🤓CAP22🤓

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Ciao 😆😆😆😆😆😆
Ringraziamo tutti.
Quelli che ci hanno votato con una stellina 💓😻😻😻
Quelli che hanno aggiunto questo libro alla propria lista 🤠🤠🤠
a chi ha recensito 💖👾💓e a chi ha dato un occhiata
insomma a tutti quelli che hanno dedicato un po' del loro preziosissimo tempo a questa storia grazie, grazie, grazie.
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                                 Derek
Quando accostammo alla camera ardente,il mio livello d' ansia era di nuovo alle stelle.
Stiles mi strofinò la schiena:
« Andrà tutti bene»
"Grazie a Dio é qui con me"
Non solo sarebbe stato difficile vedere la salma di Marcus, ma per la prima volta mi sarei trovato faccia a faccia con Genevieve,dopo molto tempo.
Fuori dalla porta c'era la fila, di vecchi membri ricchi dell' elite di Manhattan stavano discutendo di capitali azionari quando avrebbero dovuto solo chiudere il becco. Non riuscivo a vedere oltre le persone Davanti a me. Non che volessi vedere qualcosa là dentro.

Dovevo andare in bagno, quindi sussurrai a Stiles:
«tienimi il posto in fila. Vado a cercare un bagno»
«Okay»
Disse lui , non molto contento di rimanere da solo.
Stavo tornando da lui quando individuai la madre di Marcus, Phyllis ,  confortare una bambina in corridoio.
La bambina stava piangendo in corridoio. La bambina stava piangendo e mi spezzo il cuore. Doveva essere la figlia di Marcus e Genevieve. Non l'avevo mai vista prima. In quel momento, non provavo altro che compassione per una bimba che aveva perso un genitore.
Phyllis sembrò sorpresa di vedermi , ma non potevo oltrepassarla senza porgere le mie condoglianze. Mi venne la nausea.
«Ciao, Phyllis. Mi dispiace molto per Marcus»
Sconvolta , lei si limitò ad annuire e tenne stretta la bambina prima di allontanarsi. Camminavo dietro di loro quando notai  un pompon nero che dai capelli della bimba era caduto sul tappeto. Mi schiarii la voce, avanzai ,un po'più in fretta per raggiungerle.
« Scusatemi . Le é caduto qualcosa »
Quando la bambina si girò , la vidi in viso per la prima volta.
Mi inginocchiai e le porsi il pompon , ma dimenticai  cosa avrei dovuto dire dopo. Mi manco completamente il respiro. Non c'erano parole...Solo un totale stato di incredulità e confusione.
Perché,se non avessi saputo che era impossibile, avrei creduto di guardare il viso di mia madre da bambina.

                                    STILES
"Cosa diamine lo stava trattenendo tanto a lungo?"
La fila stava scorrendo più in fretta del previsto, e Derek doveva ancora tornare dal bagno.
Ora si riusciva a vedere la bara . Il Bouquet di fiori bianchi circondavano il feretro con uno stendardo che recitava : figlio,amico,marito ;e c'erano Delle lunghe candele colore crema accese. Era una bella installazione. Il meglio che si potesse comprare coi soldi.
Scrutai le persone dietro di me. Ancora nessuna traccia di Derek. Poi i miei occhi atterrarono su di lei.
Seduta sulla sedia più vicina alla bara ,e aveva un aspetto stoico.
Genevieve.
Era bella.
Anche se non mi aspettavo niente di meno. Ma non era soltanto il suo aspetto a farmi dolere lo stomaco. Era il ritrovarmi faccia a faccia con una persona a cui Derek aveva donato il cuore. Lui l'aveva amata.
Forse fino a quel momento non mi ero reso conto di quanto desiderassi DEREK e quanto avessi bisogno di lui.
Quando guardai di nuovo dietro di me, la donna alle mie spalle mi sorrise.
«Come hai conosciuto Marcus?»
« Ehm... Non l'ho fatto. Veramente sono venuto con Derek Hale»
« l'ex promesso di Genevieve?»
Ingoiai il groppo che avevo in gola.
« Promesso sposo?»
«Se è Derek Hale della Hale financial holdings, si. Erano fidanzati e dovevano sposarsi prima che Genevieve e Marcus si mettessero insieme»
Il mio stomaco sprofondò.
"Le aveva chiesto di sposarlo?"
«Giusto. Certo,si . Sono con quel Derek Hale e lei é...»
«  Galena Frost . Sono una vicina di casa di Genevieve e Marcus . Qualche volta faccio da Babysitter  a Chloe»
«É  loro figlia?»
«  Si. Bella, capelli scuri, al contrario dei suoi genitori»
« Capita,a volte»
Scrollai le spalle
Prima che la nostra conversazione potesse continuare, la mia attenzione fu catturata dalla visita di Derek che si faceva largo tra la folla per raggiungermi. Fissava davanti a sé con aria assente, sembrava completamente stordito. Quell' esperienza pareva essere per lui molto più dura di quanto pensassi.
«  Va tutto bene?»
Lui annuì in silenzio,ma il mio istinto mi disse che qualcosa non andava. Finalmente arrivò il nostro turno di inginocchiarci davanti alla salma di Marcus e offrire le nostre preghiere.
Unii le mani, chiusi gli occhi e dissi un Padre nostro è un Aveva Maria . Sentii il cuore affondarmi nel petto quando udii le parole che uscirono dalla bocca di  Derek.
«Bastardo»
sussurrò sottovoce. Aveva gli occhi lucidi,ma non piangeva.
Gli tremava il labbro inferiore. Io continuai a guardarlo, confuso dalla sua rabbia improvvisa.
Ci alzammo in piedi insieme,ci dirigemmo lentamente verso la vedova non così addolorata. Genevieve sembrava stare stranamente bene per essere una che aveva appena perso il marito.
Parve illuminarsi alla visita di Derek. Il corpo di lui era rigido quando lei gli getto le braccia al collo e lo strinse.
"Puttana"
«Grazie per essere venuto Derek»
Lui rimase semplicemente li a fissarla.
"É divenuto muto per lo shock?"
Lei continuò:
« Lo apprezzo più di quanto tu creda. Ci vediamo venerdì al nostro incontro?»
"Incontro?"
"Hai intenzione di vederla?"
Mi rivolse un sorriso falso.
« Tu chi sei?»
«  Mieczyslaw ...il suo...»
Esitai.
Derek alla fine parlò
« ragazzo»
Disse fermamente circondandomi la vita con il braccio.
«  ragazzo...»
Ripeté Lei.
Derek strinse la sua presa su di me.
« Si»
« Mi avevano detto che stavi frequentando uno nuovo,ma non avevo capito che fosse una cosa seria»
« lo è. È molto seria»
" Bene , okay allora. Buono a sapersi"
« È un vero piacere conoscerti Mai...Mie... Mic... È un vero piacere conoscerti»
«Anche per me . Mi dispiace molto per la tua perdita»
"E con ciò intendo...Derek"
Lui le rivolse quello che avrebbe potuto definirsi uno sguardo assassino.
"Ma che diavolo succede? Perché di colpo è così in collera?"
Derek si spostò bruscamente verso il membro della famiglia successivo.
Stringendo mani meccanicamente con ogni persona in fila prima di raggiungere la fine.
Lasciando andare un sospiro di sollievo, dissi:
« È stato doloroso. Cosa facciamo adesso?»
Lui sembrò voler dire qualcosa senza trovare le parole.
«Stiles...»
«Cosa? Derek, cosa succede? Parlami »
« Ora non posso. Ma qualcuno me la pagherà. E  questo non è né il momento ne il luogo adatto»
Non ci volle molto prima che avessi la risposta alla mia domanda, quando tutti gli occhi nella stanza si rivolsero verso una bellissima bambina dai capelli scuri accanto alla bara di Marcus.
Chloe.
Era stata assente per tutta la serata. Immaginai che la figlia di Marcus e Genevieve fosse stata portata via intenzionalmente. Non pensavo che fosse lì. La folla sembrò immobilizzarsi davanti alla vista straziante della figlia che piangeva sulla salma del padre.
« È così triste»
Sussurrai a Derek.
Lui fece un bel respiro e lo butto fuori lentamente. Quasi nello stesso istante, Chloe si voltò, consentendomi di osservarla in viso  per la prima volta. Trasalii. Le rotelline nella mia testa iniziarono a girare. Quando guardai Derek , lui la stava fissando con sguardo incredulo.
«L'avevi mai vista prima,Derek? »
I suoi occhi erano ancora piantati su di lei, scosse la testa e rispose semplicemente:
«No»
All' improvviso,il suo strano comportamento ebbe un senso. Perché quella bambina assomigliava del tutto a suo padre.
Suo padre,Derek.
Alla  fine, si girò verso di me.
«Dimmi che è stata solo la mia immaginazione»
«No,non lo è stata . Quella bambina é tale e quale a te »
Le cose sarebbero cambiate in modo molto drastico.
Anche se volevo esserci per lui, non potei impedire il fatto che una parte di me stesse pian piano indossando un' armatura immaginaria per proteggermi.
Quella sera, cambiai di nuovo il colore di alcune ciocche dei miei capelli.

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