Capitolo 16.

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Warren POV:

È il giorno dopo.
Ashley e Juliet sono rimaste alla Stark Tower.
Io sono al quartiere generale degli Avengers.
Con Tony.
Stanno cercando di capire dove hanno portato gli altri.
C'è anche il Capitano, Steve.
Spero che li trovano.
E che Felicity stia bene.
Non voglio che gli succeda qualcosa.
Ci ha sempre aiutato lei.
E ora tocca a noi aiutarla.
È la nostra migliore amica.
Mi aggiusto i capelli incrociando le braccia e Tony continua a guardare lo schermo del PC senza aprire bocca.
È davvero concentrato.
Non pensavo che si sarebbe messo così.
Con impegno.
Probabilmente gli hanno detto che Felicity è la cugina di Ash.
Sono curioso. 

Mi guardo intorno sospirando per poi toccarmi il collo: "Allora, sapete di Felicity?"
Tony sposta leggermente lo sguardo su di me annuendo: "Solo io però, Charles ha detto che Felicity lo deve dire ad Ash."
Annuisco facendo una smorfia e lui mi indica alzando le sopracciglia: "E tu, Warren giusto? Cosa saresti per Felicity?"
Faccio un sorrisino muovendo lentamente una mano: "Sono uno dei due migliori amici. Ho vissuto con lei in questi dieci anni."
Mi guarda stupito e, appena sta per parlare, il Capitano ci interrompe indicando verso il PC suo: "Scusate se vi interrompo, ma forse li ho trovati."
Andiamo sia io che Tony verso di lui e Steve riprende a parlare guardando lo schermo: "Non sono al Raft, li hanno portati per ora in una loro base. Stanno pianificando di spostarli."

Mi tocco il mento con una mano gesticolando con l'altra: "Beh, andiamo allora, no?"
Cap mi guarda facendo un sorriso alzando le spalle: "Tu sai volare e Tony con l'armatura anche, io ho bisogno di tempo per arrivare."
Tony si allontana due minuti per poi riguardarci: "Ricordiamo che abbiamo Natasha da quelle parti. Chiediamole di liberarli e nel frattempo li raggiungiamo."
Natasha?
Vedova Nera sarebbe?
Interessante.
Non mi aspettavo che da solo Tony, ora anche altri due Avengers ci aiutano.

(...)

*Qualche ora dopo, alla base dello SHIELD..*

Charles POV:

Ci hanno spostato due per stanza.
Tranne Felicity.
Hanno messo Wanda con Pietro.
E me con Erik.
Felicity in una stanza da sola.
E siamo ancora senza poteri.
Noto Erik seduto a terra con gli occhi chiusi e tiro un sospiro.
Buon per lui che si sta rilassando.
Io no invece.
Maledizione.
Dobbiamo andare da Felicity.
Sto per sedermi su una sedia quando sentiamo la porta aprirsi.
Mi giro confuso pensando sia una guardia quando notiamo una ragazza dai capelli rossi.
Forse ho capito chi è.
Quindi il messaggio di Warren è arrivato a Tony.
Buono a sapersi.
Erik apre gli occhi guardandola e alzandosi: "E tu chi cavolo sei ora?"
Lei incrocia le braccia alzando un sopracciglio: "Colei che vi salverà, mi manda Tony. Mi chiamo Natasha Romanoff."

Lo immaginavo.
Guardo attentamente e noto dietro di lei Pietro e Wanda.
Ci fa cenno di seguirla e Erik alza un'attimo la mano serio: "Aspettate un'attimo, devo parlare con lui."
Lei rimane inizialmente in silenzio per poi sospirare: "Una cosa veloce però, non dobbiamo perdere tempo. Intanto guardiamo ancora viene qualcuno." infine escono dalla stanza.
Che vuole dirmi ora?
Non abbiamo parlato fino ad ora, perché vuole parlarmi proprio adesso?
Lo guardo indicando verso la porta serio: "Dobbiamo andare a liberare Felicity, Erik. Non abbiamo tempo da perdere."
Sto per incamminarmi quando mi blocca dal polso.
Mi giro roteando gli occhi e lui mi molla alzando un sopracciglio: "Ascolta, dobbiamo parlare di ieri."

Incrocio le braccia girando lo sguardo altrove: "Guarda la realtà, Erik. Qualsiasi cosa dirai non penso possa giustificare quello che volevi fare."
Mi giro e, appena sto per andare verso la porta, lui riprende a parlare: "Non lo avrei ucciso, volevo farlo parlare solo così Felicity si toglieva la curiosità."
Ah si?
Da quando ci tiene a lei?
Ricordo che non va d'accordo.
E non si fida.
Alzo un sopracciglio incrociando le braccia: "E da quando t'importa di lei?"
Fa un sorrisino scuotendo la testa: "Non l'ho fatto per lei, so che tu ci tieni.. E anche tanto. Quindi volevo aiutarvi."

Sto per parlare quando vediamo entrare Wanda che ci fa cenno seria: "Dai, muoviamoci. Natasha ha trovato Felicity mentre voi parlavate."
È meglio andare ora.
Se rimaniamo qui ci scopriranno poi.
Con Erik parlerò meglio quando torniamo.
Usciamo tutt'e tre correndo e, insieme a Pietro, raggiungiamo Natasha e Felicity.
Vedo Felicity alzarsi da terra sospirando e ci nota subito dopo.
Mi avvicino dandogli la mano aiutandola per poi toccarle la guancia: "Stai bene?"
Fa una smorfia toccandosi la fronte: "Precisa bene." poi fa un leggero sorriso.
Ricambio il sorriso e Natasha ci guarda andando verso la porta: "Vado a prendere le chiavi per togliervi quelle cose, aspettate qui. In caso avete bisogno di una mano.." infine mi passa una pistola.

A me?
Davvero?
Mantengo la pistola in mano mentre lei esce dalla stanza.
Mi giro verso Erik passandogli la pistola serio: "Tienila tu, io non riesco a sparare a qualcuno a sangue freddo."
Prende la pistola annuendo senza dir nulla.
Preferisco che se la vede lui.
Non si fa problemi di sicuro se c'è da sparare.

(...)

Stiamo raggiungendo il tetto.
Natasha ha detto che qui sopra c'è un'elicottero con cui possiamo andare via.
Apre la porta e, infatti, troviamo di fronte unelicottero.
Lo raggiungiamo correndo e sentiamo dei passi dietro di noi.
Erik muove una mano chiudendo la porta di ferro alzando la voce: "Salite, ora vi raggiungo!"
Lo guardo in silenzio mentre Wanda e Pietro salgono.
Giro lo sguardo su Felicity e lei mi fissa inizialmente come se vuole dire qualcosa però subito dopo si gira salendo.
Erik ci raggiunge e saliamo entrambi sull'elicottero.
Natasha guarda fuori mettendosi nel frattempo al comando: "Avviso Tony e Steve, mettetevi comodi. Penso che per la prima volta vedrete il quartiere generale degli Avengers."
Giro lo sguardo su Erik e lui mi da una pacca sulla spalla.

Tiro un sospiro di sollievo chiudendo gli occhi.
Finalmente siamo fuori.
Sinceramente avrei preferito andare alla mia scuola ora e riprendere quello che faccio sempre e le lezioni.
Ma mi toccherà avvisare Hank dicendo che torno domani.
Ora però voglio capire che ha Felicity.
È strana.
Prima sembrava che voleva dirmi qualcosa ma non ha parlato.
Quando arriviamo da Tony e gli altri dovrò parlarle.
Come dovrò parlare anche con Erik.
Avrò da fare insomma.

Mutant and Proud. //Charles XavierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora