Quinto giorno

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Oggi è un nuovo giorno, e mi sveglio in modo agitato e confuso. In un primo momento non mi ricordo neanche dove sono, la stanza mi sembra poco familiare, ma alla fine mi ricordo di essere a casa dei bts. Mi chiedo ancora quanto posso aver avuto fortuna, sono così felice. 
Dopo un paio di secondi a canalizzare le informazioni che ho della cena di ieri mi accorgo di avere la bava alla bocca, e che nei miei capelli sembra che degli uccelli ci abbiano fatto la guerra. Guardo l'orario, sono le 08.00 del mattino, è perfetto perche così possiamo andare al mare!
Mi alzo con fare felice, ma poco prima che il mal di testa mi sovrasti e mi costringa a risedermi a letto. Per fortuna mi sono portata delle medicine dall'Italia, perché non conosco quelle che ci sono qui dato che non me le ricordo. Prendo la bustina e scendo al piano di sotto, dove trovo Jin ben sistemato e allegro «Oh, buongiorno Kyoung, scusa ma sembra che stai un po' male»
«Bhe ho mal di testa, ho qua la medicina così la prendo e mi passa»
«Sarà il post-sbornia di ieri»
«Si, credo di sì»
«A proposito, ti ricordi qualcosa?»
«A tratti. Mi ricordo dell'inizio della cena, di quello di cui abbiamo parlato, ma dopo quello non mi ricordo altro»
«Bhe diciamo che c'era un ragno ed è successo un putiferio perché tu volevi che qualcuno lo uccidesse mentre Tae non voleva, poi stavi perdendo i sensi e Jimin ti ha preso per non farti cadere perché eri in piedi sul tavolo»
«C-cosa??! Jimin mi ha presa? Oddio che vergogna!»
«Si, sennò ti saresti fatta molto male. Poi ti ha accompagnata al piano di sopra e ti ha fatta sdraiare»
«Mamma mia... mi voglio sotterrare. Non berrò mai più!»
«Credo che invece sia stata la cosa più normale del mondo. Secondo me comunque oggi non ci conviene andare al mare se stai così male»
«NO. Noi ci dobbiamo andare! Se prendo questa poi sono apposto»
«Okay come preferisci, era solo per evitare che ti sentissi di nuovo male»
«Ti ringrazio, ma mi riprendo abbastanza in fretta» gli sorrido nel mentre che prendo la medicina e poi faccio colazione.
Con il passare dei minuti uno dopo l'altro escono i ragazzi dal piano di sopra, salutando me e Jin
«Bene ragazzi quindi più tardi si va al mare?» chiede Tae senza neanche lasciare il tempo agli altri di sedersi nelle sedie
«Si, ma usciamo alle 09.00» dice Jin, con l'aria di uno di aver già organizzato l'itinerario della giornata.
Guardo Jimin, che è seduto di fianco a me, al solito, e ricambia a malapena il mio sguardo. Deve essere in imbarazzo per quello che è successo ieri, ma comunque lo vorrei ringraziare appena ho tempo, perché è stato la salvezza dal spezzarmi qualche osso.
Dopo circa 30 minuti mi dirigo al piano di sopra per preparare la borsa e mettermi il costume, e qua inizia la mia crisi esistenziale, perché ho portato solo bikini. Scelgo quello celeste a malavoglia, ma è quello che mi sta meglio, e spero vivamente che non mi considerino una poco di buono solo perché io andrò mezza spogliata mentre il resto della Corea va tutta coperta anche in spiaggia, incluse la maggior parte delle femmine.
Mi rivesto dovendo mettermi purtroppo un pantalone lungo decidendo per il leggins, dato che è il più leggero, ma oggi ho deciso che andrò a comprarmi dei pantaloncini nelle vicinanze. Preparo la borsa e mi fiondo al piano di sotto, dato che mancano solo 5 minuti alla partenza. Trovo tutti quanti già pronti, ovviamente i costumi che portano li coprono così tanto che sembrano dei power ranger. Sti maschi!
Ci sediamo nella macchina con cui siamo andati agli studios, sempre nelle stesse posizioni: io dietro insieme a Tae, Jimin e Kookie, ai lati nella parte centrale Suga e Nam, e alla guida Jin con a fianco Hobi.
Mi sento davvero tanto in imbarazzo, mi chiedo come reagiranno quando alla fine dovrò spogliarmi per forza per entrare in acqua, e la cosa mi mette tanta tanta ansia.
«Ragazzi vi dispiace se vi faccio sentire una traccia di una canzone italiana?» oso chiedere
«Si certo fai pure» mi dice Hobi
«Anche se non ci capiremo nulla voi italiani sembrate bravi nel canto» puntualizza Suga
«Non tutti, ma abbiamo molti artisti famosi conosciuti nel mondo» mi avvicino a Jin inchinandomi in avanti, ma effettivamente accorgendomi tardi del gesto appena compiuto, perché sto dando non poco spettacolo. E ORA COSA FACCIO? Mi risiedo velocemente, mi osservo intorno e noto Jimin e Tae con uno strano sorriso stampato in faccia, tipo da pervertiti, e Kookie che guarda fuori dal finestrino con la faccia apparentemente rossa. Dopo pochi istanti Suga parla
«Voi due ragazzi, sapete che quelle cose non si fanno! Un po' di rispetto insomma!» e li capisco cosa stavano facendo Tae e Jimin, e mi sento morire dentro. Hobi per rompere il ghiaccio e non farmi sentire una merda si mette a imitare i suoni delle macchine, che si sa è anche una sua abitudine, e almeno un po' mi fa sorridere, anche se l'imbarazzo persiste.
«Kyoung, mettiti la cintura» mi dice Tae non togliendo lo sguardo dal mio, il che mi manda ancora più in tilt. Si avvicina a me UN PÒ TROPPO e infatti sto sudando freddo. Ha la faccia davvero vicina alla mia, e con il braccio afferra la cintura e la incastra nella sicura, continuando a guardarmi per poi dire sussurrando «Prego» e io inghiotto quel poco di saliva che mi è rimasta.
Jimin, dal gesto dell'amico, sembra rimasto scocciato, ma non lo dà a vedere perché cerca di mascherare la sua espressione corrucciata.
Finalmente dopo un paio d'ore in macchina arriviamo nella spiaggia di Sokcho Beach, che è in effetti mediocremente affollata.
Ora sono le 11.00 e siamo riusciti a trovare facilmente parcheggio
«Allora, cosa che devi sapere: abbiamo una cabina, quindi le cose personali le puoi lasciare lì, perché in giro non fa a tenere nulla, va bene?» mi dice Jin allegro
«Va Bene, grazie mille» ricambio il sorriso.
Arriviamo davanti a questa grande cabina verde, vicina anche a delle altre, ma in confronto è più grande, ed entrando dentro i ragazzi poggiano tutte le loro cose e lo stesso faccio io, aspettando che escano così posso cambiarmi direttamente qua dentro.
Escono tutti tranne Jimin, e mi rendo conto che è il momento perfetto per parlarci e ringraziarlo, ma già mi stanno sudando le mani. Come sopravviverò?

Due settimane tra i BTS Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora