🤐Cap 33🤐

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Ringraziamo tutti.
Quelli che ci hanno votato con una stellina,🎆🎆🎆🎆🎆🎆🎆
Quelli che hanno aggiunto questo libro alla propria lista 📃📃📃
a chi ha recensito e a chi ha dato un occhiata 🌝🌞🌝🌞🌝🌞
insomma a tutti quelli che hanno dedicato un po' del loro ultra mega preziosissimo tempo a questa storia grazie.
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Questo capitolo non mi convince, ma  ogni volta che lo riscriviamo  va sempre peggio è la mia complice inizia a dare segni di squilibrio, quindi mi arrendo e pubblico.
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STILES

Era da un quarto d'ora circa che ragionato con Deaton e Talia sul da farsi. Non era per nulla semplice.
Anzi.
Era una ditta complessa.
Chloe,era ancora uno scricciolo di bambina,e Genevieve non doveva sospettare nulla.
Non doveva sapere nulla.
Non ancora .

DEREK
Il cielo iniziava a tingersi degli umori della notte, e di Stiles, neanche l'ombra.
Genevieve dormiva in camera sua, grazie ai sonniferi che gli avevo somministrato di nascosto. Per Chloe, invece, era tutta un altra storia.
La mia piccola lupetta ,era completamente in preda alla maglia della luna. Non potevo fare altro osservarla ranocchiata in quel angolino avvolta dalla luce lunarie.
Da qualche minuto i suoi occhietti avevano smesso di mutare colore.
L'oro aveva vinto quella guerra di sopraffazione. L'oro con il suo cuore fredda di metallo era il tiranno di quell' anima. Sapevo che dinanzi a me, non c'era la mia bambina, Ma solo un cucciolo di lupo selvatico.

STILES

«Bella donna, Stramonio, e l'alga acconitina .Sicuri?»
Chiesi per l' ennesima volta.
«Si Stiles. Non le accadrà nulla»
Mi rispose esasperato Deaton. Ma si trattava pur sempre di piante velenose,e mutaforma o no , Chloe era pur sempre una bambina,e non volevo essere io la causa della sua dipartita.
«Stiles»
Era stata la voce di Talia a richiedere la mia attenzione. Mentre Deaton aveva già abbandonato la videochiamata.
«il tuo collo»
Istintivamente mi portai la mano sinistra sul collo. Sapevo cosa aveva visto. Ma speravo che non lo notasse.
«Stiles»
Serrai gli occhi al suo rimprovero.
Decisamente. Lei sapeva.

Derek
La luna era ormai sorta da un pezzo.
Iniziavo a preoccuparmi.
Non solo per Chloe,ma anche per l' improvvisa febbre di Stiles.
C'era qualcosa di strano.
Sentii la piccola rigirarsi nel mio abbraccio. Ero riuscito a bloccarla,e grazie, e non avrei mai pensato che un giorno avrei dovuto farlo, grazie a un film animato sulle principesse ballerine,si era calmata e assopita tra le mie braccia. Non ho idea di come facesse mia madre ai sui tempi .
Ma Santa luna, speravo che trovassero in fretta una soluzione.

STILES

Osservavo il riflesso della luna attraverso lo stagno.
Non volevo osservare il mio.
Sapevo cosa avrei visto,e non avevo il tempo di preoccuparmene.

Derek

Non mi ero reso conto di essermi assopito. Non lo rammentavo.
Osservai la piccola distesa di fianco a me sul grande divano. Mi stringeva la mano. Quella piccola e fragile manina, stringeva la mia come se fosse la sua unica salvezza.
Fu un lampo.
Rammentavo ciò che mi aveva destato.
Una luce.
Paige.
Paige, che mi ordinava di svegliarmi.

Stiles

Ero completamente zuppo.
Ma ero riuscito a trovare ciò che mi serviva.
Ora non mi rimaneva che amalgamare tutti gli ingredienti,e farli bere a Chloe.

