Due settimane tra i BTS

~il viaggio~

Dopo il check-in mi dirigo verso fuori, ancora con del dolore alla testa per colpa di quella tipa pazza.
Arrivo davanti al Jet e dei signori in divisa coreana, infatti mi accolgono con molta gentilezza «prego, può salire», tutto ovviamente in coreano
«grazie mille» rispondo e sorrido gentilmente.
Mi siedo in uno dei sedili vicino alla finestrina e guardo fuori, pensando di essere davvero fortunata a non avere la paura di volare.
C'è un sedile vuoto davanti al mio, che viene occupato da un signore che mi fissa come ad analizzarmi: è un uomo alto e ben piazzato, quindi penso subito che sia il manager non che il bodyguard dei bts.
Cerco di fare un lieve sorriso, sapendo che se ha un classico carattere coreano, non è molto facile smuoverlo dalla durezza.
« Salve signorina, adesso dopo la pazienza parliamo di cosa potrà fare o no appena arrivati in Corea. Credo che lei sappia un po' della nostra cultura, del nostro cibo, e di quello che riguarda i ragazzi idol »
« si, ne sono al corrente. Io sono nata in Corea, infatti se si fa attenzione si può notare la mia mono palpebra »
Lui mi osserva più attentamente da vicino, e dalla faccia ho capito subito che pensava fossi straniera per il colore degli occhi e capelli.
« Ah perfetto, in effetti non avevo notato attentamente il viso »
« non si preoccupi »
« bene, quindi dopo che l'aereo è in volo ti spiego di preciso tutto quanto, il volo durerà 11 ore »
Se devo essere sincera, la durata del volo non mi disturba affatto. Per me è bello potermi rilassare per ore e ore a leggere o ascoltare musica su una comoda poltrona, specialmente perché alla fine non è il viaggio che conta, ma la destinazione.
Il jet inizia a volare e mi tappo le orecchie per evitare che mi si tappino da sole, perché mi da fastidio quella sensazione.
Dopo un po' che il jet ha preso stabilità il manager inizia il suo discorso che io ho tanto atteso « Bene, allora. Prima cosa: non puoi avere nessun tipo di rapporto oltre army-bts. Puoi fare quello che vuoi cercando di non infastidirli ulteriormente perché loro continueranno a lavorare anche se tu sarai presente. Puoi andare dove vuoi se hai dei soldi dietro e puoi rientrare quando vuoi. Loro potranno farti compagnia qualora tu avrai bisogno di qualcosa. Hai una stanza tutta tua con bagno privato, tra le stanze di Hoseok e Jimin, e le disposizioni delle altre stanze le noterai sicuramente. Ogni stanza ha il terrazzo in comune con la stanza a fianco, tu ce l'hai  con Jimin ma non credo che sarà un problema. Detto questo, noi dello staff saremo presenti in caso di emergenze di ogni tipo, ti chiediamo discrezione e attenzione, e goditi questa opportunità che ti è stata data, siamo onorati di farti tornare in Corea, è tutto chiaro? » mi sorride leggermente
« Si tutto chiaro, cercherò ovviamente di non essere pressante in nessun modo, ringrazio tutti tantissimo, era da molto tempo che non tornavo in Corea »
« da quanto esattamente? »
« da 15 anni, mi manca tantissimo »
« bene allora siamo felici per te che hai la possibilità di tornarci almeno per un po'»
Gli sorrido e lui si sposta per lasciarmi la mia privacy e non farmi sentire sotto pressione.
Durante tutto il viaggio mi sono stati offerti i pasti e gli snack, mi sono riposata 5-6 ore, perché dovrò abituarmi al fuso orario, e siccome sarà di circa 8 ore sarà un po' difficile. Leggo qualche libro che mi sono portata dietro, mi piacciono i classici libri di adolescenti con storie d'amore o di avventura/ fantasia.
E finalmente manca veramente poco all'atterraggio.
Mi è stato spiegato che loro mi aspetteranno a casa, perché non possono stare per troppo tempo fuori in pubblico perché sarebbero stati facilmente riconoscibili anche da mascherati, ma a me non da minimamente fastidio.
Dopo l'arrivo dei miei due bagagli, mi dirigo con tutto in una macchinona nera con i vetri oscurati, e per fortuna non è capitato nulla di spiacevole come in Italia. Sono sicura che mi divertirò tantissimo, ma non posso negare che ho ancora tanta ansia.