Capitolo 23: TU NON SEI NESSUNO

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"Sorridi se sei felice e non per nascondere le tue emozioni.                  Sorridi se te la senti di sorridere e non per camuffare la rabbia.                Sorridi perchè... cazzo non lo so, ma non sorridi se la tua vita va a puttane."

-25  | 7° giorno

<<Aurora alzati immediatamente>>

Apro un occhio, poi l'altro. Vorrei essere una mummia per mangiargli il cervello.

<<Muoviti>>. Sospiro poi, come ogni mattina, seguo Paola in cucina. Ha già preparato tutto, così prendo la medicina e bevo un sorso d'acqua per mandarla giù meglio. Quando ha visto che l'ho presa se ne va ed io torno a dormire. Di solito riesco sempre a riaddormentarmi, ma stamattina no. Tendo l'orecchio per sentire se sono ancora in casa, cosa molto probabile visto che sono le tre emmezza di mattina e loro vanno a lavorare più tardi. Sospiro sentendo dei passi, ma subito dopo mi stupisco quando sento la porta chiudersi. Mi alzo, controllo che non ci sia nessuno poi mi vesto, prendo il necessario, mi metto le cuffiette e mi dirigo, in bici, verso il parco.

Osservo il cielo ancora scuro. Guardo l'orologio: 4:15 . Sospiro, poi mi siedo sul muretto e rivolgo lo sguardo verso il cielo che diventa sempre più chiaro. Tiro fuori il telefono e faccio una foto, poi metto "guerriero".

Mi fa sentire al sicuro questa canzone. 

Come se veramente ci fosse qualcuno che mi proteggesse "dal fuoco e dal gelo". 

Come se ci fosse un angelo sempre in guardia, sempre pronto a proteggermi e a farmi sorridere.

Mi stendo sul muretto e guardo le stelle sparire piano piano lasciando posto alla luce, poi è la volta del sole che fa il suo ingresso prima timidamente e poi viene fuori in tutta la sua bellezza e mentre guardo questo meraviglioso capolavoro della natura penso che se dovessi esprimere un desiderio, chiederei di vedere il mio angelo custode, perchè voglio che sia qui ad asciugarmi le lacrime, voglio che sia qui per vincere contro tutti e restare in piedi.

Non  mi basta che sia invisibile anzi NON voglio che lo sia e non voglio che sparisca MAI, perchè mi sento così debole, così sola, così inutile in sto schifo che mi circonda. Perchè mi sembra di combattere da sola, ogni giorno e le forze stanno venendo meno.

Alzo lo sguardo verso il cielo luminoso.

Come farò a sorridere se tu non sei qui con me?

................................

Stropiccio gli occhi e mi guardo attorno.

<<Merda>> sussurro. Mi sono addormentata nel parco. Mi metto a sedere e controllo di avere tutto, vedo la mia bici in lontananza e mi rilasso.

Scendo giù dal muretto e guardo l'orologio: 9:00. Bhè, dai, poteva andare peggio, ma quando mi rendo conto di non aver mangiato... mi sento veramente nella merda.

Ok, calma. Ci sarà un bar in questo parco?

Quindi... si va alla ricerca del bar. Mentre cammino metto "Parli di me" di Cristian Margelia e poi mi guardo attorno.

Oggi è veramente una bella giornata.

Previsioni: sole, sole e sole e tanta felicità.

Sorrido a caso e il mio sorriso si allarga incontrando il suo sguardo.

Sarà ancora incazzato con me?

Ma siamo sicuri che non sia un caso tutti questi incontri che facciamo? Forse è lui a seguirmi.

Ma lui non mi sorride, anzi distoglie lo sguardo.

<<Chi è quella?>> sento chiedere da un suo amico che mi sta guardando.

<<Nessuno>>

<<Scusa?>> chiedo non riuscendo a trattenermi. Mi ero avvicinata maggiormente per sentire la sua risposta, ma era meglio se rimanevo al mio posto.

<<Hai sentito bene>> mi fa notare il suo amico, che mi sta già sui coglioni.

Guardo Davide incazzata. Ok, non mi aspettavo che rispondesse che fossi una persona fantastica, super simpatica, ma...neanche questo.

<<Ho un nome e non mi sembra così difficile da impararlo, ma se per il tuo cervello è il contrario...>> mi interrompo per il suo improvviso cambio di espressione. Sembra scocciato, annoiato... sembra quasi che provi disprezzo nei miei confronti.
Si alza e si avvicina lentamente<<Mettitelo bene in testa: TU NON SEI NESSUNO, OK?>>

Ogni parola va dritta ad un unico bersaglio: il cuore. E lo colpiscono in pieno, ferendolo. Le gocce di sangue iniziano ad uscire, lentamente,
troppo lentamente facendomi sentire uno schifo umano, un reietto. In poche parole: sono una persona che non dovrebbe esistere.

INSPIRA profondamente.                                                                                            ESPIRA profondamente.                              NON incazzarti, fai FINTA che non ti interessi.             

NASCONDI tutto con un SORRISO.

Ma io il sorriso non riesco a farlo, così mi volto e me ne vado.

<<Hai offeso la neretta, Davide non...>>

No, questo è troppo, cazzo.

Mi giro, vado dal suo amico e gli caccio un destro dritto sul naso.

Sangue.

Cazzo, dovevo trattenermi, dovevo ascoltare... Cosa? Quando tutto il mio corpo mi diceva di prenderlo a sberle.

'fanculo sorridere.

Sorridi se sei felice e non per nascondere le tue emozioni.                      Sorridi se te la senti di sorridere e non per camuffare la rabbia.                        Sorridi perchè... cazzo non lo so, ma non sorridi se la tua vita va a puttane.

Non sei nessuno.

TU non sei nessuno.

Ma chi cazzo sei? Mio padre?

Madonna, queste cose mi fanno uscire di testa.

Purino, sei TU uno sfigato, TU non vali un cazzo e sei sempre TU e non io, perchè sei hai qualche problema non te la vai a prendere con gli altri, piuttosto sbatti la testa contro il muro.

Entro dentro il negozio e mi metto seduta aspettando il mio turno. Non mi guardo attorno, perchè ci sarò stata un milione di volte qui.

Sono così incazzata che penso non sia colpa sua, ma mia. Perchè sono scema, sono... un disturbo per gli altri.

<<Ehi>>

Non saluto, mi alzo e lo sorpasso entrando dentro la stanza e sedendomi sul lettino aspettando che Fede, il mio tatuatore di fiducia, inizi.

<<Cosa vuoi stavolta?>>

Guardo dritto davanti a me e non so cosa voglio. Sono venuta perchè lo volevo fare, ma non avevo idea di che cosa.

E mentre guardo per terra,  mi viene l'idea.

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