Capitolo 24.

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Sono con Felicity, Erik e Wanda poco più lontano dal quartiere generale dello SHIELD.
Non sono riuscito a convincere Raven di non andare.
Vuole sapere se verranno mai alla nostra scuola.
È troppo pericoloso però.
È dentro da dieci minuti, di più anche.
Mi sta facendo seriamente preoccupare.
Erik è calmo che guarda verso l'edificio mentre parla con la figlia.
E Felicity è di fronte a me.
Non abbiamo nemmeno avuto tempo di parlare del bacio.
È stato all'improvviso.
Mi è uscito spontaneo.
E spero lo ha capito.

Mi sento toccare la spalla e giro lo sguardo vedendo Felicity che fa un sorrisino: "Sta bene, Charles, non preoccuparti."
Tiro un sospiro incrociando le braccia: "Raven è testarda, non voglio che gli succeda qualcosa."
Lei scuote la testa mettendo le mani nelle tasche dei jeans: "Sa badare a se stessa, poi non è facile scoprire se è lei o.."
Non finisce di parlare quando sentiamo delle persone parlare ad alta voce seguito da uno sparo.
Che diavolo succede??
Mi giro di scatto e vedo un sacco di persone di fronte all'edificio dello SHIELD.
Oh no.
Spero che Raven non ha sparato a nessuno.

Corro velocemente, seguito dagl'altri, verso l'edificio facendomi spazio tra le persone.
Riesco a superarli e, appena supero l'ultima fila, noto Raven.
La guardo attentamente e, come sto per parlare, noto una cosa.
È.. È stata sparata.
Lo sparo non era lei a qualcuno.
Ma qualcuno a lei.
No, non ci voglio credere.
Vado correndo verso Raven e lei si lascia andare tra le mie braccia cadendo.
Noto lo sparo sul petto e metto una mano sopra scuotendo leggermente la testa.
No, non può essere.
Lei mi guarda facendo un sorrisino forzato: "Charles?.."
Gli prendo la mano scuotendo leggermente la testa: "Andrà tutto bene, tranquilla."

Sollevo lentamente lo sguardo notando la guardia dello SHIELD con la pistola ancora in mano che ci osserva.
Abbasso la testa spostando l'attenzione su Raven e lei socchiude lentamente gli occhi parlando con un filo di voce: "Non preoccuparti per me ormai è finita.. Pensa a proteggere gli altri mutanti.. E Felicity.. Pensateci tu e Erik."
Metto l'altra mano sotto la sua testa e lei chiude gli occhi.
La guardo per qualche secondo sentendomi gli occhi lucidi e rimanendo fermo.

Felicity POV:

Ma..
È.. È morta?
L'hanno sparata..
Posso solo immaginare come ci sta Charles.
Anzi, posso capirlo.
Giro lo sguardo verso Erik e lui chiude gli occhi.
E questa cosa che noto mi fa davvero tristezza.
Per quanto Erik possa sembrare duro.
Per quanto lui e Raven, almeno da quando sto io con loro, hanno discusso.
Noto una lacrima scendere sulla sua guancia.
Sta male anche lui.
Giro lo sguardo sulla guardia e noto che è la stessa che ha ucciso mia madre.
Ancora lui.
Sempre lui è.

Mi abbasso verso Charles prendendogli la mano e lui rimane fermo senza dir nulla.
Sentiamo dei passi e, appena alzo lo sguardo, noto una ragazza raggiungere la guardia.
Si ferma accanto a lui guardando la scena per poi alzare la voce: "Ma che diavolo hai fatto?!"
Lui la guarda rimettendo a posto la pistola indicandoci: "Lei è entrata nel nostro quartiere generale. Aveva preso le sembianze di uno di noi e quando l'ho scoperto, ha iniziato a colpirmi. L'ho seguita fino a fuori e avevo preso solo la pistola per farla 'spaventare', diciamo così.. Non pensavo che partiva il colpo."
Alzo un sopracciglio seria guardando i due.

Diciamo che può essere pure vero.
Ma non gli dispiace affatto.
Lo guardo e, appena sto per parlare, Charles mi interrompe rimanendo a testa bassa: "Mi hai portato via l'unica amica che ho avuto da quando sono piccolo.."
Lui guarda Charles serio alzando un sopracciglio: "Beh, non la dovevate mandare q-"
La sua collega lo interrompe alzando la voce: "Come tu non dovevi uscire la pistola, Grant!!" poi lei ci guarda seria: "Ci dispiace veramente, non doveva succeder-"
Charles si alza guardandoli visibilmente nervoso: "Io vi avviso: se lui viene anche solo vicino al cancello della mia scuola.. Non esiterò due secondi a mandargli fuori uno dei miei mutanti."

Eh?
Charles è davvero così distrutto da minacciarlo?
Lui voleva solo parlarci con gli agenti, voleva chiarire così la mia situazione..
Ma ora a quanto pare non gli interessa più.
La guardia, Grant, ci guarda alzando le sopracciglia silenzioso.
Guardo Erik in silenzio e lui ricambia senza dir nulla.
Charles si riabbassa toccando Raven evitando lo sguardo con chiunque: "Andiamo Felicity, portaci alla scuola."
Annuisco in silenzio prendendo con una mano Erik e con l'altra la mano di Charles.
Chiudo gli occhi concentrandomi per poi portarci via di lì.

(...)

*La sera..*

Wanda è ancora qui.
Ha deciso di farci compagnia.
Ha avvisato anche Tony di quello che è successo.
Sto ancora pensando a Charles.
Da quando è tornato, si è chiuso in ufficio.
Non è per nulla uscito.
Abbiamo portato Raven di sotto in infermeria.
Anche se, come sappiamo, non c'è nulla da fare.
Però non potevamo lasciarla lì o altro.
Da quando abbiamo lasciato lei di sotto, Charles non si è più visto.
Forse è meglio se vado a parlargli?
Non so che fare.
Per non voglio lasciarlo solo.

Erik incrocia le braccia tirando un sospiro: "Charles è l'unico che tra me e lui ha sempre avuto speranza. Speranza per qualsiasi cosa, è quello positivo.. Ma le cose che ha detto prima a quello.. mi preoccupano."
Rimango seduta sui gradini delle scale giocherellando con le dita: "Gli è morta la migliore amica da qualche ora, Erik. Anche io quando mi è morta mia madre, lo avrei minacciato."
Lui fa una smorfia seria alzando un sopracciglio: "È questo il problema.." poi si appoggia al tavolino di fronte a me: "Tu non lo hai fatto."

Wanda appoggia una mano sul suo collo sospirando: "Ascoltate, io ho il potere di riportare in vita le persone, potrei provarci con Raven. L'ho fatto con mio fratello, Pietro, e l'ho fatto con Ashley anche, quindi dovrebbe funzionare."
Erik la guarda confuso staccandosi dal tavolo: "Pietro era morto?"
La guardo anch'io decisamente sorpresa: "Anche mia cugina?"
Lei annuisce in silenzio e Erik abbassa lo sguardo: "Dovresti chiedere a Charles. Ma, personalmente, per quanto potrei volere Raven di nuovo qui.. Penso che la cosa migliore è lasciare tutto come sta."

Forse potrei chiederglielo io.
Almeno ho una scusa per parlarci.
Per vedere anche solo che sta facendo.
Mi alzo dalle scale incrociando le braccia: "Gli parlo io, gl'è lo chiedo."
I due annuiscono guardandomi e mi incammino verso l'ufficio.

Appena arrivo fuori alla porta, busso tirando un sospiro.
Passa qualche secondo ed ecco che sento un leggero 'avanti'.
Entro aprendo la porta per poi lasciarla chiudersi alle mie spalle.
Eccolo lì.
Seduto sul divano.
Maledizione, non riesco a vederlo così.
Vado verso di lui sedendomi accanto e sospirando: "Charles."
Gira lo sguardo su di me guardandomi visibilmente triste senza dir nulla.
Gli tocco un braccio facendo una smorfia: "Ascolta, Wanda ha detto che lei potrebbe fare qualcosa, ovviamente se tu gli dici di si."

Si aggiusta la maglia viola guardandomi leggermente confuso: "Cosa?"
Muovo una mano alzandomi dal divano poggiandomi alla scrivania: "Lei potrebbe riportare Raven in vita, ha questo potere. Quindi se tu gli dici di si, potrebbe farlo."
Mi guarda inizialmente sorpreso per poi spostare l'attenzione altrove.
Di sicuro ci sta pensando.
Ci avrei pensato anch'io sinceramente se ero in lui.
Per mia madre e mio padre.
Ma ormai a me è passato, anche se ci soffro ancora.
Ora bisogna vedere che sceglie lui.
Mi riguarda di nuovo scuotendo leggermente la testa: "Sarebbe stupendo riaverla qui, ma digli di no."
Lo guardo confusa toccandomi il collo: "Se la rivuoi, perché hai detto no?"

Fa una smorfia alzandosi e raggiungendo la scrivania: "Voglio lasciarla riposare tranquillamente. Gli ho fatto una promessa, ovvero di proteggere i mutanti.. E te, e devo mantenerla. E comunque, anche se sarebbe tornata, avrei avuto lo stesso in testa il senso di colpa che l'ho lasciata andare lì senza convincerla."
Si siede dietro la scrivania e mi piego di fronte a lui prendendogli una mano: "Charles, non è colpa tua quello che è successo."
Mi guarda sospirando tenendo ancora la mia mano: "Grazie, ma non riesco a togliermi dalla testa questo pensiero."

Si rialza dalla sedia mollandomi la mano e incamminadosi verso la porta: "Scusami ora."
Lo guardo rialzandomi e mettendo le mani nelle tasche: "Charles.."
Esce dall'ufficio guardando prima Erik e Wanda, poi si gira incamminadosi verso le stanze a testa bassa.

Sta veramente malissimo.
Posso capirlo.
Però ha bisogno di qualcuno al suo fianco in questo momento.
E, come lui è stato al mio fianco quando è successo a me con mia madre, io lo farò con lui adesso.
Io e Erik, ovviamente.
Non può rimanere solo con la convinzione che è stata colpa sua.
Ha bisogno di togliersi dalla testa questa cosa.

Mutant and Proud. //Charles XavierDove le storie prendono vita. Scoprilo ora