*Cinque giorni dopo..*
Charles non è uscito molto.
In questi cinque giorni è sempre stato o nel suo ufficio o nella sua camera.
Ci sono andata a parlare ogni tanto.
Per vedere se voleva sfogarsi con qualcuno.
Ma non si è mai sfogato.
Non mi ha mai detto come si sente realmente ora.
Abbiamo parlato di diverse cose.
Ma mai della cosa più importante.
Raven.
E, se devo precisare, nemmeno Erik ha parlato molto di Raven.
La cosa diversa è che Erik è sempre lo stesso.
Invece Charles è nervoso e, ovviamente, triste.
Non so davvero cosa fare.Esco dalla mia stanza chiudendo la porta alle mie spalle e iniziando a incamminarmi verso l'ufficio di Charles.
Sara di sicuro lì.
Meglio se vado a tentare, di nuovo, di parlargli.
Arrivo dopo un po' vicino alla porta del suo ufficio quando ad un tratto mi sento chiamare.
Mi giro confusa e noto Erik scendere le scale con le mani nelle tasche.
Oh.
Pensavo non era qui.
Che tipo era in giro con Wanda e Pietro.
Mi guarda alzando un sopracciglio scendendo l'ultimo scalino: "Insisti?"
Tiro un sospiro annuendo leggermente: "Non dobbiamo lasciarlo solo in questo momento."Lui sta per parlare quando ad un certo punto sentiamo dei passi venire verso di noi.
Ci giriamo insieme e notiamo Tony venire verso di noi alzando una mano: "Vengo in pace e lo sapete."
Roteo leggermente gli occhi e lui riprende a parlare togliendosi gli occhiali: "Ho saputo quello che è successo alla vostra amica, Raven, me lo ha detto ieri Fury."
Erik incrocia le braccia facendo un sorriso ironico: "Già, uno dello SHIELD. Vai a vedere che hanno stravolto tutta la storia."
Tony sta per parlare quando tiro un piccolo pugno sia sulla spalla sua che di Erik guardandoli seri: "Smettetela, okay? Non iniziate. Charles non sta bene e non ha bisogno di sentire le vostre discussioni."Tony si tocca il braccio alzando un sopracciglio per poi incamminarsi verso l'ufficio: "Sono venuto per parlare con lui infatti."
Bussa alla porta e, appena lo vediamo entrare, io e Erik lo seguiamo prima che le porte si chiudono.
Non mi aspettavo che entrava.
Così.
Senza problemi.
Wow.Ci fermiamo appena entrati ed ecco lì Charles.
Steso sul divano con gli occhi chiusi.
Forse si sta riposando.
Meglio se Tony non gli dà fastidio.
Sto per parlare quando Tony alza la voce chiamandolo.
Charles apre gli occhi di scatto tenendo il braccio sulla fronte e notandoci.
Tony e Erik si siedono sulle sedie e io guardo Charles facendo un sorrisino forzato.
Non è stato decisamente un bel modo per svegliarlo.
Ma le maniere di Tony dovevo immaginarle.
Charles si solleva strofinandosi gli occhi con una mano: "Ragazzi, che ci fate qui?"Tony si aggiusta una manica mentre osserva attentamente Charles: "Ho saputo che è successo ieri da Fury e sono venuto qui per parlarti."
Ci guarda tutt'e tre alzandosi dal divano e scuotendo la testa: "Non c'è bisogno, sto bene."
Ed ecco che inizia a mentire.
Sono passati solo cinque giorni.
Non è vero che sta bene e si vede.Erik rotea gli occhi incrociando le braccia: "Non mentire a noi e a te stesso soprattutto, non stai bene."
Charles lo guarda serio senza dir nulla e Tony fa un sospiro cambiando discorso: "Sono qui per parlarvi di una persona.. L'amica di Ashley."
Lo guardiamo in silenzio non capendo e lui riprende a parlare: "Lei vuole parlarti, Charles, era lì quel giorno. Fa parte dello SHIELD e-"Charles lo interrompe poggiando le mani sulla scrivania serio: "Non voglio più vedere gli agenti dello SHIELD e non azzardati a farla venire qui."
Tony si alza dalla sedia appoggiando anche lui le mani sulla scrivania: "Lei non viene qui, ma tu verrai a casa a parlarle, okay? Deve dirti delle cose e tu l'ascolterai senza farti problemi."
Ed ecco che cala il silenzio.
Guardo Erik e lui ricambia lo sguardo alzando un sopracciglio.
Charles lo guarda tenendo la mascella serrata per poi annuire leggermente.
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Mutant and Proud. //Charles Xavier
Fanfiction[Sequel 'You Complete Me//Tony Stark'] "Ricercata: Ragazza dai capelli neri e occhi verdi. Nome sconosciuto. È stata vista l'ultima volta nel quartiere generale degli agenti dello SHIELD che cercava dei documenti. Attenzione: La ragazza sembra ess...