Derek
Era stato un errore.
Non mi sarei mai dovuto allontanare. Ed ora Chloe era scomparsa. Non riuscivo a individuare neanche il suo odore. Aguzzando l'udito sentii il battito di due cuori vicini.
Genevieve.
Chloe doveva essere nella camera della madre. Temetti il peggio. Quando la raggiunsi, era accoccolata sotto di lei. Chloe voleva solo dormire stretta alla madre.

STILES
Nonostante avessi alzato al massimo il riscaldamento dell' auto sentivo il gelo fin nelle ossa. Non riuscivo a evitare di tremare talmente tanto che l'auto sbandava leggermente. Non só come, raggiunsi inleso la villa. Non trovando Derek nell' enorme salotto,salii su verso le camere. Udii un lieve russare,lo seguii trafiggendomi il cuore. Distesi sull' enorme letto, c'erano Genevieve, Chloe,e Derek che dormivano vicini, troppo vicini. Quasi abbracciati. Sfregando la mia anima,mi avvicinai a lui scuotendolo. Disorientato mi fissò per pochi attimi,per poi tirarsi sú velocemente per poi gettarsi su di me abbracciandomi e facendo cadere entrambi. Non potei evitare di tremare,sia per lui,che per il freddo. Lui scattò in piedi continuando ba tenermi stretto a sé.
«Amore. Sei bollente e completamente bagnato»
Sentivo il cuore divampare.
Si preoccupava per mé. Ma ora Chloe aveva la precedenza.

Sorreggendo la testolina della piccola.
Derek gli fece ingurgitare quel composto puzzolente. I suoi occhi iniziarono ad alternarsi passando dal colore oro a quello umano, per poi tremare come in preda a una crisi epilettica. E non n istante si fermò ogni cosa.
Il corpo della piccola si afflosciò senza forze.Gli occhi tinti di un grigio cupo. Era in uno stato molto simile a quello ipnotico. Il più dolcemente possibile richiamai la sua attenzione. Faticosamente rivolse li sguardo spento su di mé. Le piccole palpebre tendevano ad abbassarsi. Feci inluminare i miei occhi di viola,e per riflesso ,i suoi si riempirono di un oro sporco.lasviai scivolare via il viola senza distogliere lo sguardo da lei,e li tinsi di rosso.
Richiamato dalla istinto.Derek inluminó le iridi di blu. I loro occhi furono imprigionati dai miei. Da quel colore. Delicatamente strinsi il piccolo visino di Chloe tra le mani,per poi congiunge le fronti. Le nostre menti si fusero. Le nostre anime comunicavano.
Quando mi allontanai da lei il grigio che sporcava l'oro scomparve,e quel colore puro,ma innaturale scivolò letteralmente via dalle sue iridi sotto forma di grosse lacrime. Lentamente le sue palpebre si abbassarono e lei cadde in un sonno tranquillo. L'indomani non avrebbe ricordato nulla. Mi lasciai scivolare a terra privo di forze mente Derek poneva quell' esserino indifeso di fianco alla madre per poi dedicarsi a me.
Con un gesto dolce, ma deciso mi fece piegare il collo esponendo maggiormente i segni oramai nirei . C'era terrore nei suoi occhi.
Vidi le sue labbra muoversi,ma altre a un acuto e fastidiosissimo fischio non udii nulla. Poi,pian piano caloy l'biblio sui miei occhi. Avevo perso preteso troppo dal mio corpo,e ora per mé era la fine.

 Avevo perso preteso troppo dal mio corpo,e ora per mé era la fine

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La bella donna è una pianta a fiore della famiglia Delle solanaceae

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La bella donna è una pianta a fiore della famiglia Delle solanaceae.
Il suo nome deriva dai suoi effetti  letali e dall' impiego in cosmesi.

L'alga acconitina non esiste.

UN PERFETTO BASTARDO 😎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora