😕CAP28🙃

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Ciao
Ringraziamo tutti.
Quelli che ci hanno votato con una stellina
Quelli che hanno aggiunto questo libro alla propria lista
a chi ha recensito e a chi ha dato un occhiata
insomma a tutti quelli che hanno dedicato un po' del loro ultra mega preziosissimo tempo a questa storia grazie.
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STILES

Ero uscito dalla doccia fresco come una rosa,e pronto per affrontare un nuovo giorno .
Seguii la scia dell' aroma del caffè fino in cucina.
Jace e Magnus stavano preparando una " veloce" colazione :
Caffè

Uova con beacon
Pancake
Macedonia.
Mentre Alec giocava col cellulare.
«Buongiorno»
Sbadigliai
«Dormito bene ?»
Chiesi in generale, anche se conoscevo perfettamente la risposta.
«Si, benissimo»
Rispose per tutti Alec mentendo spudoratamente. Dato che lui aveva condiviso il divano con mé.
Jace e Magnus invece si erano impossessati del letto.
Vidi Jade armeggiare col suo cellulare, imitato subito dopo da Magnus.
Il suono di una raffica di notifiche provenienti da entrambi i cellulari, fece scattate Alec in piedi.
Afferrandomi per un polso, mi trascinó via dal mio appartamento. Un attimo prima che la porta si richiudesse dietro di noi sentii i due urlare:
(Jace) «Alec!, Questa me la pagherai»
(Magnus) « Alexander, Gideon, Lightwood, torna immediatamente qui»
Guardai Alec che con un sorrisetto compiaciuto, mi disse semplicemente che mi offriva la colazione.

Non notai l' auto accostata al marciapiede fuori da Taky finché non si abbassò il finestrino e la voce sexy di Derek catturò la mia attenzione.
«Vuoi un passaggio, bellezza?»
Mi avvicinai disinvolto all'auto scura.
«Dipende . Che tipo di passaggio mi offri?»
Prendendomi di sorpresa, Derek aprì la portiera, mi tiro per un braccio ,e mi trascinó sopra di sé con un solo rapido movimento.

«Mi è piaciuta molto la foto di te e Chloe col boa che mi hai inviato ieri. Sembra che la tua prima visita sia andata bene»
«Lei è straordinaria».
Scostai la testa dal suo petto per guardarlo.
I suoi occhi si illuminano mentre parlava di lei.
«É sveglia e divertente. E sarcastica
È bellissima»
Mi accarezzò la guancia.
«E come te, a dire il vero»
«Sua madre, è bellissima e intelligente»
«É così assurdo se ti dico che Sony tornato a casa col desiderio che fosse nostra figlia?»
«Un po' lo è»
Feci una pausa. Non specificando se era un po' assurdo, o se un po' Chloe era anche figlia mia.
«MA anche sincero e dolce»
«Non vedo l'ora che tu la conosca»
Quello mi terrorizzava. Ma anche io non vedevo l'ora di conoscerla.
«Voglio che mi racconti tutto di lei»

Due settimane dopo il nostro desiderio si realizzò.

Ci ritrovammo in viaggio per andare a pranzo con Genevieve e Chloe.
«Hai detto a Genevieve che Veninivo, vero?!?»
«Si»
«E non ha obiettato?»
Derek contrasse la mandibola e non disse niente. Del resto, non ne aveva bisogno.
«Lei non mi vuole lì»
Sospirai.
«Non importa quello che vuole lei»
«Certo che sì. È la madre di Chloe»
«Se avesse una legittima preoccupazione per il benessere di Chloe, sarei stato d'accordo a non presentarti. Ma non è così, questo per me è importante».

Mi prese la mano e strinse.
«E allora qual è la sua preoccupazione?»
Serró di nuovo la mandibola.
«Nob ha importanza»
Sapeva. Derek lo sapeva che Genevieve puntava a lui. Avrei voluto chiederglielo come conferma, ma decisi di lasciar correre.

Fermammo dinanzi a una scuola di danza, WEST SIDE STEPS .
«Si trova qui Chloe?»
Domandai.
Genevieve aveva detto a Derek che la bambina aveva iniziato a fare lezioni di danza non lontano da Serendipty 3.
Una voce femminile ci chiamò:
«Derek»
Genevieve teneva aperta la porta della scuola di danza .
« Genevieve»
Derek le rivolse un cenno col capo.
« Ti ricordi di Stiles?»
Lei mi rivolse un sorriso falsamente abbagliante.
«Certo. Che piacere vederti»
Sì, come no.
«La lezione non finirà prima di altri venti minuti. Ma potete restare nella stanza accanto, c'è un vetro a specchio e potete guardarle esercitarsi senza che lei vi veda».
Derek ,si avvicinò al vetro esitante. Nella stanza c'erano un sacco di bambine e bambini di varie età. Le bambine erano un mare di tutù rosa, ma Chloe spiccò nel suo vestitino verde fluo, era l'unica. Era adorabile .
«Si rifiuta di conformarsi e di vestirsi come le altre. Spero che crescendo cambi idea»
«Io, spero che non lo faccia»
Ribatte Derek continuando ad osservare la piccola con ammirazione non notando lo sguardo maligno di Genevieve che si schiuse su di me.
Sì avvicinò una donna incinta.
« Lei è la madre di Chloe, vero?»
«Si»
La donna teneva le mani poste sul pancione enorme. Ne rese una a Genevieve.
« Sono la madre di Anna, Giovanna. Anna non la smette più di parlare di Chloe, dalla scorsa settimana dopo la lezione. Magari potremmo far incontrare le bambine qualche volta»
« Certo. Sono sicura che Chloe ne sarebbe felicissima»
Attoratto dal discorso Delle donne, Derek si voltò a guardare Giovanna .
La donna gli sorrise.
« Lei deve essere il padre di Chloe. Siete identici».
Derek si immobilizzò, fissando Genevieve. Lei lo presentò, evasiva.
«Giovanna, lui è Derek Hale»
La donna tese la mano e mi guardò,fatto che ero vicinissimo a Derek»
«Lei, è il babysitter, la tata?»
Quello indusse Derek ad agire. Mi avvolse il braccio attorno alla vita in un gesto possessivo.
«Lui è Mieczyslaw, il mio ragazzo»
Genevieve vide il mio sguardo e il suo si accese malignamente di divertimento.
STRONZA.
Giovanna tornò a prestare attenzione alla sua bambina. Andammo via prima che la lezione finisse - Derek, non voleva che Chloe ci trovasse lì- Ci saremmo incontrati al ristorante per lo meno fu questa la scusa che usò per andarcene. Ma io lo sentii bisbigliare
" Stronza di un arpia" rivolto a Genevieve. Doveva aver visto la reazione della donna.

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