🤐Cap24🤐

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Ciao 💓💓💓💓💓💓💓💓💓💓💓
Ringraziamo tutti.
Quelli che ci hanno votato con una stellina★-★
Quelli che hanno aggiunto questo libro alla propria lista
a chi ha recensito e a chi ha dato un occhiata
insomma a tutti quelli che hanno dedicato un po' del loro ultra mega  preziosissimo tempo a questa storia grazie, grazie, grazie grazie grazie grazie grazie grazie mille.
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                              STILES
Capii chi fosse al telefono dal tono della voce di Derek.
Fortunatamente,gli davo le spalle,e lui era talmente preso dalla conversazione,da non  percepire che fossi sveglio, così potei ascoltare l'intera conversazione senza dover fingere di non sentirmi ferito nel profondo.
Era già abbastanza brutto che una sua ex lo chiamasse al cellulare alle sette di mattino mentre lui era sdraiato nel mio letto,ma la madre di sua figlia era tutta un'altra cosa.

                             Derek

Nonostante quel maledetto aggeggio mi aveva svegliato fin troppo presto, avevo il sorriso sulle labbra. Tra le mie braccia stringevo il mio amore che per fortuna non si era svegliato.
Il mio sorriso svanì quando vidi il nome di Genevieve sullo schermo.
Sopoesai se rispondere o meno,ma poi pensai che avrebbe potuto trattarsi di Chloe.
«Genevieve»
«Derek. Come stai?»
«Sono occupato. Va tutto bene con Chloe?»
«Lei sta bene»
«Allora cosa vuoi?»
Sospirò con enfasi al telefono.
«Dovrai pur imparare a parlarmi in modo civile. Non voglio che nostra figlia sia esposta al mondo in cui mi abbai contro»
«Nostra figlia? Stai correndo un po' troppo, non ti pare? Il test non darà una risposta fino a mercoledì mattina»
«Per me è soltanto una formalità. Nel mio cuore so già che è tua»
«Carino da parte tua. Magari avresti potuto condividere quest'informazione un po'prima. Non so ... magari...Anni fa?»
«Smetti di urlarmi contro»
«E tu smetti di chiamarmi»
Un altro sospiro di frustrazione. Se non l'avessi conosciuta , avrei pensato che quella donna avesse le palle.
Gigantesche, più grandi della testa.
«Ascolta.  Voglio esserci quando avrai il risultato mercoledì mattina»
«No»
«Cosa vuol dire "NO"?»
«É il contrario di "SI" . Forse avresti dovuto provare a dirlo anni fa  quando il mio migliore amico ti disse di allargare le gambe»
«Derek...»
«No. Non siamo una famiglia felice che aspetta il segnio positivo sul bastoncino. Sto aspettando di sapere se mi hai rubato anni della vita di mia figlia. In ogni caso, non sarà un momento strappalacrime,e non lo condividerai con me »
«Verrò al tuo ufficio mercoledì»
«Ti avverto,non farlo»
In sottofondo udii i rumori attutiti del traffico ,e poi all'improvviso più niente.
«Genevieve?»
Quella stronza mi aveva riattaccato il telefono in faccia.
  
                                   STILES
Rimasi in silenzio ad ascoltare.
Vi furono vari scambi bruschi.
E poi improvvisamente più nulla.
Lei gli doveva aver riattaccato il telefono in faccia. Mi doveva il cuore per lui. Derek mi abbracciò da dietro e mi baciò su una spalla.
«So che sei sveglio»
"Beccato"
«Mi dispiace. Ha chiamato per i preparativi per il test del DNA
Mi voltai per affrontarlo
«Lei é ancora innamorata di te »
Lui abbassò lo sguardo.
«Non sono sicuro che Genevieve sia capace di amare»
«É bella»
«Non regge il confronto con te»
«É una donna»
«E tu un stupendo uomo»
«É intelligente»
«Non sono il tipo da sapientona»
Mi fece sorridere. Finché non pensai ad altre cose in cui Genevieve avrebbe potuto battermi.
«Era la tua promessa sposa»
«Senza dedizione, un anello è soltanto un pezzo di gioielleria»
Dovetti distogliere lo sguardo prima di pronuncia quelle parole
«Peró... Non lo ... Hai mai chiesto»
E fu un tale sussurro tanto che neanche Derek comprese . Tanto che   sollevò le sopracciglia in una muta richiesta di ripetere la frase. Sospirai prendendo il coraggio. E lo guardai dritto in faccia.
«Forse. Ma a me, non lo hai mai chiesto. Neanche prima che io...»
Distolsi lo sguardo non riuscendo  più a reggere il suo sguardo
«...io ti rubassi i ricordi. Dimmi. Ti sei messo in ginocchio durante la promessa?»
«Stiles...»
«Devo saperlo»
«Perché»
«Nob ne ho idea. Devo e basta»
« Veramente no, non l'ho fatto. L'ho portata da Tiffany ,e lei ha scelto l'anello. Non c'è stata una cena, fiori, o palloncini colorati. Con te sarebbe stato diverso. Ti avrei  portato al cinema,a cena,e dopo una passeggiata in calesse al chiaro di luna,mi sarei inginocchiato  e ti avrei chiesto Mieczyslaw Stilinski. Vuoi sposarmi?»
«Oh»
Ero senza parole. Derek mi avvolse tra le sue braccia. Non so per quanto tempo restammo in quella posizione, ma mi sentivo al sicuro e non avrei mai voluto muovermi da lì.

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