Capitolo 4.

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*Il pomeriggio..*

Ashley POV:

Erik e l'amico sarebbero arrivati nel pomeriggio.
Aveva chiamato e avvisato.
Sono curiosa di sapere chi sia questo.
Intanto qui c'è ancora la musica.
La ragazza, Felicity, ci ha chiesto il favore di non spegnerla.
Immagino non sia bello sentire i pensieri degl'altri mischiati ai suoi anche.
Guardo Tony e lui tira un sospiro incrociando le braccia.
So che forse lo sto stressando.
Ma appena scopriamo se è una minaccia o meno Felicity, posso dargli un po' di tranquillità.
Sentiamo aprirsi la porta e Tony la indica sensa girarsi: "Dobbiamo fare la porta di legno quando finisce questo fatto."
Faccio un sorriso e Erik ci raggiunge.
Ci giriamo verso di lui e lui indica l'amico accanto a sé: "Lui è Charles.. Charles Xavier. Penso ne avete sentito parlare."

Sto per parlare quando la ragazza, Felicity, lo indica dicendo qualcosa che non capiamo.
Tony abbassa il volume dello stereo per poi rifissarla: "Pardon? Ripeti."
Felicity si alza dal divano indicandolo e sospirando: "Avanti, su, Charles Xavier. La scuola di mutanti.." poi alza una mano: "Ci siete?"
Quindi questo sarebbe Charles Xavier?
Wow, non me lo aspettavo così.
Capelli castani e occhi azzurri.
Continuo a guardarlo quando Tony mi mette una mano intorno alla spalla sussurrando: "Sei fidanzata, ricorda."
Ecco che inizia.
Come potrei dimenticarlo.

Felicity POV:

Sto per risedermi quando Xavier, appunto, viene verso di me sorridendo: "Interessante che conosci il mio nome."
Roteo gli occhi incrociando le braccia: "Sarebbe interessante se non lo conoscessi."
Lui continua a sorridere poi alza una mano allungandola verso di me: "Potrei..?"
Sta per appoggiare il suo indice e medio sulla mia tempia ma gli blocco la mano seria: "Non ci provare. Non voglio."
Gli mollo la mano e lui annuisce sorridendomi ancora: "Capisco."
Ritorna dagl'altri mentre loro gli spiegano il tutto.
Spiegano tutto su come mi hanno conosciuto o altro.
Questa notizia arriverà sui giornali fino alla fine.

Sto per sedermi di nuovo quando sento una voce nella mia testa.
Mi guardo intorno e noto, dopo un po', Charles con le dita vicino alla sua tempia che mi fissa.
Lo guardo non capendo e lui fa un sorriso ripetendo:
'Sei la cugina a quanto pare.'
Roteo gli occhi risedendomi e incrociando le braccia.
Mancava lui nella mia testa ora.
Ed ecco ancora una volta lui:
'Tecnicamente sto solo leggendo i tuoi pensieri. Tu mi hai vietato di vedere il tuo passato, non di controllare se sei un pericolo o meno.'
Tiro un sospiro e guardo gli altri ignorandolo e allargando le braccia: "Allora, posso andare? Avrei da fare stasera."

Ashley mi indica per poi fissare Xavier: "Allora, hai scoperto se è un problema o meno?"
Lui mi guarda senza dir nulla inizialmente poi fissa Ashley scuotendo la testa: "Non è un problema. Non controlla solo i suoi poteri, ecco perché era qui."
Lei annuisce e tiro un sospiro di sollievo.
Menomale non ha detto chi sono.
Non voglio dirlo ancora.
Mi aggiusto la giacca andando verso la porta dell'entrata aprendola e uscendo subito dopo.
Ora voglio solo allontanarmi da qui.
C'è un telepate e mia cugina in una sola stanza.
Non posso ne parlare e ne pensare.
Figuriamoci.

(...)

