Ciao 😻😻😻
Ringraziamo tutti.
Quelli che ci hanno votato con una stellina
Quelli che hanno aggiunto questo libro alla propria lista
a chi ha recensito e a chi ha dato un occhiata
insomma a tutti quelli che hanno dedicato un po' del loro preziosissimo tempo a questa storia grazie, grazie, grazie.
😻😻😻😻😻😻😻😻😻😻😻😻DEREK
Non sapevo dove sbattere la testa.sentivo il battito del suo cuore farsi inesorabilmente sempre più lento. Continuavano a spostare lo sguardo da lui a Possibile che in una sola notte entrambe le persone che amavo fossero in bilico?.
La suoneria del cellulare,mi fece sobbalzare. Risposi.
«Derek, tesoro,Stiles è con te?»
« Mamma?!..... sì, è con mé»
«É cosciente?»
«No. Respira a fatica»
«Sono al Bed and Breakfast. Raggiungici. Subito».
«Si.No.Chloe»
«Dormirà tutta la notte. Domattina non rammenterà nulla. Stiles...»
La sua voce tremò.
«Stiles, morirà se non agiamo subito. Lo hanno avvelenato»Quando oltrepassati l'uscio della camera, il corpo suo corpo era completamente molle tra le mie braccia. Sembrava senz'ossa.
Mamma e Laura aveva organizzarto tutto il necessario. La nostra camera era diventata un piccolo pronto soccorso. Stesi Stiles sul letto.
Laura strappò la sua maglietta. Nonostante tutto sorrisi al pensiero della reazione di Stiles se fosse stato cosciente. Avrebbe sbraitato Sputacchiaido ovunque per la rudezza di quel gesto,argomentando la sua indignazione col fatto che quella fosse la sua maglietta preferita.Ma in quel momento Stiles era così... così indifeso.
Mia madre infilò un grosso ago direttamente nel suo cuore. Sentii la carne lacerarsi al passaggio dell'oggetto metallico. Uno strato di pelle d'oca mi scorse lungo la schiena. Fu Laura a spiegarmi mentre osservavo il rosso liquido scendere dalla sacca attraverso la cannula della flero per poi incamerarsi nell'organismo del mio bellissimo ragazzo.
«É una sacca di sangue. È il sangue di Stiles. Deaton ne ha diverse a disposizione in caso di necessità. Questa.»
Disse indicando con un gesto del capo la sacca, e mimando delle virgolette a mezz'aria con le dita
«é stata "corretta" da Deaton con dell' argento che aiuta il suo organismo ad espellere il veleno»
La guardai confuso.
«L'argento aiuta gli intermedi ad espellere qualsiasi sostanza velenosa dal loro organismo. Stiles aveva intuito d'essere stato avvelenato. Ma non sapeva da cosa.E questa era la sola soluzione possibile, anche perché si è rifiutato di ritornare da Scott. Voleva a tutti i costi aiutare te e la piccola Chloe»
per quanto fossi furioso con lui, dovetti ammettere che Stiles ha un enorme cuore. Cuore che lo portava a compiere follie pur di aiutare gli altri.
«É se...»
Le parole ma morirono in gola. Ero incapace di esprimerle. La mamma mi strinse tra le sue braccia. Quando mi era mancato il suo profumo. A noi si unì anche Laura. Ancora non mi sembrava vero averle nuovamente con mé. E anche questo grazie a Stiles. L'uomo che mi aveva ridato una ragione di vita.L'alba era giunta cogliendomi impreparato. Solo il tempo di una veloce doccia e Laura mi aveva cacciato a calci dalla mia camera adducendo la scusa che quello era l'ultimo giorno Che Chloe avrebbe trascorso negli Hampton per poi tornare al caos quotidiano. E che se anche la piccola ,ne fosse all'oscuro, come padre, avevo il dovere di trascorrere il maggior tempo possibile con lei. E poi Stiles stava bene. Doveva solo svegliarsi. Come se il ragazzo non fosse in una sorta di coma,ma stesse solo riposando.
Quando attraversi le porte finestre della villa. La piccola mi corse incontro lanciandosi verso di me. Io la afferrai al volo per poi farla volteggiare. Quando mi incamminai verso Genevieve tenendola tra le braccia, Chloe continuava a sborsare oltre la mia spalla in attesa di qualcosa... qualcuno.
«Tesoro»
I suoi Occhetti vispi,e pieni di aspettative fissarono i miei.
«Oggi Stily non verrà»
La vidi passare dall' aspettativa alla delusione. Le sollevai il visino con due dita.
«Mi dispiace piccola. Ma non si sentiva bene»
I suoi occhi si illuminarono di speranza.
«Come ieri? Viene dopo?»
«No stellina. Non credo che sarà possibile»Giocai con lei per tutta la mattina, e dopo pranzo, sin a un ora prima che lei è Genevieve tornassero alla loro rutine quotidiana. Per tutto il tempo Chloe aveva interrotto ogni gioco qualvolta sentiva un rumore,con la speranza di vedere il suo amico speciale. All'ennesimo sospiro di delusione della piccola, Genevieve mi afferrò per un braccio,e mi costrinse a seguirla fino alla stanza dove un tempo c'era il mio vecchio ufficio. Rimasi stupito nel constatare che Genevieve avesse riarredato tutta casa, tranne quella stanza.
Era furente.
«Sarai contento!?»
Non avevo la minima idea a cosa si riferisse.
«Ti avevo detto di non portarlo qui. Chloe si è affezionata a lui,e ora il tuo boy Toy ha pensato bene di sparire senza neanche salutarla»
«Stiles non è andato via. Sta male.»
«Come ieri»
Mi chiese ironicamente inarcando un sopracciglio. Questo mi fece perdere la calma. I miei occhi lampeggiarono di blu. Genevieve sbatté incredula le palpebre più volte. Molto probabilmente non aveva compreso cosa avesse visto. Io, invece. Dovevo riacquistare un minimo di calma. Ma non potevo più sopportare i suoi commenti acidi ed offensivi sul mio ragazzo.
«Non è il mio boy Toy. Stiles è il mio fidanzato. Presto sarà mio marito »
Lasciai la camera prima che potesse ribattere.Erano trascorsi due giorni dalla partenza di Chloe.
Due giorni che Laura mi schiavizzava.
Sapevo perfettamente che lo faceva per distrarmi. Avrei dovuto essergli grato,ma non riuscivo a non pensare che quel tempo perso,lo avrei potuto decidere a Stiles. Mi accingevo a pagare la spesa. Quando il cellulare prese vita. Era la ventesima volta che Laura mi chiamava in trenta minuti.
«Dio Laura. »
Sbottai.
«Non ho intenzione di fermarmi al centro commerciale a prenderti quel bikini striminzito»
«Sei dispotico fratellino...lo.sai? Fortuna che io sia buona,bella,e generosa»
Rotea gli occhi esasperato.
«E non roteare gli occhi. Sì tratta di Stiles.....»
«É peggiorato. È... È...»
Come avevo fatto io, anche lei mi interruppe.
«Non essere catastrofista»
Mi riprese.
«Stiles sta bene....ha solo voglia di sushi»
Non riuscivo a credere.
«Sushi?»
«Sushi»
«Sushi?»
« Si Derek . Il pesce crudo. E non mi riferisco a quello che hai tra le gambe»Travolsi la porta della camera al Bed and breakfast dato che quella dannata mi stava tra i piedi. Non era colpa mia . Era lei che doveva spostarsi invece di intralciarmi e bloccarmi il passaggio. Se l'era cercata.
Stiles .
Era lì.
Sveglio.
Seduto a gambe incrociate sul letto.
Indossava ancora il sottile pagina grigio in cui lo avevo infilato.
Quando entrai sollevò un braccio in segno di saluto allungando un sorriso sulle labbra.
«Noi usciamo»
Disse (urlò) Laura mentre seguiva nostra madre fuori dalla camera. Io le seguii con lo sguardo finché l' uscio non si chiude alle loro spalle.
«Scusa...»
Sentii dire a Stiles.
La prima parola che aveva emesso. Mi sciolse il cuore. Mi chiedeva scusa.
Ma quanto era tenero il mio amore.
Più lo guardavo,
è più mi sentivo fortunato ad averlo.
«Scusa... Ma dov'è il mio sushi?»
Tenero un corno. Mostriciattolo combinaguai.
Mi diressi alla porta.
Girai la chiave nella toppa sentendo il tipico click segnio che nessuno poteva entrare. Per sicurezza controllai che fosse realmente chiusa a chiave, e che nessuno potesse intromettersi.
Quando mi voltai nuovamente verso di lui. Avevo gli occhi di un agghiacciante bul. Stiles ingoiò un groppo di saliva schiacciandosi contro la parete alle sue spalle.
Era nei guai.
E lo sapeva perfettamente.
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UN PERFETTO BASTARDO 😎
FanfictionMieczyslaw Stilinski è oramai un giovane uomo di 25 anni, che ne ha viste di cose strane. Derek J. Hale è un giovane uomo di successo con il cuore bruciato e con la paura di perdere anche se stesso. Cosa potrebbero mai avere in comune?. Nulla. O for...