino a me, quasi come una simbiosi.
"Allora pace?"
Disse, facendo la vocina da bimbo che tanto adoravo.
Misi le mani attorno al suo collo e lo avvicinai a me, dandogli un lungo bacio.
"Questa ti basta come risposta?"
Dissi con sguardo divertito.
"Non penso"
Ribatté lui, dandomi un altro bacio e facendomi stendere sul letto.
[**]
MATTIA POV
Osservai Margherita. Era accanto a me con la testa appoggiata sopra il mio petto. Con una mano le cingevo la vita. Quando dormiva, sembrava ancora più bella. I suoi capelli biondi risplendevano grazie alla luce del Sole che passava attraverso la finestra e i lineamenti del suo volto erano messi ancora più in risalto. Era perfetta. E così fragile...
Cominciai a pormi qualche domanda. Avevo rimorsi?
Forse qualcuno.
Sensi di colpa?
Quelli un sacco. Mi attenagliavano lo stomaco e a volte mi mancava il respiro. Il terrore mi attraversava il petto notte e giorno, a volte non mi permetteva di dormire a causa della troppa ansia di essere scoperto. Sfortunatamente però era tutto più forte di me. Non riuscivo a liberarmene. Ero davvero uno stronzo.
Sollevai con delicatezza il suo braccio appoggiato al mio petto e lentamente sgusciai fuori dal letto, facendo appoggiare con delicatezza la sua testa sul cuscino. Fece un piccolo verso, ma subito tornò a dormire beatamente, girandosi di lato.
Mi misi una maglietta e un paio di pantaloni al volo, presi il mio telefono che si trovava sopra il mio comodino e senza fare rumore uscii in terrazzo.
Digitali il primo numero che si trovava sulla mia rubrica telefonica.Dopo qualche squillo una voce ormai troppo familiare mi rispose.
"Hey"
Disse la voce femminile, che ero sicuro che avrebbe risposto subito.
"Stammi a sentire"
Dissi freddamente.
"Stavo per mandare tutto a puttane. Aveva cominciato a insospettirsi troppo. Dobbiamo stare più attenti e incontrarci di meno."
Mi faceva male pronunciare quelle parole, però era la cosa giusta. Se non riuscivo ad eliminare del tutto i nostri incontri, avrei almeno dovuto limitarli diminuendoli.
"Ma..."
Cercò di contestare lei.
"Niente ma. O così... O niente."
Dovevo essere forte e non lasciami convincere. Non in un momento così delicato.
"Ci vediamo oggi?"
Chiese lei speranzosa.
"Non lo so. Ti faccio sapere"
La liquidai e chiusi la chiamata.
Mille pensieri e preoccupazioni mi passavano per la tesa.
Era possibile amare due persone contemporaneamente?
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IL CAPOLAVORO CHE È IN ME ||ULTIMO
Fanfic-COMPLETATA- Margherita si è da poco trasferita a Roma insieme al suo ragazzo. Ma nel conservatorio dove studia farà un incontro inaspettato, che metterà a dura prova i suoi sentimenti.