Esco dalla Stark Tower e, appena sto per incamminarmi, mi sento chiamare da dietro.
Mi giro confusa e noto di nuovo lui, Charles.
Parlando del diavolo.
Mi ha seguito?
Lo, guardo incrociando le braccia e lui indica in su guardandomi: "Perché non gl'è lo dici? Sei la cugina infondo."
Scuoto la testa mettendo le mani nelle tasche dei jeans: "Meglio di no. So che non mi conosci ma l'unica cosa che ti chiedo e di non dirle nulla. Non gli serve sapere che ha una cugina mutante.. Poi so come reagirebbe."
Lui fa un sorriso sollevando le spalle: "Come, scusa? Pensi ti odierebbe?"
Lo guardo in silenzio per poi sospirare e girarmi per incamminarmi.

Sto per riprendere a camminare quando mi blocca dal polso: "Aspetta, aspetta."
Mi giro verso di lui guardandolo e fa ancora una volta un sorriso: "Comunque approposito dei tuoi poteri, se vuoi posso insegnarti a prenderne il controllo."
Faccio una risata scuotendo la testa: "Non ne ho bisogno, grazie."
Lui alza le mani facendo una smorfia: "Beh, non è proprio vero. Ma se ne hai bisogno, sai dove puoi trovarmi."
Lo guardo confusa e, subito dopo, mi giro incamminandomi.

Perché è così gentile con me?
Perché si preoccupa?
Nemmeno mi conosce e mi vuole aiutare.
Dovrebbe pensare ad altri mutanti.
Non a me.

*La sera..*

Sono arrivata in un luogo dove Warren ogni tanto va a combattere ma che è anche un bar.
Non so che ci trovano di bello qui le persone.
O meglio direi i mutanti.
Vengono per combattere contro altri mutanti.
Entro dalla porta e noto Warren parlare vicino ad un bar con altri mutanti.
Guardalo.
Lui riesce ad essere indifferente.
Parla come se non ci fosse nulla di male.
Ed ha le ali enormi bianche.
Se ero io nemmeno A riuscivo a dire.
Lui mi nota venendo verso di me e tenendo una birra in mano: "Ehy, finalmente eccoti! Che era successo oggi?"
Lo guardo toccandomi il collo facendo una smorfia: "Erano delle persone.."
Lui mi interrompe spostando la birra nell'altra sua mano: "Persone amiche di tua cugina? In cosa ti stai cacciando?"

Muovo le mani scuotendo la testa: "Nulla di grave. Ero entrata in casa di Tony e Ash senza pensarci, grazie ai miei poteri, e pensavano che ero una minaccia per loro. Per questo hanno mandato quelli a prendermi, per parlarmi.."
Warren annuisce guardandosi intorno e riprendo il discorso abbassando la testa: "E siccome non parlavo hanno fatto venire Charles Xavier."
Sposta lo sguardo su di me alzando le sopracciglia: "Eh? Charles Xavier? Sa del tuo passato e tutto? Come l'ha presa tua cugina?"

Gli prendo la birra dalle mani sbuffando: "Non ha detto nulla e non ha visto nulla. Gli ho impedito di vedere il mio passato e non lo ha fatto. Ha scoperto che sono la cugina perché ci stavo pensando infondo e lui essendo telepate, puoi capire come ha fatto."
Bevo un sorso di birra mentre lui mette le mani sui suoi fianchi: "Wow. E ti hanno lasciato andare?"
Annuisco ingoiando per poi gesticolare con la mano: "Quel Xavier vuole che vado alla sua scuola o almeno vuole aiutarmi. Ma non ne ho biso.."
Lui mi interrompe toccandomi la spalla riprendendosi la birra: "Si. Si, ne ha bisogno. Hai bisogno di controllare i tuoi poteri altrimenti un giorno ti troverai in pericolo seriamente."

Mi guardo intorno e, dopo averlo salutando ignorando la sua ramazina, esco dal locale.
So che ha ragione.
Infondo.
Se mi ha causato questo piccolo problema con Ashley in questi giorni, figurati cosa farebbe.
Però potrei riuscirci da sola.
Certo, non ci sono riuscita fino ad ora.
Ma se mi impegno potrei, no?
Chi voglio prendere in giro.
Però non ho bisogno della pena di Charles Xavier.
Deve preoccuparsi già dei suoi mutanti della scuola.
È inutile che si preoccupa di me.

Mutant and Proud. //Charles XavierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora