Capitolo 27.

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Sono fuori al giardino della scuola.
Seduta sul muretto.
Mi sto rilassando.
Ho tante cose per la testa.
Charles ieri era sembrato strano quando si è svegliato.
Sembrava agitato.
Però non ha detto che aveva.
È rimasto in silenzio.
Spero non sia nulla di grave o spero che ne parlerà poi.
Io sono sempre qui per ascoltarlo.
Quando vuole, puoi venire e mi può parlare.
Mi aggiusto canottiera sospirando e incrociando le braccia guardandomi intorno.
Pensavo che Jean sarebbe stata qui fuori.
Ma a quanto pare è dentro.
Spero si sia calmata definitivamente dopo ieri.

Sto per scendere dal muretto quando mi sento chiamare.
Giro lo sguardo confusa e noto che è Jeremy.
Mio cugino.
Il fratello di Ashley insomma.
Scendo dal muretto definitivamente e lui si ferma di fronte a me.
Faccio un sorrisino sollevando le spalle: "Ehy, ciao."
Lui mette le mani nelle tasche della sua camicia guardandomi: "Ehy. Possiamo parlare?"
Annuisco leggermente confusa rimanendo però in silenzio.
Non so di che vuole parlare.
Forse del solito fatto del 'come mai mia zia cioè tua madre ti ha tenuto chiusa?'
Se è questo gli risponderò come il solito.
Con un semplice 'Non gli piacciono i mutanti'.

Si appoggia al muretto continuando a guardarmi senza batter ciglio: "Gal, la migliore amica di mia sorella cioè tua cugina, mi ha spiegato che succede. Non pensi che metterti contro lo SHIELD sia esagerato?"
Alzo le sopracciglia toccandomi il petto con un dito: "Io? Io mi sono messa contro?" poi muovo una mano continuando a parlare: "Sono loro che per una cosa hanno iniziato tutto questo."
Lui abbassa lo sguardo mettendo le braccia incrociate: "Potevate parlargli dal principio, no? Perché invece di fare casini, non hai messo la testa a posto e gli hai parlato?"
Ah, io?
Io devo mettere la testa a posto?
No vabbè.
Socchiudo gli occhi mettendo le mani sui fianchi: "Io volevo parlarci seguendo il consiglio di Charles.. Ma uno di loro ha ucciso mia madre.. E la stessa persona ha ucciso la migliore amica di Charles."

Jeremy mette una mano sul collo senza dir nulla.
Spero ha capito che la colpa non è nostra.
Ma dello SHIELD ora.
Io non ho fatto nulla.
Lui rialza lo sguardo su di me guardandomi direi decisamente serio: "Spero solo che per tutto questo, Ashley e la bambina non vengono tirati in ballo. Non voglio che una delle due rischiano. Altrimenti non m'importa se sei nostra cugina o una mutante.. Te la vedresti con me poi."
Lo guardo fissa per poi annuire leggermente: "E faresti bene."
Non l'ho detto per stuzzicare.
Non voglio nemmeno io mettere Ash e sua figlia in pericolo.
Preferisco mille volte morire io che loro.

Sentiamo dei passi e notiamo Charles venire verso di noi.
Jeremy abbassa lo sguardo staccandosi dal muro: "È meglio se vado ora."
Annuisco senza aggiungere nulla mentre lui si incammina andandosene.
È un fratello protettivo.
Ma protettivo fino al punto giusto.
Giro lo sguardo su Charles e lui indica verso Jeremy confuso: "Che voleva tuo cugino?"
Sollevo leggermente le spalle mentendo decisamente: "Niente di che, abbiamo parlato un po'." poi gli prendo la mano facendo una smorfia: "Ora dobbiamo parlare noi due. Andiamo nel tuo ufficio."

Mi guarda confuso e mi incammino con lui verso l'entrata.
Decisamente voglio sapere che ha.
Che è successo ieri.
Perché era così.

(...)

Siamo appena entrati nel suo ufficio.
Hank gli aveva chiesto se abbiamo bisogno di lui.
Charles lo ha liquidato velocemente con un 'No, stiamo apposto, tranquillo'.
A quanto pare vuole sapere che ho da dire.
Mi siedo sulla scrivania e lui incrocia le braccia facendo un leggero sorriso: "Ci sono le sedie, ricordi?"
Faccio un sorriso, tornando subito dopo seria: "Charles.. Che avevi ieri? Eri strano."
Ed ecco che il suo sorriso si trasforma tornando serio.
Ma che gli è successo?
Perché fa così?
Lo guardo confusa e lui si mette le mani dietro la schiena: "Io.. Mentre ero svenuto ho visto una cosa.. E se non faccio attenzione, potrebbe succedere veramente."

Scendo dalla scrivania toccandogli una spalla ancora confusa: "Che hai visto? Puoi dirmelo."
Mi guarda fisso con quei suoi occhi blu senza dir nulla.
Continuo a fissarlo e lui fa un leggero sorrisino: "Nulla.. Perché non succederà."
Annuisco leggermente alzando la mano libera: "D'accordo, se lo dici tu allora non ins-"
Non finisco di parlare che lui si avvicina baciandomi.
Rimango un po' sorpresa ma, subito dopo, ricambio toccandogli la guancia.
Mette le mani sui miei fianchi mentre io gli metto una mano sul petto continuando a baciarci.
Sentiamo dopo un po' bussare alla porta e ci stacchiamo.
Lo guardo tenendo la mano sul suo petto e lui mi guarda fisso per poi alzare la voce: "A-Avanti."

Mi allontano definitivamente toccandomi il collo e lui mette le mani nelle tasche.
Voglio proprio sapere chi è ora.
Sono curiosa.
Si apre la porta e vedo entrare lei.
Moira.
La guardo confusa e lei guarda Charles sorridendo: "Ehy, ho saputo che vuoi una mano per cercare informazioni su una persona. Dimmi chi è e quando torno, posso iniziare."
Ma davvero?
Chiede aiuti alla sua ex?
E Tony allora?
Gli Avengers?
Metto le mani nelle tasche dei Jeans e Charles fa un sorrisino forzato guardando Moira: "Ti dico subito tut-"
Lo interrompo indicando verso di lei seria: "No, davvero? Perché non hai chiesto aiuto a Tony?"

Charles sta per parlare ma Moira lo interrompe facendo una smorfia confusa: "Ha chiesto aiuto a me, che problemi ci sono, scusa?"
Alzo un sopracciglio guardando entrambi per poi socchiudere gli occhi.
Vabbene.
La ho decisamente in antipatia.
Faccio un sorriso ironico alzando le mani: "Nessun problema, semplicemente Tony è più sveglio in questo."
Lei apre la bocca alzando le sopracciglia e Charles si tocca il collo sospirando: "Felic-"
Lo interrompo girandomi incamminandomi verso la porta per uscire: "Tranquillo, sto andando via.." infine, appena apro la porta, mi giro guardandolo: "Professor X."
Lui abbassa lo sguardo alzando un sopracciglio e, subito dopo, esco sbattendo la porta.

Quella Moira è insopportabile.
Già dalla prima volta non la sopportavo, ma ora è di più.
Meglio se vado in stanza o ora vedrò che fare.
Non voglio vederla più per oggi quella.

(...)

*Nel frattempo, alla Stark Tower..*

Tony POV:

Sono con Gal.
Lei col suo PC e io con il mio.
Charles ci aveva chiesto di cercare informazioni su quel tizio.
Grant.
Non sa nemmeno lei il cognome.
Quindi stiamo cercando diverse persone che si chiamano così.
Se non sappiamo il cognome, ci metteremo anni di sicuro.
Lascio il PC allontanandomi con la sedia e mettendo le mani sulla faccia: "Sono già una trentina di persone che abbiamo controllato ma non lo abbiamo trovato."
Lei si alza dal divano lasciando anche lei il PC sospirando: "E ce ne sono altri ancora, eh."
Sbuffo scuotendo la testa muovendo una mano: "Arriveremo a trovarlo quando avrò ottantanni se continuiamo di questo passo." poi la indico confuso: "Mi spieghi come fate a non sapere il suo cognome se lavora con voi?"

Gal mi guarda alzando le sopracciglia appoggiandosi alla scrivania: "Non c'è lo ha mai detto lui dal principio. Ha detto solo di chiamarlo Grant."
Prendo in mano una chiavetta giocherellandoci serio: "Allora è un ragazzo con tanti segreti devo dire, eh."
Spero solo di trovare informazioni su di lui.
È morta la madre di Felicity, ovvero la zia di Ash.
È morta la migliore amica di Charles.
Tutt'e due a causa sua.
Tutt'e due sparate da lui.
Non voglio che succede qualcosa anche a Ashley o a mia figlia.
Metto una mano sulla faccia chiudendo gli occhi: "Dobbiamo trovarlo velocemente, non voglio che per fare male a Felicity la sua prossima vittima diventa Ashley.. O Ally."

Gal si avvicina mettendo una mano sulla mia spalla: "Non succederà, Tony. Tranquillo."
Riapro gli occhi guardandola e lei torna vicino al suo PC seria: "Se non lo troviamo entro stasera, domani entro nel quartier generale dello SHIELD usando una qualche scusa e cercherò di capirci di più io. Poi ovviamente ti dico se ho trovato qualcosa."
Annuisco in silenzio per poi tornare vicino al PC continuando le ricerche.

E se non trova niente lei, mi toccherà organizzare un piano B.
Spero non ci serva questo piano di riserva e che trova lei qualcosa.
Ho promesso a Charles di aiutarlo nel trovare qualcosa.
Gli ho promesso che ci sarei riuscito.
E decisamente devo proteggere anche la mia famiglia in tal caso.
Quindi devo impegnarmi.
Penso che sia decisamente arrivato il momento di impegnarmi molto di più.
Sperando porti a qualcosa.
E non a un vicolo cieco.

Mutant and Proud. //Charles XavierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora