🤐CAP36😳

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Ciao 😆😆😆😆😆😆
Ringraziamo tutti.
Quelli che ci hanno donato una stellina ,chi hanno recensito.
Quelli che hanno aggiunto questo libro alla propria lista 💖💓💓💖
a chi ha dato un occhiata
insomma a tutti quelli che hanno dedicato un po' del loro preziosissimo tempo a questa storia grazie, grazie, grazie.

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                                      Derek
Fare il genitore non era un lavoro da sprovveduti. Anche se Chloe non sapeva che fossi suo padre,io la trattavo  come se lo sapesse. Mi assucuravo che mi vedesse quasi ogni giorno, anche se il mercoledì era il nostro giorno speciale. Quel mercoledì,era stato particolarmente duro. Stiles non era al mio fianco. Genevieve aveva preteso che mi presentassi solo. A malincuore l'avevo accontentata, anche perché Stiles sembrava ancora provato dai fatti avvenuti negli Hamptons. Non volevo sottoporre Stiles ad altro stress. Invece  lei, mi aveva lasciato solo con la piccola per accompagnare chi sa dove quella grandissima s...... sua amica Maura.

                           Genevieve

Erano più di venti minuti che Maura era scomparsa in quell'edificio. Non aveva voluto dirmi chi vi abitasse. Avevo lasciato solo.Derek con Chloe,e questo mi preoccupava. Derek era un ottimo padre,ma erano ancora molte le cose che non conosceva sulla piccola. E poi...No. Doveva essere un effetto ottico. Gli occhi umani non lampeggiano mutando colore. Lo sbattere del sportello mi fece sobbalzare.
«Puttana»
Sibiló Maura inferocita. Non avevo idea con chi c'è l'avesse. Sospirai stancamente posandomi una mano sugli occhi. Quello che stavo per confidare avrebbe peggiorato la situazione. Ma per il bene di mia figlia dovevo affrontare l'argomento è poi ero stufa . Più di una volta avevo tentato Derek,e lui mi aveva sistematicamente rifiutata, ed era umiliante.
«Maura. Dobbiamo parlare»
Anche se ancora non potevo vederla, sentivo il suo sguardo lacerarmi la pelle. La sentii spostarsi e strappò via la mano da sopra i miei occhi.
Era calmata.
Quella calma che ti agghiaccia impedendoti anche solo di respirare.
Mi sorrise. Lentamente si avvicinò e le nostre labbra si bagniarono in un turbinio di emozioni.

                   Stiles
Avevo proprio bisogno dell' opinione dei miei amici. Di mio fratello.
Isaac mi parlava mentre sistemava gli aghi da piercing usa è getta.
«Sembra una storia uscita direttamente da qualche soap operache trasmettono a tarda notte perché nessuno la segue »
Dovetti mordermi la lingua per NY mandarlo a quel paese ricordandogli che quella soap opera era la mia vita. Scott continuava a rigirarsi il plico tra le mani, con i piedi sul tavolo e commentò divertito:
«Direi più la valle dei Pini, se capisci cosa intendo»
«Grazie tante»
Alzai gli occhi al cielo.
«Si può sapere cosa c'è in quel plico?»
Chiese Liam nell'esatto momento in cui Theo si impatroniva dell'oggetto e ne fece defluire il contenuto. Scott balzo in piedi mentre quell' candido,  orrido, contenuto si espandeva sulla superficie scura del tavolo.
Erano piccoli e aguzzi.
Bianchi con piccoli e scatlatty fiori rossi.
Decine, se non centinaia di artigli e zanne  ancora sfumati dalla lunga vitale  dei loro ex proprietari. Molti dei quali cuccioli di 4/5 anni data la dimensione dei dentini. E tra quelle mostruosità spiccava la foto di Chloe  che sfoggiava un paio di occhi dorati.
Sul retro la scritta:
        Sarà lei la prossima?

     
                        Genevieve

«Io non me la sento più Maura. Le ho tentate tutte. Derek è innamorato di quel ragazzino. Non gli interessi più»
«So che sei stanca. Ma forse ho trovato una soluzione. Quello che ti chiedo, è un ultimo scrificio»
«Davvero,io non riesco a comprenderti. Quando penso a te e tuo marito,ho voglia di urlare. E tu mi butti tra le braccia di un altro?»
Lei mi accarezzò una guancia.
«Al solo pensiero che lui ti sfiori, mi sento morire. Ma è per il bene di tua figlia. Lo sai vero? »
«Si!»,
«Per quanto riguarda mio marito, l'ho reso inoffensivo anni fa. Quel porco mi tradiva. E io ho dato un taglio all' intera situazione».
 
                                        Derek
Per quanto amassi passare del tempo con mia figlia, quella notte avevo bisogno del mio ragazzo. Avrei voluto mandare l'auto a prenderlo, ma lui preferí che andassi io a casa sua. Io scherzai dicendogli che sarei venuto ovunque volesse quella notte. Quando mi aprì la porta ,infilai immediatamente la faccia nell' incavo del suo collo , inspirando il suo profumo di buono. Mi inebrió.
«Mi sei mancato»
Dissi contro la sua pelle.
«Com'é che sei divenuto ancora più bello?»
Scesi con la mano lungo la sua schiena.
«Hai fame?»
«NO. Hai detto che cenavi con Chloe, così ho mangiato qualcosa»
Pareva turbato.
«Qualcosa ti turba?»
Lui esitò.
«No»
Mi cadde lo sguardo sul lavabo . Notai che c'erano due bicchieri sporchi. Una scarica di adrenalina mi colpì.
Due bicchieri? Chi cazzo è stato qui?
«Hai avuto compagnia?»
«Ehm... è venuto mio padre»
Nonostante la sua voce  stata titubante,ma ferma, e il suo battito regolare. Sapevo che mi aveva mentito. Su uno dei bicchieri c'era del rossetto.
«Davvero?»
«Già»
Ma che cazzo......?
Perché  continuava a mentirmi?
«Sicuro di star bene? Sembri turbato?»
«Sto bene»
«Non ti credo»
Lui rimase un silenzio,e io iniziai ad allarmarmi sul serio.
Gli accarezzai una guancia.
«Sai che puoi dirmi qualsiasi cosa, vero? Ho bisogno che mi parli quando le cose ti turbano . Non c'è niente che non possiamo superare purché tu non mi nasconda la verità»
«Nob c'è nulla di cui parlare. Sono solo un po' giù di tono stasera. Possiamo solo andare a sdraiarsi?»
Gli studiai il volto, in questi anni era divenuto bravo a celato i sentimenti. Però vidi quanto fosse  stremato.
« Certo»

Mentre mi sbottonavo la camicia, Stiles rimase semplicemente sul letto a guardarmi. Era affascinato,ma anche distante perso chi sa quanto in quella giornata. Decisamente non era in se quella notte. Gettando la camicia su una sedia, dissi'
«Non vuoi parlare, allora dovrò trovare un altro modo per farti sentire meglio»

Durante la settimana successiva, inizió a essere chiaro che avevo una buona ragione di preoccuparmi. Stiles ogni sera mi raccontava una scusa diversa sul perché non potesse vedermi.
Theo aveva bisogno di aiuto col trasloco.
Liam voleva andare a far compere per il nuovo appartamento che avrebbe condiviso con Theo.
Avevo dei programmi con Scott e Isaac
Il mio presentimento aumentava ogni giorno di più ripensando al nostro ultimo giorno in cui, Stiles aveva mostrato un comportamento bizzarro. Qualcosa non andava, e dovevo capire cosa. Provai a dargli lo spazio di cui,a quanto pareva , aveva bisogno. Alla fine della settimana, però, non mi lasciò altra scelta che aspettarlo davanti casa sua. Supponevo fosse di nuovo con Scott e Isaac. Di certo non con quel tizio con cui lo vidi  passeggiare per strada mano nella mano.
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Volevamo avvisarvi che mancano una manciata di capitoli e la storia giungerà al termine.

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