🙂CAP23🤔

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Ciao 😻😻😻😻😻😻😻😻😻😻
Ringraziamo tutti.
Quelli che ci hanno votato con una stellina
Quelli che hanno aggiunto questo libro alla propria lista
a chi ha recensito e a chi ha dato un occhiata
insomma a tutti quelli che hanno dedicato un po' del loro preziosissimo tempo a questa storia grazie, grazie, grazie.
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DEREK

Stiles stava scivolando via da me.
La scusa che mi aveva raccontato di avere programmi col branco. Era una Stronzata.
La cosa peggiore, però era che non potevo biasimarlo.
Se la situazione fosse stata inversa , come avrei sopportato di sapere che aveva un figlio?.
Quella riflessione mi faceva sentire nauseato. Mi sentivo così possessivo verso di lui.
Quella settimana era stata una specie di incubo dal quale non potevo svegliarmi. Desideravo solo di poter tornare a com'erano le cose prima della veglia funebre.
Era tutto così semplice.
Se lei era veramente mia figlia, allora le dovevo così tanto. Niente di tutto ciò era colpa sua.
"Non correre troppo"
Dovevo fare il test di paternità.
La voce della segretaria interruppe il corso dei miei pensieri :
« la signora Moreau è qui per vederla»
Controllati l'orologio, presi un bel respiro e dissi:
«Falla passare»
La porta si aprì e Genevieve entrò pavoneggiandosi nell'ufficio come se le appartenesse. C'era stato un tempo in cui era così. Posó una scatola bianca sulla mia scrivania.
«Ti ho portato il tuo cupcake preferito, quello di Magnolia,al burro di arachidi. Mi ricordo quando lo... ».
« Cazzo! Smettila di parlare di cupcake», le vomitai addosso.
«É mia?»
Alla faccia di andarci coi piedi di piombo nella discussione
Lei spalancò gli occhi.
«Cosa?»
«Mi hai sentito. Chloe. È mia figlia?»
Sembrò del tutto scioccata e le guance le si infiammarono . Come aveva potuto non aspettarsi quel confronto?. Visto che non parlava, continuai :
«Perché sembri così sorpresa, Genevieve?Credi davvero che dopo averla vista non ti avrei posto questa domanda?»
«Non lo so»
«Cosa vuole dire non lo so?»
« ho temuto questo momento per anni, Derek . Non so come spiegarti le mie ragioni in modo che tu capisca»
«Ho tutto il giorno. Veniamone a capo ».
Quando lei continuò a rimanere in silenzio, dissi :
« va bene, comincio io allora. Ti scopavi me è Marcus nello stesso periodo, giusto?»
«Si»
«Quanto tempo dopo esserci lasciati hai scoperto di essere incinta?»
«un mese»
«E di quanto eri?»
« due mesi»
Lanciai una penna nella stanza per la collera.
« Come cazzo hai potuto farlo?»
Sputacchiai quando le parole mi uscirono di bocca.
Nei suoi occhi iniziarono a formarsi le lacrime.
«Puoi lasciarmi spiegare?»
«in effetti non vedo l'ora di vedere come te la cavi»
Lei chiuse le palpebre per un momento e disse :
« Ero innamorata di tutti e due, Derek .
Lo ero sul serio . Ero egoista a sentirmene in diritto, ma è così.
Quando Chloe è nata,la sua carnagione era molto più chiara di adesso. Non aveva molti capelli. Non è stato subito evidente che non assomigliava a Marcus. Man mano che cresceva, lui inizio a notare quanto invece somigliasse a te. Decise di ignorarlo . Entrambi decidemmo di ignorarlo. Al tempo le cose tra noi tre andavano così male, e Marcus amava Chloe più della propria vita. Non poteva affrontare la possibilità che non fosse davvero sua»
«E io ? Credevi che non l'avrei mai scoperto? »
« in fondo, ho sempre sentito che era tua. E ,a essere sincera, mi rendeva felice»
«Ancora non capisco come hai potuto tenermelo nascosto»
«Non ho scuse, eccetto che non volevo distruggere la vita di Chloe. Così ho lasciato le cose com'erano. Ho solo cercato di mantenere la pace».
Altre lacrime gli rigavano le guance.
Rifiutai di addolcirmi.
«Vogli fare immediatamente il test di paternità»
«Non combatterò conto di te su questo, Derek. Ti darò tutto ciò che vuoi: tempo con lei,il test... ti chiedo solo una cosa: se sei tu il padre, per favore, aspetta a dirglielo finché non sarà un po' più grande e potrà capire meglio. Ha appena perso l'unico padre che conosceva. Ed è devastata»
«Non farei mai nulla per nuocerle. Sono d'accordo,a non dirglielo per un po', per il suo bene».
«Ci tengo davvero a te. Non ho mai avuto intenzione di ferirti. Ti prego, credimi».
«Esigo il test entro una settimana, Genevieve. Farò io i preparativi, così da assicurarmi che i risultati siano accurati».
All' improvviso le apparve sul volto uno sguardo di panico.
«Non cercherai di portarmela via, non è vero?»
«Non porterei mai via una figlia dalla propria madre»
Genevieve tirò su col naso.
«Grazie»
«Se viene fuori che è mio, voglio che mi procuri ogni singola fotografia sin dal giorno della sua nascita. Mi hai capito?».
Lei non esitò
«Ma certo»

Quella sera , tutto ciò che volevo era vedere Stiles. Sentire il suo profumo. Dormirgli accanto.

Era tardi. Non ero neanche sicuro che Stiles fosse sveglio. Camminai sotto il diluvio per due isolati. Avevo il cappotto e i capelli zuppi. Dovevo avere l'aspetto di un pulcino bagnato.
Quando Stiles aprì la porta, non mi lasciò entrare subito. Non sapevo se mi avrebbe sbattuto fuori o invitato a entrate. Spettava a lui la decisione. Non avevo il diritto di forzarlo dopo il casino in cui l' avevo trascinato.
Lo ammirai per un momento.
Era così bello, persino con tutti i capelli arruffati.
Le punte erano rosse.
"Lo sto perdendo"
«oh, Dio.Entra. Sei fradicio»
"Grazie pioggia. Probabilmente altrimenti non gli avrei fatto compassione"
Chiuse la porta e scomparve un momento, poi tornò con un asciugamano.
« Ecco. Dammi il cappotto. Cosa sta succedendo?. Tutto okay?»
«No, non si tutto Okay»
«Presumo che il tuo incontro con Genevieve oggi non sia andato bene»
« ha ammesso che non era certa che Marcuse fosse il padre di Chloe. Ci scopavi nello stesso periodo e ha scoperto di essere incinta dopo esserci lasciati. Ha acconsentito a fare a Chloe il test del DNA la prossima settimana»
«Non so cosa dire»
Lo guardai negli occhi.
«dimmi che non mi lascerai»
Lui distolse lo sguardo.
«Dimmi che non mi lascerai per questo»
«Non sappiamo cosa accadrà»
«So quello che voglio»
«Derek... Le cose possono cambiare»
«ho bisogno di te, Stiles. Non l'ho mai detto a nessun'altro nella mia vita»
Posai la fronte conto la sua e sussurrai:
« ho bisogno di te».
Lui annuì
«Okay»
Gli presi il viso tra le mani, lo sollevai, cosicché i nostri occhi potessero incontrarsi.
«Niente più stronzate per evitarmi»
« Avevo dei programmi con Scott e Malia»
Gli rivolsi un' occhiataccia che gridava : " Stronzate".
«Va bene»
Alzò gli occhi al cielo e sbuffó.
«ti stavo evitando»
Mi chinai e lo baciai sulle labbra. Per la prima volta dal funerale,il mondo parve smettere di volticare per un istante.
«vuoi restare stanotte?»
«prova a farmi andare via»
Quella notte, col mio corpo avvolto attorno a quello di Stiles, finalmente riuscii a recuperare il sonno di cui avevo cosí bisogno. Dormii fino alla mattina successiva, finché il suono del mio cellulare che squillava non mi sveglió.

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